Mercoledì, 03 Settembre 2014 - 02:00 Comunicato 2185

Il vicepresidente invita a non strumentalizzare lo strumento della procedura negoziale
AQUAFIL: PER OLIVI LE PARTI DEVONO TORNARE AL PIU' PRESTO A CONFRONTARSI

In merito ai problemi sorti recentemente ad Aquafil, che hanno portato alla rinuncia da parte dell'azienda di Arco di un contributo provinciale per attività di ricerca, a causa delle critiche di alcune componenti sindacali, il vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro della Provincia Alessandro Olivi mette in guardia dalla strumentalizzazione delle procedure negoziali introdotte con la riforma degli incentivi e invita tutti a tornare a confrontarsi in maniera trasparente e leale. "Aquafil - sottolinea Olivi - è una delle nostre aziende più importanti, per la sua proiezione internazionale e per la costanza con cui in questi anni ha investito in ricerca e innovazione. Una autentica eccellenza del sistema industriale trentino. La brusca ed immotivata interruzione della consultazione da parte di alcuni esponenti del sindacato rischia di vanificare gli enormi sforzi compiuti dal governo provinciale nel perseguire un modello di relazioni industriali che si fonda sulla partecipazione e sulla condivisione dei progetti di sviluppo tra impresa e lavoratori".-

Secondo Olivi "l'introduzione, con la riforma degli incentivi, della cosiddetta procedura negoziale, non deve essere da alcuna delle parti strumentalizzata per una ostile contrapposizione, un inutile braccio di ferro e men che meno per porre veti ed ultimatum. L'accordo negoziale non rappresenta un vincolo insuperabile, una condizio sine qua non per l'erogazione da parte della Provincia di sostegni alle imprese che investono soprattutto, come in questo caso, nella ricerca come fattore di competitività. Siamo ben consapevoli che un'azienda che non investe non cresce e pertanto non mantiene o incrementa l'occupazione.
Abbiamo cercato in Trentino di introdurre un meccanismo che consenta all'azione pubblica da un lato di essere più elastica in funzione delle reali esigenze delle imprese e dall'altro di essere supportata da una precisa consapevolezza delle rappresentanze dei lavoratori circa le ricadute sociali degli investimenti agevolati. Sono perciò fiducioso che le parti possano ritornare a confrontarsi in modo trasparente e leale in modo da raggiungere un'intesa che, ripeto, è un'opportunità e non un obbligo. Strumentalizzare il significato delle procedure negoziali, che la Provincia non intende peraltro rimuovere, significa far pagare il prezzo della propria miopia proprio ai lavoratori impegnati nelle fabbriche". -