Negli spazi riqualificati ed ampliati dell’originaria villa seicentesca annessa al Parco Garbari, la cooperativa Sad ha infatti illustrato alla presenza della presidente Daniela Bottura e dell’amministratore delegato Diego Agostini(nonché dell’architetto Claudio Micheletti, che ha curato i restauri, e dell’assessore comunale Alberto Pedrotti) il nuovo progetto di cohousing, basato sui concetti di welfare generativo, condivisione degli spazi e vita comune, mirato al benessere della popolazione anziana. All’interno del complesso edilizio di Trento che ospita anche uno studentato per giovani studenti e lavoratori.
In particolare, si tratta di un’accoglienza pensata per gli anziani autosufficienti ma che necessitano di “un’abitare accompagnato”, dunque di una residenzialità protetta e alternativa alla RSA e all’assistenza domiciliare.
Gli alloggi si dividono in due unità: “Antica Dimora” è la villa seicentesca, ristrutturata dalla cooperativa anche con il restauro degli affreschi, in concertazione con la Soprintendenza per i beni culturali. Gli interventi sono iniziati nel 2021 e si sono conclusi a fine 2022. Inaugurata ad aprile 2023, oggi ospita 9 anziani.
A questa porzione del complesso si collega un grande edificio, denominato “La Moderna”, risalente alla fine degli anni ’50 che è stato interamente demolito e ricostruito in stile contemporaneo e con metodologia Nearly Zero Energy Building. Quest’ultima struttura è in fase di ultimazione e sarà in grado di ospitare 24 anziani.
Il progetto di residenzialità della cooperativa sulla collina di Trento si completa con la
Residenza Parco Garbari, sempre nel compendio dell’antica villa, in spazi anche questi recentemente riprogettati che attualmente contengono 17 alloggi per giovani studenti e lavoratori.
Interviste, immagini e service a cura dell’Ufficio stampa
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Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da L'Adige e IL T - 15.03.2024