Una storia che si potrebbe pensare sia già stata scandagliata in ogni minimo dettaglio ma che, in realtà, finora è stata raccontata perlopiù da parte italiana. Grazie allo studio della documentazione originale reperita nell’Österreichisches Staatsarchiv di Vienna dai ricercatori Nicola Fontana e Alessandro Livio, questo corposo volume affronta gli stessi accadimenti, ma da parte austriaca.
Attraverso ordini di battaglia, diari di giornata, mappe, memorie, testimonianze e la bibliografia già esistente, gli autori Tommaso Mariotti e Rudy Cozzini sono riusciti pazientemente a rivisitare i fatti così come sono stati affrontati dall’impero e dalle truppe asburgiche, andando quindi a colmare una conoscenza rimasta fino ad oggi superficiale.
Non solo tattica e strategia, il libro sa far affiorare tristemente tutto il dramma della guerra. Migliaia di combattenti occuparono stabilmente un ambiente al limite delle possibilità di sopravvivenza, conducendo una duplice lotta, da una parte, contro il rivale e, dall’altra, contro condizioni ambientali estreme ed avverse. Delle 50-60.000 vittime che si ebbero sul fronte Ortles – Adamello – Giudicarie, solo un terzo cadde in operazioni belliche, mentre le altre morirono per il freddo, la fame e le malattie. Interessante in tal senso è l’approfondimento contenuto nel libro relativo alle sepolture e ai cimiteri di guerra in Val Rendena, curato da Stefano Morghen.
I testi sono corredati da mappe storiche, rielaborate in 3D grazie agli strumenti informatici, e da un’importante dotazione fotografica proveniente dalle banche dati digitali e da collezioni private, generosamente messe a disposizione dai proprietari.
“E’ un interesse che coltivo da sempre.”. Racconta Rudy Cozzini, assistente ambientale dell’Ufficio tecnico del Parco e promotore del progetto. “Il censimento delle opere campali, a cui ho collaborato come Guardiaparco, mi ha spinto a proporre all’Ente di realizzare un inedito di questo genere. Il grande appoggio è arrivato dal Presidente Joseph Masè e, dopo due anni intensi che hanno fatto sintesi anche di tutti gli sforzi e le ricerche del passato, abbiamo raggiunto questo traguardo, proprio nell’anno in cui si concludono le commemorazioni del Centenario del Primo Conflitto Mondiale.”.
La pubblicazione ha potuto contare anche sul supporto concreto della Comunità delle Giudicarie e della Sovrintendenza dei beni culturali – Ufficio beni archivistici, librari e archivio provinciale della Provincia autonoma di Trento.
Dopo i saluti di Joseph Masè e di Giorgio Butterini, le fasi di realizzazione e i contenuti del libro venerdì sera saranno illustrate dai relatori Alessandro Livio, Tommaso Mariotti, Rudy Cozzini e Stefano Morghen. Carla Maturi, responsabile della biblioteca di Pinzolo, offrirà infine una panoramica della bibliografia della Grande Guerra in Adamello. La moderazione sarà affidata a Marco Ischia, studioso e storico che ha seguito da vicino l’evoluzione del libro. La serata sarà arricchita dalle note della Böhmische Judicarien e da un brindisi conclusivo con gli autori. Eccezionalmente per l’occasione, il libro sarà in vendita con uno sconto del 20%.
Questa è solo l’ultima delle iniziative che il Parco ha sostenuto negli ultimi quattro anni per evidenziare anche gli aspetti storici conservati dall’area protetta, in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, con il Comitato storico della SAT, con la Biblioteca di Pinzolo, con il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto e con la Fondazione Caritro. Vanno, infatti, ricordati il grosso lavoro di censimento delle opere campali, l’impegno di educazione che ha introdotto l’attività “Cicatrici di guerra” nelle scuole e nel programma di proposte estive con i turisti, la valorizzazione di itinerari escursionistici sulle tracce delle opere belliche nel progetto “Percorso della Memoria nel sistema Adamello – Presanella”, il recupero del cimitero di guerra alla Ragada in Val Genova e la traduzione del diario di guerra del tenente Felix Fahrner.