Prosegue anche per questo anno scolastico il progetto “Archeosopra – archeosotto” che si pone l’obiettivo di sensibilizzare i più giovani sull’importanza della conservazione e della tutela dei beni culturali quali patrimonio della comunità, con focus particolare sulla valorizzazione di alcuni luoghi significativi del panorama archeologico trentino come i siti della Trento romana, San Martino di Vervò e il Dosso di Sant’Ippolito a Castello Tesino.
I laboratori vanno dalla simulazione di scavo archeologico all’approccio con l’indagine scientifica come metodo di ricerca, alla sperimentazione in prima persona di tecnologie in uso nell’antichità, quali la lavorazione dell’argilla, la tessitura con l’uso del telaio, la lavorazione del legno e la produzione del burro, oltre all’utilizzo di alcuni attrezzi per coltivare l’orto, copie originali di quelli rinvenuti a Fiavé. Altri percorsi cronologici affrontano aspetti e tematiche legati alle comunità paleolitiche, mesolitiche e neolitiche con riferimento ai più importanti siti archeologici del Trentino.
Lo Spazio archeologico sotterraneo del Sas e la Villa romana di Orfeo, a Trento, ospitano i percorsi e i laboratori che porteranno a scoprire le principali caratteristiche di Tridentum, l’antica città fondata dai romani nel I secolo a.C. Al Museo Retico di Sanzeno si esplora la storia più antica della Val di Non e in particolare il mondo dei Reti, la popolazione preromana che abitava la valle nell’età del Ferro. Il museo propone laboratori che permettono di sperimentare il lavoro di scavo e di ricerca archeologica oltre a percorsi legati ad alcuni aspetti della cultura retica quali le abitazioni, la religiosità e il processo che ha portato ai cambiamenti che si sono verificati sul territorio con l’arrivo dei Romani. Numerose anche le proposte che ruotano attorno alle palafitte di Fiavé, Patrimonio mondiale UNESCO, che grazie al Museo e al Parco Archeo Natura offrono la possibilità di conoscere e sperimentare alcuni aspetti della vita quotidiana dei nostri antenati che 3.500 anni abitavano il villaggio palafitticolo sul lago Carera. Le uscite sul territorio sono dedicate alla lavorazione dei metalli nell’antichità presso l’area archeologica di Acqua Fredda al Passo del Redebus tra la Val dei Mòcheni e l’altopiano di Piné, alla scoperta di un eccezionale luogo di culto all’area archeologica dei Campi Neri a Cles e alla cultura retica nelle aree archeologiche di Montesei di Serso a Pergine Valsugana e di Dos Ciastèl a Fai della Paganella.
Per gli insegnanti interessati all’approfondimento di tematiche specifiche e alla sperimentazione di nuovi percorsi di ricerca i Servizi Educativi sono disponibili a svolgere progetti in partenariato con gli istituti del territorio di ogni ordine e grado.
A supporto dell’attività in presenza e della didattica sono accessibili liberamente numerosi materiali e contenuti in formato digitale, costantemente aggiornati e scaricabili dal portale Trentino Cultura nella sezione dedicata al mondo della scuola www.cultura.trentino.it/Temi/Archeologia/A-scuola-con-l-archeologia.
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