Il regionalismo in Italia ha avuto sempre vita difficile, basti pensare che le prime elezioni regionali si sono tenute solo nel 1970. Anche in seguito, l'Italia ha sempre oscillato fra moderate aperture al federalismo e virate decise verso il centralismo.
Le modifiche al Titolo V della Costituzione, volute, pur con accenti diversi, sia dalla destra che dalla sinistra, non hanno portato ai risultato sperati dai governatori di regione. Ma la regione come istituzione può aiutare l'Italia a risalire la china? La risposta a quest'ultimo quesito, ieri sera, al centro congressi Intesa San Paolo della Fiera di Rimini, è stata un "sì" convinto, con una postilla: a patto che si superino le pregiudiziali politiche.
Toti, presidente della regione Liguria, in apertura dell'incontro, ha evocato innanzitutto il terremoto ad Ischia e la necessità di una riforma del sistema della protezione civile nazionale. " Dalle regioni - ha detto - ci si può aspettare tanto. Hanno saputo fare un percorso ancora più virtuoso rispetto al governo centrale, nel quadro generale dei vincoli di finanza pubblica, producendo risparmi nella media del 30%, quasi il doppio rispetto a quelli prodotti dallo stato. Quasi tutte hanno abolito i vitalizi, mentre a livello centrale il percorso non e' ancora concluso, mancando il voto del Senato. La prossima riforma costituzionale deve ripartire dalle autonomie locali, portando i servizi e chi li organizza il più vicino possibile ai cittadini".
Rossi ha condotto l'attenzione del pubblico verso l'esperienza dell'Autonomia del Trentino e l'eredità di Degasperi. "Capisco che le altre regioni ci invidino - ha detto - ma non tanto per i fondi che amministriamo, quanto perché abbiamo la straordinaria opportunità di poter decidere su quasi tutte le materie importanti per la comunità. Ciò naturalmente fa sì che noi amministratori si venga riconosciuti come meritevoli per le cose fatte e colpevoli per quelle non fatte. L'imprenditore di Castelfranco con chi se la prende se non gli costruiscono una bretella che colleghi la sua azienda all'autostrada sulla quale far viaggiare le proprie merci? Con lo stato, con l'Anas? In Trentino i responsabili sono immediatamente riconoscibili. Ma la storia ci insegna anche che quando una riforma, quella del Titolo V, ha aperto per le regioni a posto con i conti la possibilità di chiedere allo Stato di esercitare alcune competenze, ciò non è avvenuto. Siamo nel 2017 e non c'è alcuna regione che ha utilizzato questa opportunità. Ci fu un tentativo, fatto da tre regioni, ma naufragò perchè il livello centrale non consentì di portarlo a termine. Eppure l'esempio dell'Autonomia speciale del Trentino è chiaro. Penso che abbiamo il dovere di abbandonare i colori politici, per dare vita ad una grande alleanza nel nome della valorizzazione del principio di sussidiarietà e dare spazio alle forze positive presenti nei territori".
Maroni ha richiamato l'attenzione sul previsto referendum consultivo delle regioni del Nord per l'Autonomia. "Spero che tutti si uniscano, a prescindere dai colori politici. Non succede mai, ma mi auguro che questa volta si capisca che questa è un'opportunità straordinaria. I sindaci, persone concrete, si sono schierati per i referendum, indipendentemente dalla loro appartenenza a questo o a quello schieramento. Certo, è consultivo, ma ha un peso politico non indifferente. Del resto ve ne sono stati alcuni in passato che pur essendo abrogativi non sono mai stati attuati, come quello che abrogava il ministero dell'Agricoltura o privatizzava la Rai. Noi vogliamo far riconoscere la specialità della Lombardia. Ci sono i numeri che la dimostrano. Ad esempio, abbiamo il residuo fiscale più alto del Paese, in pratica ogni anno circa 5 miliardi di euro. Vogliamo che almeno la metà di questo residuo fiscale rimanga in Lombardia. Dobbiamo chiedere tutti con forza quei cambiamento costituzionali che dallo stato centrale non possono venire da soli".
Infine Bonacini, presidente dell'Emilia Romagna e della conferenza stato-regioni: "Hanno senso le regioni? Sì, nella misura in cui sono in grado di dare risposte rapide ai bisogni dei cittadini, laddove le istituzioni hanno perso di credibilità per la lentezza decisionale, per la farraginosità con cui le decisioni vengono eseguite, ed anche per il tema della corruzione. Al tempo stesso dobbiamo semplificare il quadro istituzionale: io e Rossi ad esempio siamo in prima linea nella campagna per accorpare i comuni. Non solo: le Regioni devono imparare a lavorare di più insieme. Le quattro grandi regioni del bacino padano, in cui vive il 40 per cento della popolazione, lo stanno facendo. Abbiamo firmato un acccordo nel quale abbiamo stabilito che lavoreremo assieme per abbattere le emissioni in atmosfera. Dobbiamo continuare su questa strada, indipendentemente dall'appartenenza, dall'ideologia".
Al Meeting di Rimini, lo ricordiamo, è presente anche quest'anno uno stand del Trentino, realizzato dalla Provincia autonoma, dall'Agenzia per la Famiglia e da Trentino Marketing, assieme anche ai comprensori sciistici Skirama e a Dolomiti Superski. Lo spazio a disposizione del Trentino, di circa 200 mq., si trova nel PAD A3, adiacente al Villaggio dei Ragazzi, vero punto nevralgico di tutta la Fiera per i giovani e le famiglie.
Due i punti di forza sui quali insiste lo stand: l'offerta turistica, soprattutto invernale, e le politiche a sostegno della famiglia. Al Desk Info Trentino il visitatore può accedere a tutte le informazioni relative alle diverse proposte vacanza invernali dedicate alle famiglie e all’attività svolta dai Maestri di sci del Trentino. Nella parte dedicata all'Agenzia provinciale per la Famiglia vengono promosse le iniziative che rientrano nel "pacchetto" Ski Family, in particolare le località che offrono gratuitamente lo skipass ai bambini accompagnati dai genitori paganti. Si presenta, inoltre, naturalmente, il progetto Family nel suo complesso: l’Agenzia, come noto, è riconosciuta a livello nazionale come ente per il rilascio della certificazione delle aziende che vogliano ottenere il marchio Family Audit e dei Comuni che vogliono ottenere l’attestazione di Comune Amico della Famiglia. Presenti infine a Skirama e a Dolomiti Superski, i due consorzi sciistici che incarnano l'eccellenza del turismo invernale in Trentino, assieme alle Apt di ambito: Apt Trento, Apt Folgaria, Apt Paganella, Apt Sole, Apt Campiglio per Skirama e Apt Fimme, Apt Fassa, Apt San Martino per Dolomiti Superski.
Fra le attrazioni più gettonate, il simulatore di sci, che consente di calzare casco e scarponi e di cimentarsi con una "vera" discesa, e i visori per la realtà virtuale, centrati a loro volta sulle piste innevate del Trentino. Grande affluenza anche per le merende gratuite proposte in particolare ai più piccoli, a base di succhi di frutta e mele del Trentino. Una grande vetrina per il territorio, insomma, gestita con passione e professionalità dalle addette e gli addetti ai diversi stand.
Immagini e intervista al presidente Rossi a cura dell'ufficio stampa