Martedì, 08 Marzo 2016 - 14:49 Comunicato 386

Nella giornata della Festa della donna, Trento ospita la visita di Lopez Almenida, attivista per i diritti degli ultimi in Colombia
Yohana, testimone del nostro tempo

L’8 marzo, giornata dedicata alla Festa della donna, arriva la testimonianza di Yohana Lopez Almenida, attivista per i diritti civili in Colombia. L’assessore provinciale alle pari opportunità, Sara Ferrari, l’ha incontrata per testimoniare la vicinanza del Trentino alle sue battaglia per il riconoscimento dei diritti civili alle popolazioni più umili. “Yohana - ha sottolineato l’assessore Ferrari - testimonia il ruolo della donna nel cambiamento della società civile. Essere donna in Paesi quali la Colombia significa assumersi in prima persona la responsabilità di lavorare per il bene comune a difesa dei diritti delle persone più deboli e bisognose. E’ un onore ospitare Yohana proprio in occasione dell’8 marzo”. La visita a Trento di Yohana Lopez Almenida è stata organizzata da Yaku, associazione onlus trentina impegnata in diversi progetti di cooperazione in Paesi quali Bolivia e Colombia.

“Il mio ruolo - ha spiegato Yohana Lopez Almenida - mi ha offerto la possibilità di entrare in contatto diretto con le persone e le comunità impegnate a protezione della propria vita e dei propri territori. La mia esperienza testimonia come soprattutto le donne – insieme ai bambini, agi uomini, agli anziani – si alzino ogni giorno con il sogno di ricostruire la propria vita, superando il dolore profondo della morte, della guerra. Tutte le persone che ho incontrato vivono per rendere possibile il sogno di una Colombia finalmente in pace”.

Attivista per i diritti umani della Commissione Interecclesiastica di Justicia y Paz Colombia, Yohana Lopez Almenida, laureata in Filosofia, è docente di Storia presso l’Università del Cauca. 

Il sito di Yaku - www.yaku.eu - ospita la bibliografia della attivista colombiana: “Per quasi dieci anni è stata referente regionale del Cauca del processo di accompagnamento delle comunità contadine ed indigene, curando in particolare l’aspetto pedagogico, ma i primi accompagnamenti sono stati nella dura foresta del Chocò, quando a metà del primo decennio del 2000 la violenza paramilitare nel Bloque Elmer Cardenas si accaniva sulle locai comunità contadine ed afro, nel bacino dei fiumi Jiguamiandó e Curbaradó, affluenti del Rio Atrato. Chi conosce un poco la geografia storica e politica della Colombia, riconoscerà in questi nomi alcune delle esperienze più dure della popolazione colombiana. In quel periodo – attorno al 2004  – le comunità che abitavano la zona Nord della regione del Chocò furono costrette a 14 sfollamenti forzati, ad innumerevoli violazioni dei diritti umani e purtroppo, un numero molto alto di morti”.

Un’esperienza dura, che ha rafforzato nel tempo Yohana nel desiderio di partecipare con quella parte di Paese che lottava per il cambiamento e contro l’ingiustizia e l’impunità, insieme alle comunità che affermavano i propri diritti come popolazione civile, con proposte pacifiche in difesa della vita e dei territori.

Da allora Yohana ha accompagnato, aiutato, appoggiato comunità indigene, contadine, afro in diverse parti del Paese, dove la Commissione Justicia y Paz è presente: Putumayo, Naya, Buenaventura e Trujillo nella Valle del cauca; Sucre Argelia, Inzà, Mercaderes e Toribìo nel Cauca. Ha partecipato alla costruzione della proposta pedagogica di accompagnamento integrale delle comunità in resistenza civile nel mezzo del conflitto armato della Commissione Justicia y Paz, i cui componenti sono esperti in tematiche ambientali, di salute, di economia alternativa, di genere e rafforzamento politico organizzativo.

(pff)


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