Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da L'Adige - 08.04.2024
L’assessore Marchiori: “L’istinto a proteggere che viene dalle nostre radici”
A Faedo il ricordo di Andreas Hofer e dei caduti al Monte Corona
“Commemorare Andreas Hofer oggi significa recuperare la nostra storia e la memoria di un popolo, quello trentino e sudtirolese, che ha sempre saputo esprimere gli ideali della solidarietà, dell’aiuto reciproco, del saper fare insieme”. Lo ha detto l’assessore provinciale alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell’Autonomia, Simone Marchiori intervenendo a Faedo alla cerimonia organizzata dalla Schutzenkompanie Konigsberg per la Commemorazione di Andreas Hofer e dei caduti durante la battaglia del Monte Corona.
“Hofer, come tanti altri, non era un soldato - ha ricordato l’assessore - ma non ha esitato a lasciare tutto per andare a combattere e difendere la propria terra dagli invasori. Ecco il vero spirito degli Schützen: simbolo non di guerra ma di protezione di ciò che si ama. In un tempo in cui è alto il rischio dell’omologazione culturale è fondamentale tutelare le nostre tradizioni, e la nostra storia, quella di un territorio cerniera tra due culture. La nostra comunità è interprete ancora oggi di tradizioni radicate che si esprimono, per esempio, nella presenza forte e capillare del volontariato, espressione di una comunità capace di rimboccarsi le maniche. È questo lo spirito che dobbiamo saper tramandare, anche oggi, attraverso un rinnovato impegno di convivenza fra popoli che trova nell’Euregio un esempio concreto ed attuale”.
“Hofer, come tanti altri, non era un soldato - ha ricordato l’assessore - ma non ha esitato a lasciare tutto per andare a combattere e difendere la propria terra dagli invasori. Ecco il vero spirito degli Schützen: simbolo non di guerra ma di protezione di ciò che si ama. In un tempo in cui è alto il rischio dell’omologazione culturale è fondamentale tutelare le nostre tradizioni, e la nostra storia, quella di un territorio cerniera tra due culture. La nostra comunità è interprete ancora oggi di tradizioni radicate che si esprimono, per esempio, nella presenza forte e capillare del volontariato, espressione di una comunità capace di rimboccarsi le maniche. È questo lo spirito che dobbiamo saper tramandare, anche oggi, attraverso un rinnovato impegno di convivenza fra popoli che trova nell’Euregio un esempio concreto ed attuale”.