Giovedì, 17 Dicembre 2020 - 14:05 Comunicato 3009

"To Switch" punta al confronto e allo scambio di esperienze a livello europeo
Al via un progetto transnazionale Erasmus+ per il supporto all'invecchiamento attivo e al lavoro degli over 50

E' partito con un web seminar aperto a diversi partecipanti da tutta Europa, fra cui la Provincia autonoma di Trento, in veste di coordinatore, il progetto transnazionale “To Switch", che punta a definire nuovi paradigmi pedagogici, nuovi strumenti e nuovi percorsi per la formazione dei formatori e delle altre figure di supporto ai lavoratori over 50nni, chiamati a rispondere alle nuove sfide della società e dei contesti produttivi digitali. Acronimo di "Erasmus+ Towards senior workers innovative challenges affronta un tema molto sentito, in Italia come pure nel resto del continente europeo, quello dell'invecchiamento della popolazione. L'evento ha permesso ai vari partners di confrontarsi sui modelli, sugli strumenti e sulle esperienze già accumulate o in via di sviluppo nel campo dell'age management. Il budget a disposizione della Provincia autonoma è pari a 48.376,00 Euro su un totale di 292.258,00 Euro di valore complessivo, coperto al 100% dall'Europa.

Al seminario di lancio sono intervenuti l'assessore agli enti locali e rapporti con il Consiglio provinciale Mattia Gottardi, il dirigente generale dell’UMST Coordinamento enti locali, politiche territoriali e della montagna Giovanni Gardelli, i responsabili di progetto e il referente scientifico Francesco Marcaletti dell’Università di Saragozza, che ha parlato di "Nuovi paradigmi di intervento a favore dell’invecchiamento attivo e dell’age management – le sfide affrontate con il progetto transnazionale".

Il progetto è stato approvato dall’Agenzia Nazionale Inapp di Roma nell’ambito del programma comunitario Erasmus+ ed è in capo alla Provincia autonoma di Trento per una durata di due anni, fino al dicembre 2022. Obiettivo primario è quello di definire la figura del formatore di adulti occupati, in particolare over-50 anni. Il partenariato riunisce, oltre alla Provincia, nove partner da sette paesi europei, tutti forti di esperienze nel campo della formazione e/o invecchiamento attivo: UNIVERSIDAD DE ZARAGOZA (Spagna), SENIORNETT NORGE (Norvegia), POLE EMPLOI PACA -Provence - Alpes - Cote d'Azur (Francia), AUTORITATEA NATIONALA PENTRU CALIFICARI-ANC (Romania), ISTITUTO PER LA RICERCA SOCIALE SCARL (IRS) – (Italia), VUC Storstrøm (Danimarca), AONTAS (Irlanda) e altrettanti partner associati: Regione Piemonte, Regione Friuli Venezia Giulia, Regione dello Sjaelland (Danimarca), Instituto Aragonés de Seguridad y Salud Laboral (Spagna), CEREQ (Francia), Conferenza della Svizzera Italiana per la Formazione continua degli adulti (CFC), Fondimpresa.

Il progetto intende rispondere alla sfida demografica che l’Europa dovrà affrontare nei prossimi anni, caratterizzata da bassi tassi di fertilità ed una crescita progressiva del peso delle classi di età più mature. Sarà sempre più importante quindi agire nel nuovo contesto del mondo del lavoro che si va delineando, valorizzando il ruolo dell’apprendimento lungo il corso della vita, rivolgendosi in particolare ai lavoratori con 50 anni o più di età. Questi ultimi sono soggetti da un lato ad un inesorabile decadimento delle proprie workability e, dall’altro ad un contrarsi della loro percezione sulla qualità/utilità del proprio agire e delle proprie competenza. Risulta quindi necessario agire tempestivamente nei loro confronti non solo recuperando abilità, conoscenze e conoscenze ma anche motivazione ed autostima.

Per raggiungere tale obiettivo, l’approccio che si vuole seguire porta alla definizione di profili e competenze specifiche riguardanti le figure che accompagnano l’apprendimento dei lavoratori maturi. Il gruppo target del progetto è rappresentato dai formatori che operano soprattutto con lavoratori over-50, mentre questi ultimi rappresentano il gruppo target ‘indiretto’ del progetto.
Formatori di lavoratori senior appartenenti a contesti differenti si confronteranno, formandosi all’interno di un comune percorso transnazionale, e ciò costituisce un valore aggiunto fondamentale per il progetto, che risolta piuttosto articolato. Oltre alle attività trasversali per la sua gestione del progetto e la sua disseminazione sono previste tre macro fasi: durante la prima verranno analizzate le metodologie e le buone pratiche dei formatori per senior workers; nella seconda fase si elaborerà un modello per la formazione dei formatori per senior workers con fragilità, che verrà elaborato e testato, anche tramite l’organizzazione di focus group con stakeholder locali; durante l’ultima fase si parlerà di vera e propria sperimentazione sul campo del modello, che vedrà tutti i partner coinvolti ma anche imprese, sindacati, agenzie formative, fondi interprofessionali e formatori.

La finalità ultima di tali azioni sarà quella di attivare dei circoli virtuosi di valorizzazione del capitale umano più maturo formato e riqualificato per la promozione di dinamiche di sviluppo locale e territoriale.

(mp)


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