Tre sale con oltre duecento oggetti esposti
Si chiama MMM ovvero Andreas Hofer Mantova – Mito – Memoria, il nuovo spazio espositivo che occupa tre sale del Museo di Porta Giulia. I locali, come illustrato dal presidente dell'associazione Porta Giulia - Hofer, Paolo Predella, sono dedicati alla storia della vita di Andreas Hofer, all’Insorgenza tirolese del 1809, alla cattura e trasferimento di Hofer a Mantova e a quanto ne è conseguito.La maggior parte degli oggetti esposti è stata messa a disposizione da Martin Reiter di Reith im Alpbachtal, la cui collezione di oltre duecento pezzi è stata acquistata dal Land Tirolo e messa a disposizione per lo spazio espositivo. L'architetto mantovano Claudia Bonora ha curato la mostra insieme all'architetto Andrea Guastalla. Il progetto è stato supportato a livello tecnico da un gruppo di esperti. Peter Assmann, direttore dei musei del Land Tirol, e Fritz Tiefenthaler, incaricato Euregio del Land Tirolo, hanno svolto un ruolo determinante nella realizzazione del progetto.
A fornire i locali all'associazione Porta Giulia - Hofer è la città di Mantova, mentre l'Euregio sostiene finanziariamente il progetto.
Biografia
Andreas Hofer nacque il 22 novembre 1767 presso il maso Sandhof in Val Passiria. Terminata la scuola elementare Andreas fu mandato nel Tirolo italiano, per imparare la lingua e apprendere il mestiere di oste e contadino. Fu a Cles e poi a Ballino; ritornato a gestire il maso di famiglia, si sposò nel 1789 ed ebbe sette figli. Nel 1790 fu eletto rappresentante della Val Passiria nel Landtag (Consiglio regionale) e nel corso della prima guerra di coalizione, nel 1796-97, fu impegnato al Passo del Tonale, al comando degli Schützen della Passiria. Per il suo carisma e i numerosi contatti che aveva allacciato durante la sua permanenza nel Tirolo italiano e nella sua professione di oste, Andreas Hofer fu scelto tra le persone fidate che potessero fungere da tramite tra il governo austriaco e la popolazione tirolese, nei preparativi della sollevazione della popolazione della regione, che dovevano accompagnare l’apertura della guerra tra la Francia e l’Austria. Fu impegnato sul finire di aprile del 1809, negli eventi che portarono alla cacciata dal Trentino delle truppe franco-bavaresi. Dopo la seconda battaglia del Bergisel, nel mese di maggio, Hofer diventò comandante supremo della regione e nel mese di agosto, dopo la terza battaglia del Bergisel, si insediò a Innsbruck come reggente del Tirolo. All’inizio di novembre, con la soppressione da parte dei francesi della sollevazione popolare tirolese, Hofer si ritirò nella propria valle. Si rifugiò con la famiglia presso una malga sulle montagne della Passiria dove fu catturato dai francesi il 27 gennaio 1810. Fu condotto a Mantova e qui fucilato il 20 febbraio 1810.
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