L’iniziativa si svolge con la direzione scientifica dell'Unità di missione strategica Soprintendenza per i beni e le attività culturali provinciale nell'ambito del protocollo d'intesa, avviato nel 2016 e rinnovato anche per quest'anno, fra la UMSt Soprintendenza, il Dipartimento di Biologia e Museo di Antropologia dell’Università di Padova e l’ASUC di Sopramonte, proprietaria dell'area, che fornisce anche un supporto logistico.
Il monastero è ricordato nei documenti per la prima volta nel 1234 ed è stato poi soppresso nel 1449 quando le strutture furono trasformate ad usi diversi come una residenza estiva per i preposti della cattedrale di Trento. Le tombe rinvenute nell’antico cimitero, progressivamente scavato con metodo stratigrafico, mostrano caratteristiche tipiche dell'età bassomedievale. Sono state rinvenute 13 sepolture con gli inumati deposti supini, raramente con cassa di legno e invece più spesso raccolti in un lenzuolo, senza alcun oggetto tranne in pochissimi casi. I defunti erano sia maschi che femmine, deceduti fra i 30 e i 40-45 anni. In pochi casi è stato possibile stimare la statura: un individuo maschile (171.7 cm) e due femminili (media 155 cm). Infine, sono state rilevati i segni di alcune malattie a livello dei denti e delle ossa.
Informazioni
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