Martedì, 13 Novembre 2018 - 11:29 Comunicato 2727

Al Comun General de Fascia il punto sul maltempo col presidente Fugatti

Dalla situazione dei boschi all’indennizzo dei danni ai privati, dai lavori di somma urgenza all’avvio dell’ormai imminente stagione turistica invernale. Sono stati molti i temi toccati ieri sera nella sede del Comun General de Fascia dove il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti ha incontrato la procuradora Elena Testor ed i sindaci della comunità, presente anche il consigliere provinciale Luca Guglielmi, per fare il punto del post emergenza.

Nel suo intervento Fugatti ha voluto anzitutto rinnovare la gratitudine nei confronti dei vigili del fuoco e di tutti gli operatori della protezione civile che si sono immediatamente attivati per prestare le prime azioni di intervento.

Il presidente della Provincia ha poi ragguagliato i presenti circa le ultime iniziative messe in campo, a partire dalla richiesta al governo di essere inserirti tra i territori colpiti da calamità fini ai recenti incontri con le categorie economiche, il mondo del credito ed i diversi attori della filiera del legno. 

“Abbiamo la fortuna di poter contare su un grande senso civico delle nostre comunità - ha detto il governatore - e dobbiamo ricordarcelo tutti i giorni, non solo nel momento del bisogno. Anche per questo - oltre che per gli investimenti fatti nel tempo per proteggere l’ambiente - il Trentino ha retto, nonostante l’ultima perturbazione fosse ancora più forte dell’ondata che lo colpì nel ‘66. La priorità dunque rimane quella di mettere il più possibile in sicurezza il nostro territorio”.

Gli interventi di somma urgenza per ripristinare servizi pubblici come viabilità, erogazione di energia e via discorrendo sono stati giocoforza i primi a partire, ma parallelamente si lavora per aiutare aziende e privati che hanno subito danni significativi. Sarà adottato il modello attivato a suo tempo in occasione del nubifragio di Moena, ma in questa direzione va anche l’accordo che la Provincia ha chiesto agli istituti di credito di sottoscrivere per congelare i mutui e proporre pacchetti dedicati a chi ha bisogno di liquidità per ripartire.

Ma un’altra emergenza è collegata al patrimonio boschivo, altro settore duramente colpito dalla bufera. Se a livello provinciale si stima siano caduti 2 milioni di metri cubi di alberi, nella sola Valle di Fassa il quantitativo si aggira sui 290.000 metri cubi. “Abbiamo già incontrato gli attori della filiera del legno - ha confermato il presidente Fugatti citando il tavolo che mette assieme comuni, ASUC, associazioni e imprese della filiera - ed abbiamo ben presente le loro preoccupazioni. Il primo obiettivo è quello di apportare prima possibile il legname caduto, evitando però che sia subito immesso sul mercato che potrebbe accusare forti scompensi. Stiamo già cercando gli spazi per stoccare i tronchi con le tecniche più opportune per favorirne la conservazione”.

(gp)


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