Dopo i rappresentanti di categorie economiche, terzo settore, enti istituzionali, di formazione e di ricerca, imprese e network europei, nella mattinata dello scorso venerdì sono stati ascoltati rappresentanti della formazione e di Federmanager.
In particolare, a mettere in luce alcuni aspetti di fondo del rapporto tra istituzioni scolastiche e mondo del lavoro, sono stati Cristina Ioriatti, Dirigente Servizio formazione professionale formazione terziaria e funzioni di sistema, Dipartimento Istruzione e Cultura, Provincia autonoma di Trento, Viviana Sbardella, Sovraintendente scolastica della Provincia autonoma, Roberto Bertolini, presidente di Tsm-Trentino School of Management e la direttrice generale Paola Borz, Marco Larentis e Manuela Seraglio Forti, rispettivamente presidente e componente del direttivo di Federmanager Trento, Associazione dei Dirigenti e Quadri industriali del Trentino. Nel pomeriggio poi si sono riuniti gli esperti stabili coordinati dal professor Riccardo Salomone, presidente di Agenzia del Lavoro.
A circa un mese e mezzo dall’avvio degli Stati generali del lavoro, avviati ufficialmente lo scorso 30 aprile, è ora tempo di guardare al prosieguo dell’iniziativa voluta dall’assessorato allo sviluppo economico, ricerca e lavoro per fare il punto sui cambiamenti del mondo del lavoro accelerati dal Covid e mettere in campo azioni che possano aumentare la qualità dell’occupazione.
Le audizioni proseguiranno ancora, e poi ci si concentrerà sulla fase successiva. E’ prevista una discussione interna in cui ciascuno degli esperti stabili porterà una riflessione rispetto agli obiettivi e alle fasi del lavoro fin qui realizzato. Successivamente è prevista l’elaborazione e la discussione del Rapporto conclusivo, mentre alla fine del percorso verrà fissato un evento pubblico durante il quale saranno presentati gli esiti e i risultati degli Stati Generali.
In questa fase degli Stati generali del lavoro – sottolinea l’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli – c’è un continuo e proficuo confronto con gli esperti stabili, gli esperti tecnici e i diversi attori a vario titolo coinvolti esponenti del mercato del lavoro, dell’economia e della formazione che vengono ascoltati durante le audizioni. Stiamo affrontando temi come quello della digitalizzazione, delle nuove competenze necessarie per trovare occupazione, di come far incontrare al meglio domanda e offerta di lavoro. Tanti sono stati gli spunti che sono emersi e che sono destinati a diventare oggetto di riflessione sotto forma di un rapporto finale al quale guardiamo con grande interesse e che ci darà materiale per poter ridisegnare le politiche attive del lavoro future”.