Lunedì, 26 Febbraio 2024 - 11:40 Comunicato 383

Un monologo mondo degli ultimi, delle donne e di chi davvero incarna i principi della Costituzione
Al teatro San Marco lo spettacolo "La Ventiduesima Donna", di Angela Iantosca

Nel monologo “La Ventiduesima Donna”, la giornalista e scrittrice Angela Iantosca racconta il mondo degli ultimi, del disagio, dei figli delle mafie, del carcere, di chi resiste nonostante tutto e di chi davvero incarna nelle sue scelte quotidiane i principi della Costituzione. Lo spettacolo, per la regia di Gabriele Manili, andrà in scena lunedì 4 marzo alle 20.45, al teatro San Marco di Trento in via Bernardino 8.
L’evento è organizzato dalla Fondazione Franco Demarchi, in collaborazione con Consigliera/e di parità nel lavoro a Trento, con il sostegno della Commissione provinciale per le pari opportunità e il patrocinio di Provincia Autonoma di Trento, Comune di Trento, Deina Trentino Aps e SanbaRadio.

Chi è la Ventiduesima Donna? La giornalista e scrittrice Iantosca, dopo essersi dedicata alla stesura di saggi inchiesta sul mondo della ’ndrangheta e della tossicodipendenza e dopo il successo di “Ventuno. Le donne che fecero la Costituzione” (Paoline), testo che racconta le 21 Madri Costituenti, si avventura in un nuovo percorso creativo, attraverso il quale, unendo il suo impegno personale a quello lavorativo, racconta il mondo degli ultimi, del disagio, dei figli delle mafie, del carcere, di chi resiste nonostante tutto e di chi davvero incarna nelle sue scelte quotidiane i principi della Costituzione, di chi ogni giorno, attraverso le proprie scelte, sceglie di essere la Ventiduesima Donna.

La Iantosca offre così, attraverso un nuovo stile narrativo, una prospettiva ulteriore del suo percorso lavorativo che in questi anni l’ha vista indagare nel mondo delle famiglie di ’ndrangheta, nel mondo dell’infanzia rubata, delle donne della mafia calabrese e poi nel mondo della tossicodipendenza al quale ha dedicato diversi saggi inchiesta che provano a fare luce su mondi sconosciuti, spesso ignorati o volutamente dimenticati.

Un lavoro con il quale la giornalista, Premio Nazionale Borsellino 2022, fa entrare gli spettatori nelle pieghe della sofferenza, del dolore, del disagio, ma anche del coraggio, della determinazione e del libero arbitrio. Nella Storia e nelle storie di ogni giorno, trovando tra di loro quel filo che le unisce, le avvinghia indissolubilmente, responsabilizzando ognuno di noi rispetto alle scelte quotidiane

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione al link https://bit.ly/3wv48Rx

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a comunicazione@fdemarchi.it

(av)


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