Il Comitato per le nomine a consigliere esprime il proprio parere vincolante in ordine ai componenti del Consiglio di amministrazione, sia quelli scelti dalla Provincia sia quello designato dal Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca, e sceglie direttamente alcuni componenti all'interno di una rosa di candidati proposta dal Senato Accademico. Il Comitato dura in carica sei anni e non è rinnovabile.
Questa nomina segna un altro passo nel cammino di evoluzione dei rapporti tra la Provincia autonoma di Trento e l'Università degli Studi di Trento, percorso che ha portato nell'aprile scorso all'emanazione del nuovo Statuto dell'Università che, disciplinando le modalità di nomina del Consiglio di amministrazione dell'Università, prevede il coinvolgimento del Comitato per le nomine a Consigliere. Con queste nomine, è stato sottolineato, si vuole ulteriormente evidenziare il grande investimento che il Trentino sta facendo in materia di alta formazione e ricerca. Allo stesso tempo fornisce l'occasione all'esecutivo provinciale per ribadire il grande apprezzamento nei confronti dell'Università di Trento per lo sforzo messo in campo per il costante miglioramento qualitativo della propria offerta scientifica e didattica, sforzo che sta dando buoni frutti visti i risultati che l'ateneo raggiunge in ogni indagine. (lr)
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UNIVERSITÀ, IL COMITATO PER LE NOMINE A CONSIGLIERE
Su proposta del presidente Lorenzo Dellai, la Giunta provinciale ha individuato, su indicazione del Senato Accademico, i componenti del Comitato per le nomine a consigliere dell'Università degli Studi di Trento. Sono stati nominati a far parte del Comitato Luigi Nicolais, presidente del consiglio Nazionale delle Ricerche, Anna Maria Tarantola, vice direttore della Banca d'Italia e Valerio Onida, già presidente della Corte Costituzionale e docente presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Milano.-