Martedì, 17 Giugno 2025 - 16:42 Comunicato 1677

Iniziativa dell'associazione nata nel 2019 in ricordo di Roberto Bonvecchio
Al via la raccolta fondi di Pronti Qua Odv, un nuovo ecografo per la neurochirurgia oncologica

Una raccolta fondi per donare un ecografo intraoperatorio all'Unità operativa neurochirurgia dell'ospedale Santa Chiara di Trento, ma anche per favorire la partecipazione della popolazione al miglioramento della sanità pubblica e dei trattamenti presenti sul territorio a favore dei malati e per sostenere le reti sociali e di sostegno esistenti. È quanto propone l'associazione Pronti Qua Odv, un ente attivo sul territorio trentino dal 2019 con l'obiettivo dichiarato di supportare i malati di tumore cerebrale e i loro familiari, promuovere gli investimenti nella ricerca, incoraggiare la collaborazione tra le associazioni che si occupano di tumori e sensibilizzare la società sul tema. L'intento dell'iniziativa, denominata "Onde di speranza", è di raggiungere la somma di 72.397 euro per l'ecografo transcraniale, a cui si aggiungono 8.704 euro per una sonda micrconvex e 8.704 euro per una sonda intraoperatoria, nell'arco di un anno.
La presentazione del progetto è avvenuta nell'ambito di una conferenza stampa organizzata dall'associazione, rappresentata da Roberta Casagranda, nella sede di Palazzo a Prato, a Pergine Valsugana. All'evento hanno preso parte anche l'assessore alla salute della Provincia di Trento, Mario Tonina, il direttore generale dell'Azienda per i servizi sanitari, Antonio Ferro, il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali, Antonio D'Urso, il professore Silvio Sarubbo, primario dell'Unità operativa di neurochirurgia, e il presidente della Cassa rurale dell'Alta Valsugana, Giorgio Vergot.
Al via la raccolta fondi di Pronti Qua Odv, un nuovo ecografo per la neurochirurgia oncologica. Nella foto: Roberta Casagranda, Mario Tonina, Antonio Ferro, Silvio Sarubbo [ Juliet Astafan_Archivio Ufficio Stampa PAT]

"Si tratta di un'iniziativa importante per la collettività - ha affermato l'assessore Tonina - dove i valori del volontariato possono e sanno fare ancora una volta la differenza. Il Trentino è ricco di realtà basate sull'impegno di tante persone che si mettono a disposizione di tutti con grande generosità. Dobbiamo fare il possibile affinché il reparto di neurochirurgia sia competitivo e possa dare le giuste risposte a chi ne ha bisogno. La tecnologia oggi può fare la differenza, così come questa iniziativa. Stiamo dando dei segnali positivi in vista della realizzazione di una nuova struttura ospedaliera a Trento, ma abbiamo già delle eccellenze, come in questo caso, che è giusto sostenere. Con il vostro impegno e quello dei professionisti del reparto, a iniziare dal professor Sarubbo, diamo un volto umano alla medicina. Il lavoro che stiamo facendo va nella direzione di dare le giuste risposte che i pazienti si aspettano".

L'associazione Pronti Qua nasce nel 2019 per ricordare Roberto Bonvecchio, scomparso a 47 anni per un tumore cerebrale, e il suo impegno a favore di tutta la comunità dell’Altopiano della Vigolana. Lo stesso nome dell'ente si rifà a una frase che Bonvecchio era solito dire, quando qualcuno chiedeva il suo aiuto. "Inizialmente - ha spiegato la presidente Casagranda - ci siamo concentrati su un progetto di sostegno psicologico con un progetto che si chiama 'Non più soli' e che prevede 15 ore di sportello presso il reparto di neurochirurgia e consulenza esterna, presso il centro Althea. Nel tempo, abbiamo favorito il confronto tra mondo sanitario e terzo settore e favorito la nascita di una rete di collaborazione tra sette associazioni che si occupano di oncologia, denominata 'Bussolà'. Con 'Onde di speranza', nata con l'Apss e il professore Sarubbo, intendiamo sostenere l'acquisto di una nuova strumentazione per le operazioni al cervello in grado di dare maggiore precisione e migliorare la qualità di vita dei pazienti".

Per il direttore dell'Azienda sanitaria, Antonio Ferro, il progetto mostra "l'importanza del ruolo delle associazioni nei vari campi della sanità". "Nel caso specifico - ha aggiunto - il supporto di Pronti Qua è centrale per dotare la neurochirurgia di una nuova attrezzatura ecografica che permette di andare a verificare la situazione di salute del soggetto, intervenendo in maniera più precisa e puntuale".

Anche il professore Sarubbo ha rilevato il ruolo dell'alleanza tra il sociale e l'ambito sanitario, come "massimo risultato dell'umanizzazione nella definizione del percorso di cura personalizzato". "L'ecografo a uso intraoperatorio - ha quindi specificato il professionista - è una tecnologia moderna, adattata alla neurochirurgia solo negli ultimi anni, che consentirà di definire ulteriormente alcuni interventi meno invasivi. Nel campo dell'oncologia, il minimo impatto invasivo è essenziale, assieme alla massima eradicalità. Questa iniziativa è un ulteriore passaggio per perfezionare il settore neurochirurgico oncologico trentino".

La raccolta fondi per il nuovo ecografo intraoperatorio inizia oggi, 17 giugno 2025, e si concluderà nel mese di maggio 2026. Tutte le informazioni sono disponibili sul portale di Pronti Qua Odv (www.prontiqua.it).

Scarica il service a questo link.

(lb)


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