"C'è molto Trentino in Africa - ha detto Pacher nel porgere alle ambasciatrici il suo benvenuto - E l'Africa a sua volta ha portato molto al Trentino. L'Africa è oggi in grande evoluzione, sta diventando un protagonista importante di ciò che avviene nel nostro pianeta. Il Trentino a sua volta evolve attraverso i rapporti con l'esterno, ha bisogno di fare entrare aria nuova e fare uscire idee, competenze, esperienze. Le identità di formano così, attraverso un continuo confronto e un continuo rimescolamento. Quindi per noi è importante avere il punto di vista dell'Africa, e ancora più importante è avere il punto di vista delle donne. Grazie quindi per avere accolto il nostro invito; ci auguriamo possiate portare una parte del Trentino con voi."
Alle ambasciatrici hanno portato i loro saluti anche il Commissario del Governo Francesco Squarcina e l'arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan.
Quindi l'assessore provinciale alla solidarietà internazionale e convivenza Lia Giovanazzi Beltrami, ideatrice dell'iniziativa, che punta anche a favorire i rapporti fra le associazioni trentine - sono oltre 270 quelle che si occupano di cooperazione allo sviluppo - e le rappresentanze istituzionali di alcuni dei paesi dove esse sono presenti, con progetti che spaziano dal settore dell'istruzione a quello della sanità, fino alla promozione dello sviluppo rurale e in generale di una crescita economia che ha spesso come protagoniste proprio le donne.
"Iniziamo la primavera mettendoci in ascolto di queste ambasciatrici che ci portano una testimonianza importante dai loro paesi. Ne siamo felici, perché la solidarietà dev'essere motivo di scambio. Se le associazioni trentine sono presenti in Africa anche noi a nostra volta dobbiamo accogliere ciò che l'Africa ha da darci. Oggi è anche la giornata contro le discriminazioni razziali, che ricorda una strage commessa in Sud Africa nel 1960, all'epoca dell'apartheid. Abbiamo con noi, fra le altre, proprio l'ambasciatrice del 'nuovo' Sud Africa, quello per il quale l'apartheid è fortunatamente solo un ricordo, e con lei altre cinque testimoni del Continente. I tempi cambiano, dunque. la necessità di incontrarsi, di stringere legami, rimane. Abbiamo inoltre con noi Rosanna Coniglio, già direttrice centrale del Ministero degli affari esteri italiano per l'Africa subsahariana, con la quale riprenderemo le fila del ragionamento oggi pomeriggio nel corso dell'incontro pubblico che terremo al Casinò di Arco. Molti paesi africani, in testa Ruanda e Burundi, hanno un'alta percentuale di donne oggi nei loro parlamenti, più alta di quelle di molti paesi europei, Italia compresa. Sentiamo dunque cos'hanno da dirci queste ambasciatrici della nuova Africa, quali sono le dinamiche che interessano i loro paesi, quali le loro aspettative."
Ha preso quindi la parola Isabelle Loukum, rappresentante dell'Africa che vive in Trentino, originaria del Togo, e a seguire le sei ambasciatrici, che hanno brevemente presentato i loro paesi, ognuno con le proprie specificità, naturalmente, ma anche con tendenze, problemi e aspettative comuni.
Alle spalle quasi sempre una storia difficile, fatta di colonialismo, di una conquista dell'indipendenza spesso pagata a caro prezzo (pensiamo alla lotta di liberazione del Mozambico dalla dominazione portoghese), di nuove speranze, di una crescita a volte molto sostenuta (è il caso del Ghana), di un difficile cammino verso la democrazia (in Kenya ad esempio si sono appena tenute le elezioni presidenziali, questa volta meno travagliate rispetto a cinque anni fa), di tensioni risolte con difficoltà (il Sudan, paese fra l'altro molto ricco di risorse naturali, ha conosciuto una guerra interna molto lunga conclusasi recentemente con il distacco del Sud del Paese). Il presente, insomma, è a volte incerto ma più spesso anche ricco di speranze. Su di esse si innestano temi che attraversano trasversalmente le diverse realtà: la condizione femminile, ad esempio, o le sfide dell'educazione. (mp)
Il confronto prosegue oggi pomeriggio alle ore 17 presso il Casinò Municipale di Arco.
