Approvato l'11 agosto 1967, su spinta dell'allora presidente della Provincia Bruno Kessler, il primo Piano urbanistico provinciale compie cinquant'anni, e continua a fare parlare di sé. L’iniziativa si articola in una serie di incontri tematici sul territorio, aperti a tutta la popolazione, supportati anche da una robusta mole di dati che aiutino a capire come il Trentino, in questi anni, è cambiato, e dove sta andando. La prima delle serate si è tenuta ieri a Malè. Al centro il tema "turismo e territorio: oltre la destinazione turistica".
Ogni incontro combina la riflessione sulla dimensione storica, centrata sull’elaborazione dell’esperienza passata con una dimensione anticipatoria, fondata su un approccio partecipativo che privilegia la costruzione di nuovi scenari.
Ernesto Rigoni, consulente di management del turismo, ha ripercorso la storia del Trentino partendo dagli anni ’30 ad oggi: “sono cambiante le abitudini del turista, da villeggiante a un turista dinamico, più sportivo che cerca emozioni e contatto con quello che il Trentino offre in termine di cultura e rappresentazione del proprio passato. Nel Pup il turismo era previsto come motore di crescita e di modernizzazione".
Michela Valentini, di SL&A turismo e territorio, ha invece messo in luce le sfide per il futuro: "sono tre i macro ambiti per la montagna sui quale focalizzare la nostra attenzione: organizzare l’ultimo miglio, ovvero il futuro va verso l’integrazione intermodale per chiunque non utilizzi la proprio auto; riempire il tempo in quanto la vacanza è esperienza ed infine risocializzare il privato, serve dare nuovo valore al patrimonio immobiliare, rimettendo in circolo delle seconde case attraverso l’affitto".
La parola è poi passata a Emanuele Montibeller di Arte Sella e ad Angelo Seneci di Rock Master di Arco. Due storie di successo di turismo trentino con esempi rispettivamente di arte e di sport partiti entrambi dal territorio, da un’idea e soprattutto dalla voglia di mettersi in gioco. Mariangela Franch dell'Università degli Studi di Trento ha parlato della necessità di pianificare e gestire anche in termini di sostenibilità il turismo, mentre Anna Facchini della SAT-Società degli Alpinisti Tridentini ha rimarcato che per fare un turismo di qualità è necessario preservare un capitale che è naturale. Paola Larger albergatrice della Val di Fiemme ha sottolineato come l’accoglienza sia un sistema complesso di servizi che richiede strutture all’avanguardia, un adeguamento delle competenze e il fare rete nel territorio.
"Alta parola chiave è l’identità - ha detto nelle conclusioni il presidente Rossi - ovvero riuscire ad essere diversi e comunicare questa diversità. Quello che ci serve è la consapevolezza del cammino fatto. Serve protagonismo ovvero persone che sappiano confrontarsi con gli altri con l’obiettivo di creare un sistema. Servono sacrifici, con investimenti di risorse in una logica di medio periodo".
In chiusura il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e l’assessore Carlo Daldoss hanno voluto ringraziare gli organizzatori. L'iniziativa è sviluppata dalla Provincia in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, la Trentino School of management e la step-Scuola di governo del territorio e del paesaggio.
I prossimi appuntamenti:
Venerdì 13 ottobre 2017 - ore 20.00 - Rovereto, Sala Conferenze MART
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Venerdì 20 ottobre 2017 - ore 20.00 - Comano Terme, Terme di Comano
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Venerdì 27 ottobre 2017 - ore 20.00 - San Michele all'Adige, Fondazione E.Mach
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Mercoledì 8 novembre 2017 - ore 15.00 - Trento, Castello del Buonconsiglio
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Venerdì 17 novembre 2017 - ore15.00 - Levico, Terme di Levico
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- Dicembre 2017 - ore 20.30 - TRENTO MUSE-Museo delle Scienze
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Intervista al presidente Rossi:
Intervista all'assessore Daldoss:
Immagini e interviste al presidente Rossi e all'assessore Daldoss a cura dell'Ufficio stampa della Provincia autonoma di Trento