"Si tratta di un argomento - ha affermato il vicepresidente - che avrebbe rischiato di essere fortemente divisivo se affrontato solo sotto i profili della "visione”, a seconda che questa sia più o meno orientata all'approccio ambientale piuttosto che a una lettura tradizionale del ciclo dell'economia e dell'idea di progresso civile di una comunità. Negli ultimi due anni abbiamo lavorato al 1uinto aggiornamento al Piano provinciale dei rifiuti ora in via di conclusione con il relativo addendum. Al netto degli aspetti tecnici pareva doveroso dotarsi di un apparato di norme coerenti con un approccio di comunità, essa intesa come intero territorio provinciale dentro un ragionamento unitario, dal momento della raccolta a quello dello smaltimento e recupero. Quindi, una forte governance pubblica nella gestione e nelle scelte operative e tariffarie”.
Il quadro vigente vede, per fase del servizio corrispondente alla raccolta, un sistema frammentato gestito sulla base di ambiti territoriali ottimali (ATO)ai quali partecipano gli enti locali ricadenti nel medesimo ambito, cui sono demandati organizzazione, affidamento e controllo del servizio di gestione integrata dei rifiuti. L’intenzione della provincia è di puntare a un’organizzazione e gestione unitaria e complessiva di tutte le fasi in cui si articola il servizio pubblico di gestione dei rifiuti urbani.
In particolare le modifiche prevedono che l’ATO coincida con l'intero territorio provinciale per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e comprenda tutte le fasi (raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani); si stabilisce, inoltre che Provincia, comuni e comunità gestiscano in forma associata i rifiuti urbani tramite un apposito ente di governo istituito con una convenzione tra gli stessi enti; a questo ente di governo spetterà l’organizzazione e l’affidamento del sevizio di gestione integrata. La convenzione per l’istituzione dell’ente di governo deve essere sottoscritta entro un anno. Il nuovo ente nei primi 5 anni dovrà effettuare una ricognizione dell’impiantistica intermedia e finale dei rifiuti urbani e realizzare le infrastrutture eventualmente necessarie per garantire la regolare ed efficiente fornitura del servizio. In particolare in tale fase l’ente di governo provvederà all’analisi dei fabbisogni relativi al servizio e delle caratteristiche del sistema di raccolta, con particolare riguardo alla qualità e quantità dei rifiuti da gestire, degli obiettivi di recupero e di raccolta differenziata. Terminate tali attività, l’ente di governo provvederà allo svolgimento del servizio, subentrando nei rapporti esistenti per la sua fornitura.