Scheda: le sei ambasciatrici
Marie Rosemonde Maoussi Deffon Yakoubou
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Benin
Nominata nel 2010, ha a cuore la popolazione femminile del Benin, che vive per il 70% nelle aree rurali ed è responsabile dell'80% della produzione agricola. Il Benin, è un paese francofono dell'Africa occidentale che ha imboccato dagli anni '90 la strada della democrazia. Fra i progetti che il Trentino ha condotto vi sono alcuni progetti in campo educativo, la costruzione di pozzi per alcuni villaggi situati nella parte centro-settentrionale e la realizzazione di strutture nel centro Boko.
Evelyn Anita Stokes-Hayford
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Ghana
Evelyn Anita Stokes-Hayford, che ha lavorato con il segretariato del Commonwealth a Londra, ha già visitato il Trentino in precedenza. I rapporti fra Trento e il Ghana sono infatti solidi: fra le iniziative quelle nel campo della formazione medico-sanitaria (in particolare per la cura dell'idrocefalo, patologia molto diffusa in Africa) e dello sviluppo agricolo. Il Ghana è stato il primo paese dell'Africa subsahariana ad ottenere l'indipendenza e attrae investitori dall'estero, in settori che vanno dalle infrastrutture, all'agricoltura, all'immobiliare alle comunicazioni. La Banca mondiale ha recentemente dichiarato il Ghana "il paese che oggi sta crescendo più velocemente dopo il Qatar".
Josephine Wangari Gaita
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Kenya
Josephine Wangari Gaita ambasciatrice della Repubblica del Kenya in Italia, ha alle spalle una solida esperienza diplomatica e in Italia ha anche un ruolo cruciale per il Kenya come rappresentante presso la Fao. Fra Trentino e Kenya, dove da poco si sono tenute le elezioni presidenziali, sono in corso progetti rivolti in particolare a stimolare l'autosviluppo e alle fasce deboli della popolazione, ad esempio a Nyahururu, dove il partner è la comunità di Saint Martin. Il Kenya, tra l'altro ha da poco ha abbracciato il sistema federale ed è interessato all'esempio dell'Autonomia del Trentino.
Carla Elisa Luis Mucavi
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Mozambico
Ambasciatrice per il Mozambico in Italia fin dal 2007, Carla Elisa Luis Mucavi ha già visitato il Trentino, con il quale sono in corso rapporti molto stretti fra le istituzioni e le rispettive università. Uscito dalla guerra civile nel '92, il Mozambico vive da vent'anni in pace (grazie anche al Governo italiano e al trentino Mario Raffaelli, all'epoca sottosegretario agli Esteri). Ciò ha aperto nuove possibilità di sviluppo e di interscambio. Le priorità vengono date all'istruzione, all'agricoltura, alla lotta alla povertà. Accanto a un programma di cooperazione comunitaria avviato oltre 10 anni fa a Caia dal Consorzio associazioni con il Mozambico, il Trentino ha numerose altre attività nel paese africano.
Nomatemba Tambo
Ambasciatrice designata della Repubblica del Sud Africa
Figlia del defunto Oliver Tambo, che ha fondato con Nelson Mandela l'African National Congress, Nomatemba Tambo è stata in precedenza console generale a Hong Kong e a Macao. In Sud Africa il Trentino è coinvolto in una serie di interventi a favore dei migranti interni africani: il Sud Africa accogliere rifugiati che hanno lasciato il proprio Paese a causa di guerre civili, in particolare provenienti dalla regione dei Grandi laghi. Vi sono quindi programmi di formazione professionale e di accoglienza, corsi di lingua inglese e informatica, nonché investimenti strutturali nei centri di accoglienza.
Amira Daoud Hassan Gornass
Ambasciatrice plenipotenziaria della Repubblica del Sudan
L'ambasciatore Amira Gornass in precedenza ha lavorato per il Ministero per gli Affari Esteri del Sudan. Il Paese, molto ricco di risorse naturali, fra cui il petrolio, è stato lacerato da un lungo conflitto conclusosi con il distacco del Sud Sudan. Attualmente non sono in corso progetti di solidarietà fra Trentino e Sudan.
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