Il sindaco di Dimaro Andrea Lazzaroni ha accolto i due ministri e il presidente della provincia autonoma di Trento Fugatti in Municipio, dove erano presenti anche gli amministratori locali e alcuni consiglieri provinciali.
“Quello che ci è capitato – ha detto il sindaco – ci ha lasciato una ferita profonda oltre che una grave perdita, ma ci siamo rialzati. Non ci siamo mai sentiti soli ed abbiamo potuto apprezzare il significato della parola solidarietà. Ci sono stati vicini sia la Provincia, con le sue strutture della Protezione Civile, che lo Stato. Abbiamo Bisogno di ricostruire ma anche di realizzare opere di difesa per la prevenzione. Il nostro è un paese turistico che ha un ruolo importante per tutta la valle”.
“Dimaro – ha ricordato il presidente Fugatti - è stato il comune più colpito dal maltempo, sia in termini umani che economici. Con forza e coraggio straordinari questa comunità, sostenuta da tutto il Trentino, ha affrontato una situazione pesantissima. Ma sono molte le zone che il maltempo ha colpito, in particolare le valli di Fiemme e Fassa, il Primiero, la Valsugana, il Pinetano. La prima stima dei danni si attesta sui 250-300 milioni. Ci conforta molto la presenza, qui oggi, del Governo perché è un forte segnale di attenzione al territorio”.
Il ministro Fraccaro ha ricordato i tre motivi della visita a Dimaro: per ringraziare il comune per come ha gestito l’emergenza assieme a tutta la comunità; per ribadire, assieme al ministro Costa, quanto sia importante investire sul territorio e fare prevenzione; per dare risposte concrete, in termini di risorse. Fraccaro ha annunciato che , a metà febbraio, il Governo stanzierà 200 milioni di euro per risarcire i privati in modo forfettario. A questo seguirà un altro stanziamento di 474 milioni di euro per i risarcimenti in base agli effettivi danni e 2,6 miliardi in tre anni per il dissesto idrogeologico. Parte di queste risorse arriverà in Trentino.
Da parte sua il ministro Costa ha definito doverosa la sua presenza a Dimaro, visto quello che è successo e ha ricordato quando da ragazzo, in occasione del terremoto dell’Irpinia, ha avvertito quanto sia importante il senso di comunità di fronte a fenomeni così gravi. Ha ribadito la volontà di investire in investire in prevenzione e in opere di difesa del territorio, soprattutto attraverso progetti velocemente cantierabili.
“Vediamo positivamente – ha aggiunto Fugatti – una sperimentazione sui grandi carnivori, ma qui c’è un problema di numeri e di pericolosità di alcuni esemplari che è diventato importante anche sotto il profilo dell’ordine pubblico, visto che abbiamo avuto i lupi vicino alle case”.