
"Si tratta di un'iniziativa importante per la collettività - ha affermato l'assessore Tonina - dove i valori del volontariato possono e sanno fare ancora una volta la differenza. Il Trentino è ricco di realtà basate sull'impegno di tante persone che si mettono a disposizione di tutti con grande generosità. Dobbiamo fare il possibile affinché il reparto di neurochirurgia sia competitivo e possa dare le giuste risposte a chi ne ha bisogno. La tecnologia oggi può fare la differenza, così come questa iniziativa. Stiamo dando dei segnali positivi in vista della realizzazione di una nuova struttura ospedaliera a Trento, ma abbiamo già delle eccellenze, come in questo caso, che è giusto sostenere. Con il vostro impegno e quello dei professionisti del reparto, a iniziare dal professor Sarubbo, diamo un volto umano alla medicina. Il lavoro che stiamo facendo va nella direzione di dare le giuste risposte che i pazienti si aspettano".
L'associazione Pronti Qua nasce nel 2019 per ricordare Roberto Bonvecchio, scomparso a 47 anni per un tumore cerebrale, e il suo impegno a favore di tutta la comunità dell’Altopiano della Vigolana. Lo stesso nome dell'ente si rifà a una frase che Bonvecchio era solito dire, quando qualcuno chiedeva il suo aiuto. "Inizialmente - ha spiegato la presidente Casagranda - ci siamo concentrati su un progetto di sostegno psicologico con un progetto che si chiama 'Non più soli' e che prevede 15 ore di sportello presso il reparto di neurochirurgia e consulenza esterna, presso il centro Althea. Nel tempo, abbiamo favorito il confronto tra mondo sanitario e terzo settore e favorito la nascita di una rete di collaborazione tra sette associazioni che si occupano di oncologia, denominata 'Bussolà'. Con 'Onde di speranza', nata con l'Apss e il professore Sarubbo, intendiamo sostenere l'acquisto di una nuova strumentazione per le operazioni al cervello in grado di dare maggiore precisione e migliorare la qualità di vita dei pazienti".
Per il direttore dell'Azienda sanitaria, Antonio Ferro, il progetto mostra "l'importanza del ruolo delle associazioni nei vari campi della sanità". "Nel caso specifico - ha aggiunto - il supporto di Pronti Qua è centrale per dotare la neurochirurgia di una nuova attrezzatura ecografica che permette di andare a verificare la situazione di salute del soggetto, intervenendo in maniera più precisa e puntuale".
Anche il professore Sarubbo ha rilevato il ruolo dell'alleanza tra il sociale e l'ambito sanitario, come "massimo risultato dell'umanizzazione nella definizione del percorso di cura personalizzato". "L'ecografo a uso intraoperatorio - ha quindi specificato il professionista - è una tecnologia moderna, adattata alla neurochirurgia solo negli ultimi anni, che consentirà di definire ulteriormente alcuni interventi meno invasivi. Nel campo dell'oncologia, il minimo impatto invasivo è essenziale, assieme alla massima eradicalità. Questa iniziativa è un ulteriore passaggio per perfezionare il settore neurochirurgico oncologico trentino".
La raccolta fondi per il nuovo ecografo intraoperatorio inizia oggi, 17 giugno 2025, e si concluderà nel mese di maggio 2026. Tutte le informazioni sono disponibili sul portale di Pronti Qua Odv (www.prontiqua.it).
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