Mercoledì, 12 Settembre 2012 - 02:00 Comunicato 2722

La visita, su invito dell'assessore Franco Panizza, nell'ambito del progetto legato al centenario della Grande Guerra
UNA DELEGAZIONE DI STORICI AUSTRIACI IN TRENTINO

Si è conclusa oggi la visita di una delegazione di storici austriaci, invitata da Franco Panizza, assessore alla cultura, rapporti europei e cooperazione della Provincia autonoma di Trento nell'ambito del progetto legato al centenario della Grande Guerra (1914-2014). Dieter Bacher e Harald Knoll del Bolzmann Institut di Graz e Gherard Hartl del Kriegsarchiv di Vienna (nonché vicesegretario della Croce Nera austriaca) sono venuti in Trentino proprio nell'ambito di una collaborazione instaurata per consentire il completamento di alcune ricerche storiche in vista del Centenario. La visita era stata concordata in occasione del recente viaggio istituzionale a Vienna dell'assessore Panizza.-

La visita aveva l'obiettivo di avviare una collaborazione fattiva tra le istituzioni di ricerca che si occupano di Grande Guerra in Trentino, a partire dal Museo della Guerra di Rovereto, con particolare riferimento al progetto che riguarda il censimento dei caduti trentini nella prima guerra mondiale.
Già negli anni scorsi la Provincia autonoma di Trento, in collaborazione con il Museo, aveva iniziato un progetto di raccolta dei dati sui caduti nel conflitto 1914 / 1918. Un progetto culminato nel 2009 con l'evento "Nel cuore nessuna croce manca" il cui momento culminante è stato rappresentato dalla lettura, da parte dei sindaci dei Comuni del Trentino, dei nomi dei propri caduti.
Ora, da una parte per affinare quella ricerca e dall'altra puntando a reperire altre informazioni sui vari progetti di ricerca storica in corso sulla Prima guerra mondiale - ben sapendo come molta documentazione sia conservata negli archivi della Repubblica Austriaca - , la delegazione guidata da Gherard Hartl, accompagnata dall'assessore Panizza e dal coordinatore del progetto provinciale del Centenario, Lorenzo Baratter, ha incontrato, in due distinti momenti, i referenti del Museo della Guerra di Rovereto (raccogliendo informazioni e richieste di carattere archivistico che saranno vagliate nelle prossime settimane) e una quindicina di ricercatori e studiosi provenienti da varie zone del Trentino e tutti impegnati, da anni, in un certosino lavoro di recupero dei dati sui caduti trentini nella Grande Guerra.
Proprio quest'ultimo incontro è stato particolarmente importante e costruttivo, sia per i ricercatori austriaci quanto per i ricercatori trentini. "Si è trattato", ha sottolineato l'assessore Panizza, "di un primo momento importante di confronto, un punto di partenza per costruire preziosi percorsi di collaborazione per arricchire di nuovi dati e di nuove informazioni gli studi dei nostri ricercatori".
Il provveditore del Museo della Guerra di Rovereto, Camillo Zadra, organizzerà a breve una riunione di approfondimento, aperta a tutti i ricercatori territoriali che da tempo si impegnano su questo tema: l'obiettivo è quello di sviluppare la collaborazione per il completamento della ricerca affidata al Museo della Guerra. Lo stato della ricerca è riconducibile ad un elenco di oltre 11.400 caduti, disponibile on line all'indirizzo internet
http://www1.trentinocultura.net/portal/server.pt?open=512&objID=310&mode=2
ed ora questo elenco sarà ora ulteriormente affinato ed arricchito, grazie anche alle molte informazioni che si sono nel frattempo raccolte o che sono pervenute al Museo.
L'assessore Franco Panizza ha ribadito come sia prioritario completare questa ricerca e ha sottolineato che contestualmente è stato richiesto a tutti i sindaci trentini di organizzare, insieme alla Provincia, delle serate tematiche sul primo conflitto mondiale, con particolare riferimento al fronte orientale della Galizia: si vogliono coinvolgere tutte le comunità locali nel recupero di questa memoria. "Il progetto del Centenario", ha sottolineato durante l'incontro l'assessore Panizza, "ha assunto caratteristiche e valenze di assoluto rilievo. A questo progetto si guarda con molto interesse non solo a livello nazionale ma anche a livello europeo, come dimostra la presenza, oggi, di alcuni tra i più qualificati ricercatori storici austriaci. Questo ci motiva ancor più ad impegnarci con convinzione in questo progetto che si rivela sempre più strategico, per il nostro territorio, sul piano storico, culturale e turistico. Ma è soprattutto in termini di restituzione ai trentini e al Trentino della storia e della memoria legata alla Grande Guerra, che il progetto ci vede impegnati".

Distribuzione immagini a cura dell'ufficio stampa
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