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La rassegna si articolerà in due giornate: i giorni 9 e 10 novembre si terrà la valutazione dei vini a cura di una commissione composta da 24 esperti selezionati tra enologi, enotecnici, giornalisti, sommelier e ricercatori afferenti al mondo agroalimentare che saranno coadiuvati dagli studenti del corso enotecnico. Il 2 dicembre è in programma la cerimonia di premiazione alla quale interverranno anche i ricercatori tedeschi e francesi che illustreranno i progetti di introduzione delle loro denominazioni.
I vini concorreranno nelle seguenti categorie: rossi, bianchi, bianchi a macerazione prolungata Orange, spumante metodo classico bianchi, spumante metodo classico Rosè, spumante metodo classico Charmat bianchi, spumante metodo charmat Rosè, vini frizzanti con fondo, vini da uve soggette ad appassimento.
I vini ottenuti da varietà PIWI sono ottenuti da uve prodotte da piante che sono state selezionate per avere dei caratteri di resistenza alle principali malattie fungine che attaccano le viti, e quindi richiedono un numero ridotto di interventi fitosanitari. Anche se a livello europeo queste varietà sono state ammesse nelle diverse dop, in Italia ci sono diverse regioni nelle quali la coltivazione delle uve PIWI non è stata ancora autorizzata.
Il Registro Nazionale delle Varietà di Vino comprende 36 varietà PIWI e la superficie coltivata con queste varietà supera alcune centinaia di ettari; in Veneto si trova il numero più elevato di superfici coltivate e vari ettari si trovano in Emilia e Marche.
Le aziende possono compilare la domanda di partecipazione disponibile sul sito FEM www.fmach.it entro venerdì 14 ottobre e farla pervenire a marco.stefanini@fmach.it o andrea.panichi@fmach.it
sc