Lunedì, 28 Giugno 2021

Atelier Unterveger, Rilievi del Purgatorio: avari ed invidiosi, stampa su carta all’albumina, inizio sec. XX

(Archivio fotografico storico PAT, CCBY-NC)

Una seconda grande stampa su cartone, pendant della precedente, riunisce in una prospettiva a due punti di fuga il gruppo degli invidiosi, puniti con la cecità, ma acutamente consapevoli del colloquio tra i poeti, e quello degli avari, “legati colla faccia sulla terra segno di mondano attaccamento ai beni terrestri”. L’album e la pubblicazione illustrata dagli Unterveger danno spazio anche alle altre composizioni che Cesare Zocchi dedicò a superbi e accidiosi. Le lettere intercorse tra lo scultore e il referente del comitato per il monumento, Guglielmo Ranzi, caricano i penitenti danteschi di precise connotazioni patriottiche: nel loro insieme, i rilievi del Purgatorio dovevano infatti restituire “i vari stati degli animi dei Tridentini: chi freme, chi spera, chi dispera, chi ha ancora tanto coraggio da farne parte con altri, e chi, affranto dalla lotta, manca pure di quel tanto che basti a sostenere il peso d'una vita”. La fotografia degli Unterveger, a sua volta, ne coglie il dramma con una resa convenzionale ma accurata e calibrati effetti chiaroscurali che evidenziano la modellazione e l’aggetto dei rilievi.
(KM)

(us)


Immagini