"Un caloroso benvenuto a tutti, con l'augurio di trascorrere una indimenticabile 26esima Universiade invernale". Con queste parole il presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi ha salutato l'avvio dell'Universiade, questa sera, in pazza Duomo a Trento, nell'ambito di una cerimonia di inaugurazione che rimarrà negli annali della storia del Trentino. Nel suo saluto, pronunciato di fronte alle delegazioni dei 55 paesi partecipanti, il presidente Rossi ha ricordato i fattori che hanno reso possibile ospitare questa manifestazione, probabilmente la più grande per il territorio dopo il Concilio. Al primo posto il fattore umano, ed in particolare i tanti giovani volontari senza il cui contributo prezioso la macchina organizzativa non sarebbe mai partita. In secondo luogo le infrastrutture, da Sanbapolis alle tante sedi che ospitano le competizioni sportive, sulla neve e sul ghiaccio. Infine l'Autonomia speciale, definita da Rossi una "scuola di responsabilità, che valorizza l'operosità delle nostre genti, l'attitudine al fare da sé ma anche al fare assieme. Io credo - ha concluso il presidente della Provincia - che è proprio da questo speciale mix di fattori, da questo amalgama di attitudini e valori, che scaturisce l'entusiasmo con cui il Trentino si è messo in moto per far sì che il sogno dell'Universiade diventasse realtà".
L'apporto dei volontari è stato sottolineato anche da Sergio Anesi, che ha spiegato come il Comitato organizzatore, sapendo di non aver molto tempo a disposizione nè di poter contare su molte risorse economiche, abbia costituito, passo dopo passo, una solida rete tra le persone e i territori e quindi una organizzazione in grado di assicurare al meglio lo svolgimento delle tante iniziative sportive, scientifiche e culturali dell'Universiade. "Non avremo però potuto garantire questa complessa macchina organizzativa - ha aggiunto - se non avessimo avuto piena fiducia da parte di enti, istituzioni nazionali ed internazionali, da parte di privati, associazioni sportive, federazioni e Coni e da parte di tanti collaboratori che con grande professionalità e capacità ci sono stati vicini. Mi preme ringraziare in particolare il Cusi, la Provincia autonoma di Trento, l'Università e il Comune di Trento, nonché la Fisu per la sensibilità e l'attenzione nei confronti delle migliaia di volontari e collaboratori che hanno reso possibile questa sfida".
Il motto prescelto per la 26esima Universiade invernale è "Inspired by U", ovvero "ispirati da Voi", ha ricordato infine il presidente della Fisu Claude-Louis Gallien. "Perché - ha spiegato, rivolgendosi al pubblico assiepato in piazza e sulle tribune allestite per l'occasione - si è deciso che queste Universiadi si sarebbero ispirate a tutti Voi: Voi studenti-atleti, volontari, allenatori, giudici di gara, arbitri, e spettatori; Voi professori, ricercatori studenti della giovane e innovativa Università di Trento; Voi, ovvero tutta la popolazione delle valli della Provincia autonoma di Trento, che si sono impegnate per trasformare questa manifestazione in un momento indimenticabile. Perché si è deciso che queste Universiadi fossero un momento unico, che avrebbe dato voce alle nuove generazioni, ai giovani di tutto il mondo. Perché si è deciso di prestare ascolto a Voi, i 3.000 partecipanti di 55 paesi e oltre 200 Università, che gareggeranno in 13 diversi sport invernali sulla neve e sul ghiaccio, e a Voi, i 1.700 volontari che rendete tutto questo possibile".
Infine, alcune esortazioni: "L'Universiade vi dà la parola, prendetela! Siate voi stessi! Credete nei vostri sogni e battetevi per realizzarli! Gareggiate e sfidatevi! Ma soprattutto vivete quest'Universiade come un'esperienza di comunità, che appartiene a tutti. Non sprecate quest'opportunità unica di comunicare, scambiare e condividere esperienze con i giovani di altre regioni e culture. Unite le vostre differenze! Valorizzare la vostra diversità!".
Al Comitato organizzatore sono giunti anche gli auguri del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "Desidero rivolgere - scrive Napolitano - i più fervidi auguri di successo al Comitato organizzatore e ai numerosi studenti universitari che partecipano alle Universiadi Trentino 2013. La presenza di giovani da più di 50 paesi riflette l'importanza della manifestazione e, soprattutto, conferma il ruolo dello sport quale strumento di dialogo, integrazione e incontro tra paesi, popoli e culture diverse. Come ci ha insegnato Nelson Mandela, lo sport può abbattere barriere, unire i popoli e cambiare il mondo. Sono convinto che i partecipanti alle Universiadi sapranno raccogliere questo messaggio e contribuire alla costruzione di un futuro di pace".
Programma e tutte le informazioni sul sito: http://www.universiadetrentino.org/
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