Fra gli elementi di novità, nell'Accordo si individuano i principali interventi da attivare nei casi di carenza assistenziale e in particolare la deroga volontaria ai massimali di scelta fino a 1800 scelte, con priorità per i medici che operano in medicina di gruppo integrata con personale di segreteria e/o personale infermieristico; viene inoltre aumentato il massimale di scelta dei medici iscritti alla Scuola di formazione specifica in medicina generale e si prevede la possibilità, su richiesta degli interessati, di rimanere in servizio fino al compimento del settantaduesimo anno di età.
Modificata anche la procedura relativa al riconoscimento delle indennità di collaboratore di studio e personale infermieristico, che è stata resa più snella, oltre a prevedere un ulteriore supporto amministrativo e infermieristico per i medici con deroga al massimale di scelta.
Infine viene aumentato il limite percentuale per l'erogazione delle prestazioni di assistenza domiciliare programmata, per favorire un incremento della presa in carico degli assistiti a domicilio in presenza delle condizioni indicate dall'Accordo nazionale, e aumentato il limite percentuale per l'erogazione delle prestazioni aggiuntive erogabili dai medici di medicina generale, aggiornando i compensi di alcune prestazioni, abrogando quelle non più appropriate e confermando gli incentivi già introdotti per alcune prestazioni indicate dall'Accordo nazionale.
Obiettivo rafforzare l'assistenza territoriale
Medicina generale: approvato l'Accordo transitorio
Approvato l'Accordo provinciale transitorio per i medici di medicina generale, che era stato sottoscritto lo scorso 11 settembre dalla Delegazione trattante della medicina generale composta sia dalla parte pubblica che dai sindacati. L'atto disciplina l'attivazione di alcuni nuovi strumenti previsti dall'Accordo nazionale vigente e da normative nazionali, finalizzati ad affrontare la situazione di carenza assistenziale dovuta alla cessazione di molti medici di medicina generale e alla sempre maggiore difficoltà ad individuare medici disponibili, anche per incarichi provvisori. Inoltre, anche tenuto conto degli obiettivi del PNRR, l'Accordo interviene da subito per rafforzare le prestazioni di assistenza domiciliare nonché per incentivare l'erogazione di prestazioni aggiuntive da parte dei medici di medicina generale.