I cambiamenti socio-demografici ed epidemiologici, così ha proseguito nel suo messaggio l’assessore, hanno determinato anche in Trentino, seppur meno che nel resto d'Italia, un aumento delle patologie e un crescente processo di invecchiamento della popolazione, due fattori che richiedono un'attenzione particolare e un approccio integrato alla cura, approccio che deve valorizzare il ruolo degli operatori di questo settore. Si sta perciò lavorando per rendere sempre più attrattiva la professione infermieristica e anche se in Trentino, in controtendenza rispetto al resto del territorio nazionale, le iscrizioni hanno coperto la quasi totalità dei posti, occorre impegnarsi sempre di più per garantire formazione di qualità, organizzazione e servizi. Così ha concluso l’assessore che ha ribadito il sostegno ad operatrici e operatori sanitari.
Nella prima parte della celebrazione si sono alternati i saluti istituzionali anche della presidente FNOPI, della presidente della Consulta provinciale per la Salute e del presidente dell’OPI Trento, con quest’ultimo che ha spiegato: “Questa giornata rappresenta un momento per riconoscere il valore della nostra professione nel sistema salute. ‘Nutriamo la salute’ non è solo uno slogan, ma molto di più: ogni giorno, con scienza e relazione, come ci insegna la nostra fondatrice Florence Nightingale, gli infermieri nutrono davvero la salute dei cittadini. Ciò significa prendersi cura della persona a 360 gradi, non solo dal punto di vista fisico, ma anche emotivo, psicologico e sociale. Significa promuovere stili di vita sani, educare i pazienti e le loro famiglie, supportare le persone nel loro percorso di cura e difendere i loro diritti. Questo fa l’infermiere nella sua attività quotidiana. Essere infermieri significa dedicarsi a una professione nobile e preziosa, ma anche complessa, che richiede compassione, dedizione e competenze sempre più elevate. Ogni giorno, ci troviamo ad affrontare sfide e responsabilità immense, prendendoci cura di persone fragili e vulnerabili in momenti delicati della loro vita.
I numeri della professione infermieristica in Italia e in Trentino
In Italia sono 456.698 gli infermieri e infermieri pediatrici. In Trentino gli iscritti all’albo hanno raggiunto quota 4.498 (dato al 31 dicembre 2023) con un saldo iscrizioni-cancellazioni che, nel 2023, segna un positivo +65, ovvero 175 contro 110. Gli infermieri nella nostra provincia sono 4.456, mentre gli infermieri pediatrici sono 42. Sempre prevalente la componente femminile nel settore, 3.765 donne (83%) contro 733 uomini. Nel prossimo futuro però peserà parecchio l’età degli infermieri: 592 sono coloro che hanno tra 56 e 60 anni, ben 755 quelli che rientrano nella fascia 51-55 e 656 infine le infermiere e gli infermieri nel range 46-50 anni. Sostanzialmente, il 45% degli infermieri trentini ha tra
46 e 60 anni, il che significa che entro i prossimi quindici anni saranno circa duemila coloro che usciranno dalla professione in Trentino, praticamente 130 all’anno. Positivo però il numero degli infermieri tra 26 e 30 anni (566) e tra 31 e 35 anni (506), due fasce che rappresentano il 24% del totale iscritti. Ancora, la provincia di Trento si attesta a 7,8 infermieri ogni mille abitanti, meglio del valore italiano (6,2) ma ancora inferiore a quello medio OCSE (9,2). Attualmente, sul nostro territorio, mancano in tutto circa 253 infermieri a livello strutturale ed altri 180/200 infermieri di famiglia e comunità: la necessità dunque sarebbe tra i 433 ed i 453 infermieri in Trentino.
Rassegna stampa ad uso interno: Articoli da IL T, Corriere del Trentino - 14.05.2024