Venerdì, 03 Febbraio 2017 - 16:35 Comunicato 220

Rossi: ”Sosteniamo i livelli occupazionali e la qualità del lavoro giornalistico”
Via libera ai criteri della legge per la promozione dell’informazione locale

Promuovere la qualità ed il pluralismo dell’informazione locale, dando sostegno alle imprese che lavorano in una logica di servizio pubblico. Questo il principale obiettivo dei criteri e delle modalità di applicazione della legge provinciale in materia d’informazione locale, approvati oggi in via preliminare dalla Giunta provinciale su proposta del presidente Ugo Rossi.
“La crisi economica e finanziaria degli ultimi anni – commenta Rossi – ha colpito duramente anche il settore dell’editoria locale. Il rischio è che vada perduto un patrimonio di esperienza e di professionalità che in Trentino ha garantito, in tanti anni, soprattutto nel settore delle televisioni e delle radio private, pluralismo e diffusione gratuita di contenuti, oltre a molti posti di lavoro e allo sviluppo di professionalità specifiche. I criteri approvati oggi – aggiunge Rossi – puntano a sostenere i livelli occupazionali delle imprese del settore ed a promuovere la professionalità del lavoro giornalistico, anche attraverso un’adeguata organizzazione aziendale”.
Grande attenzione viene riservata dalla normativa anche alle nuove frontiere dell’informazione, nelle sue varie declinazioni, con l’inserimento fra i soggetti che potranno accede ai contributi anche dei portali di informazione online.

Potranno beneficiare dei contributi le emittenti televisive o radiofoniche provinciali o di valle e i portali informativi online locali. Tutti i soggetti devono diffondere quotidianamente contenuti informativi, autoprodotti e avere sede operativa in Trentino. Ovviamente i requisiti e i massimali del contributo variano a seconda della tipologia dei vari mezzi di informazione, che presentano differenti costi d’impresa. Le emittenti televisive dovranno avere almeno tre giornalisti con contratto giornalistico per poter accedere al contributo. 

I parametri e l’assegnazione dei punteggi per determinare l’entità del contributo variano a seconda della tipologia del soggetto richiedente. I parametri presi in considerazione sono:
- numero giornalisti con contratto giornalistico;
- numero occupati dipendenti / tecnici, amministrativi e altro personale; 
- grado di diffusione sul territorio;
- durata dell'informazione prodotta quotidianamente; 
- numero telespettatori o radioascoltatori;
- numero utenti unici giornalieri su media annuale (per i portali di informazione);
- numero anni di attività alla data della domanda.
Il numero di giornalisti e di altro personale è preponderante nel determinare l’entità del contributo. Inoltre, a tutela dei livelli occupazionali, i criteri stabiliscono che se un editore licenzia uno o più giornalisti nei 12 mesi precedenti alla presentazione della domanda è ammesso alle agevolazioni solo se raggiunge un accordo con le organizzazioni sindacali di categoria che lo impegni a ristabilire totalmente o parzialmente i livelli occupazionali preesistenti sulla base di un piano industriale condiviso. Una volta ottenuto il contributo, l’editore si impegna per un anno a mantenere i livelli occupazionali esistenti al momento della domanda. Se licenzia qualcuno durante questo periodo perde i contributi ottenuti in maniera proporzionale alle unità lavorative licenziate. Se invece licenzia il 50% o più dei propri giornalisti il contributo viene totalmente revocato.
E’ prevista, inoltre, la decadenza parziale dai contributi a seguito di sanzioni irrogate dall'Ordine dei giornalisti o dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni in relazione a contenuti oggetto di diffusione da parte delle imprese beneficiarie dei contributi. I contributi sono concessi in compensazione fiscale nel rispetto della normativa dell’Unione europea in materia di aiuti d’importanza minore (de minimis).
I criteri approvati oggi dalla Giunta saranno ora inviati per il parere previsto dalla legge al Comitato provinciale per le comunicazioni e alla competente Commissione permanente del Consiglio provinciale. 

(fm)


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