Mercoledì, 14 Ottobre 2015 - 02:00 Comunicato 2546

Appuntamento domenica 18 ottobre alle 11 al Teatro Sociale di Trento per parlare di "Epoche. Capolinea dei miti"
A "LEZIONI DI STORIA" CON MARIO ISNENGHI

Sarà il professore emerito di Storia contemporanea all'Università Ca' Foscari di Venezia, Mario Isnenghi, il protagonista della terza "lezione", con un intervento dedicato alle "Epoche. Capolinea dei miti". L'appuntamento è domenica 18 ottobre alle 11 al Teatro Sociale. Isnenghi, che a Trento sarà introdotto dal provveditore del Museo della Guerra Camillo Zadra, è uno dei più autorevoli storici italiani, studioso dei conflitti dell'Italia fra Otto e Novecento ha scritto fra gli altri: "Il mito della Grande Guerra", "L'Italia in piazza", "I luoghi della memoria", "La tragedia necessaria. Da Caporetto all'8 settembre", "Garibaldi fu ferito", sotto lo sua direzione è uscita la collana: "Gli italiani in guerra. Conflitti, identità, memorie dal Risorgimento ai giorni nostri". Le "Lezioni di storia. L'Italia in guerra", ideate dagli Editori Laterza, sono promosse dalla Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, Comune di Rovereto, Centro Servizi Culturali Santa Chiara e realizzate con il sostegno di Casse Rurali Trentine, Cavit, Dolomiti Energia e Mediocredito Trentino Alto Adige.-

I miti - forse mai come in questo periodo - giungono al capolinea per poi subitaneamente ripartire in direzione opposta. Un'apocalisse in cui l'intransigenza si oppone ad improvvisi cedimenti, il clericalismo più rigido lascia spazio alla più intransigente laicità. Una congerie di sentimenti e di ragioni che disegna una nuova geografia del pensiero.
"La generazione degli anni Ottanta discute del senso e del peso dei Miti nella vita politica e sociale: in particolare nelle riviste primonovecentesche, sulle orme del grande scienziato sociale Vilfredo Pareto. La prima guerra mondiale sopraggiunge come una straordinaria occasione di messa a frutto, collaudo, catastrofe, rinnovamento di princìpi, sentimenti e miti, appunto. I soggetti - pubblici e privati, individui e gruppi - adottano antichi e nuovi repertori e retoriche per darsi ragione di sé: pro e contro la guerra, per nutrire entusiasmi o rifiuti, adesioni e obiezioni. Processi accelerati di trasformazione, mentre la ‘Storia' passa veloce e in molti, come non mai, possono avere la sensazione di ‘fare la storia'. Ma legittimati da che e in nome di che cosa?", ci dice Mario Isnenghi. "A un capolinea si arriva, ma da un capolinea si parte - prosegue il professore emerito -. E così dovremo ragionare di miti che si consumano - l'Internazionale, la Germania, l'Impero asburgico, personaggi come Giolitti …- , miti che sorgono o risorgono - patria, nazione, irredentismo, Trento-e-Trieste, personaggi come D'Annunzio o Battisti …- , miti che si offuscano strada facendo - come l'interventismo democratico ecc.- , miti futuribili e in gestazione - come Mussolini. Un paesaggio crepuscolare e mosso, di tramonti ed albe".
Il prossimo appuntamento, sempre al Teatro Sociale di Trento, sarà domenica 25 ottobre alle 11 con Gianni Toniolo, che parlerà di: "Economia. Il prezzo della guerra", ad introdurre Alessandro de Bertolini.
Info
L'ingresso a tutte le lezioni è libero fino ad esaurimento posti. A partire dalle ore 10.00 i biglietti potranno essere ritirati nei teatri dove si terranno le lezioni.
Il programma completo su: www.laterza.it - www.trentinograndeguerra.it -www.cultura.trentino.it
In allegato la locandina -



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