
L’appuntamento rientra quindi all’interno dei cicli di informazione e divulgazione medico-scientifica che l’associazione “Lotus oltre il tumore al seno” organizza ormai da tempo sul territorio trentino. Un impegno che l’associazione porta avanti in modo costante, coinvolgendo i cittadini e supportando l’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
L’aspetto della genetica applicata alla lotta ai tumori, con attenzione puntata su mammella e ovaio, è stato approfondito nel dibattito, con quattro esperte. Fiorenza Soli, specialista in genetica medica di APSS ha illustrato le indicazioni per l’esecuzione del test genetico, il percorso di prevenzione e counselling genetico nonché i programmi di riduzione del rischio nei portatori sani.
Monica Campregher, case manager della Breast Unit, ha descritto il percorso di esecuzione del test predittivo offerto alle pazienti con tumore mammario afferenti alla Breast Unit, che può dare importanti indicazioni sull’iter terapeutico (chirurgico e medico) di tali pazienti.
La dottoressa Giulia Berloffa ha parlato del ruolo del medico di medicina generale quale facilitatore della comunicazione medico-paziente e dell’aderenza al piano di prevenzione individuale. Inoltre, una delegata dell’Associazione aBRCAdabra ha portato la propria testimonianza e le attività promosse da questa realtà.
A moderare gli interventi Antonella Ferro, responsabile della Rete Clinica Senologica di Apss, che ha ringraziato l’associazione Lotus, realtà che insieme alle altre presenti sul territorio fa un’importante campagna di divulgazione scientifica nella promozione dei corretti stili di vita e nelle innumerevoli altre attività.
Il contributo dato dall’evoluzione scientifica e tecnologica, con riferimento alla genetica, assieme al valore delle prestazioni di diagnosi e cura offerte dal sistema trentino, è stato ribadito fra gli altri dall’assessore Tonina: “È importante sapere che esistono criteri ben definiti, basati su linee guida internazionali e nazionali, per poter accedere al test genetico, che in prima istanza viene eseguito su pazienti con tumore, non solo al seno ma anche all’ovaio e alla prostata. L’eventuale presenza di una mutazione genetica può influenzare in modo significativo le scelte mediche — grazie alla disponibilità di farmaci mirati — e anche quelle chirurgiche”. Dal 2021, ha ricordato Tonina, i soggetti portatori di tali mutazioni ereditarie possono accedere ai programmi di sorveglianza con esenzione dal ticket sanitario.
“Ma la prevenzione - ha proseguito Tonina - non è solo genetica. È quindi fondamentale continuare a promuovere in tutta la popolazione e ancor più tra i soggetti portatori di mutazione sani stili di vita: una corretta alimentazione, attività fisica regolare, limitazione dell’alcol e astensione dal fumo sono strumenti potenti nella prevenzione, che resta un pilastro imprescindibile nella lotta contro il cancro”.
Tra i diversi aspetti l’assessore ha evidenziato l’impegno della Provincia autonoma di Trento per tutelare concretamente la salute delle donne, anche nel percorso post-operatorio: viene infatti garantita la ricostruzione mammaria gratuita per le donne sottoposte a mastectomia, in un’ottica di presa in carico globale della persona, che va oltre la cura della malattia.