“Abbiamo remato tutti dalla stessa parte - ha detto nel corso della cerimonia il sindaco di Trento Andreatta - utilizzando un metodo sperimentale, che dovremo utilizzare ancora. Ma abbiamo avuto anche la fortuna di avere a che fare con un’azienda credibile, capace, che ha voglia di investire e di creare lavoro”.
Il risultato, per il presidente Rossi, è “un successo che dimostra come lavorando tutti assieme, nella stessa direzione, il Trentino può sconfiggere il pessimismo e il populismo. E si può crescere ulteriormente. Ci sono ancora disoccupati in Trentino che attendono risposta, ma il lavoro fatto qui ha segnato la strada che vogliamo continuare a seguire, nella direzione di un territorio competitivo, accogliente nei confronti delle imprese che sanno stare sul mercato, un territorio che scommette nelle risorse umane e nella formazione. La visita alla linea produttiva stamani mi ha molto emozionato, pensando al silenzio che regnava in questi spazi dopo la cessazione dell'attività da parte della Whirlpool. Grazie a tutti coloro che si sono spesi perché questa azienda potesse decollare”.
Il direttore di Confindustria Roberto Busato a sua volta ha sottolineato il lavoro di squadra che ha contribuito al radicamento in Trentino di una realtà “che poteva anche scegliere di stabilisi altrove. Questa esperienza mostra come sia ancora possibile, in Trentino, fare industria manifatturiera. Anche sulla coesione sociale, la concertazione, le politiche del lavoro il Trentino è molto avanti. E questo ci conforta, perché ci saranno sempre aziende che chiuderanno, ma ce ne saranno anche altre che prenderanno il loro posto. In futuro dovremo investire sempre di più nelle politiche attive del lavoro, per far sì che i lavoratori che perdono l'impiego vengano riassorbiti dal sistema produttivo, in maniera veloce e non traumatica”.
Insieme, insomma, si vince. “Abbiamo saputo superare anche qualche iniziale scetticismo - ha detto il segretario generale della Cgil Franco Ianeselli - e utilizzare gli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione. Ci sono però ancora 17000 disoccupati in Trentino. Sappiamo di poter contare su uno strumento a sua volta all'avanguardia come il Progettone ma quello che serve è in primo luogo creare un contesto favorevole all’impresa, e qui lo abbiamo fatto".
In chiusura il vicepresidente Alessandro Olivi, che, anche nelle sue vesti di assessore allo sviluppo economico, ha vissuto passo passo tutte le fasi che vanno dalla drammatica chiusura della Whirlpool al "nuovo inizio" con Vetri Speciali. “Definitiva ed incontrovertibile – ha detto – fu la decisione della multinazionale del freddo di chiudere questo stabilimento. Una decisione che ci venne comunicata dalla sera alla mattina con un comunicato dagli Stati Uniti. Per un attimo ci fu il timore di non avere la forza di reagire. Ma poi ci dicemmo che non avremmo perso la fiducia e abbiamo iniziato a lavorare. Non è scontato essere riusciti a far nascere una nuova fabbrica in poco più di un anno. Ma abbiamo fatto solo il nostro dovere. E non abbiamo messo un soldo pubblico. I quasi 50 milioni investiti qui a Spini di Gardolo sono quelli dell’azienda. Abbiamo però offerto un contesto favorevole per fare impresa. E ce l’abbiamo fatta. Questa è una parte del Trentino che ha dimostrato di meritare la sua Autonomia”.
Interviste a Rossi, Olivi e Marzotto a cura dell'ufficio stampa.