Sabato, 12 Aprile 2014 - 02:00 Comunicato 859

Siglato oggi il protocollo d'intesa con gli impegni congiunti di Provincia, organizzazioni imprenditoriali e sindacati
UN PATTO PER LO SVILUPPO ECONOMICO E IL LAVORO

E' stato siglato stamani il Protocollo d'intesa fra Provincia autonoma di Trento, organizzazioni imprenditoriali e sindacati, contenente "misure per lo sviluppo economico e il lavoro". Un vero e proprio patto che rilancia l'impegno congiunto del governo provinciale e degli attori economico-sociali del territorio, a "costruire una prospettiva di sviluppo economico, di coesione sociale e di crescita civile fortemente integrata con le dinamiche nazionali ed internazionali", nel solco dei valori che contraddistinguono il Trentino e la sua Autonomia. Un documento di ampio respiro, dunque, ma anche un testo che contiene precisi impegni per tutti i soggetti firmatari, in particolare nei campi della leva fiscale, degli incentivi e del credito alle imprese, del ruolo di Trentino sviluppo, delle politiche per il lavoro, i giovani e le donne, del sistema dell'istruzione della conoscenza, della modernizzazione della pubblica amministrazione. Presenti alla firma, per la Provincia, il presidente (che ha sottolineato in particolare il ruolo del credito con un forte appello agli investitori per quel che riguarda il Fondo strategico in via di costituzione) e il vicepresidente (che ha indicato nel patto oggi sottoscritto una traccia nella quale muoversi con corresponsabilità oltre che una importante legittimazione del metodo concertativo).-

Un patto da tempo atteso, dunque, quello siglato oggi in piazza Dante, fortemente voluto dal vicepresidente e assessore allo sviluppo economico e lavoro, un Patto che rilancia una visione condivisa delle strategie da mettere in campo per uscire dalle secche della crisi e accelerare la ripresa, di cui si cominciano a cogliere i primi timidi segnali. Vediamo in sintesi alcuni dei principali impegni a carico della Provincia contenuti nel testo:

Leva fiscale
In attesa che lo Stato definisca la delega relativa, grazie alla quale saranno possibili margini di manovra più rilevanti sulle imposte sui redditi, la Provincia si è impegnata a prevedere un intervento significativo - di durata biennale - di riduzione del carico Irap e Tasi gravante sulle imprese.
La proposta di riduzione dell'Irap sulle imprese ha contenuti di selettività; inoltre si procederà a semplificare l'attuale quadro frammentato delle agevolazioni. Accanto quindi ad una riduzione generalizzata dell'Irap che assorbe le precedenti agevolazioni sono stabiliti benefici aggiuntivi e progressivi per le imprese che consolidano l'occupazione, per quelle che mantengono i livelli occupazionali tramite staffette generazionali e per le imprese che incrementano l'occupazione.
Sul fronte della Tasi è proposta l'esenzione degli immobili destinati allo svolgimento di attività di tipo produttivo e imprenditoriale; sarà nel contempo chiesto ai Comuni di non deliberare aliquote Imu superiori a quelle adottate nel 2013.
Per l'avvio di un processo di contenimento della pressione fiscale a favore dei cittadini con redditi medio-bassi sarà proposta inoltre la riduzione dell'addizionale regionale all'Irpef per i redditi inferiori a 28.000 euro.

Incentivi
Poiché è ormai assodato che un'incentivazione diffusa e scarsamente selettiva non contribuisce ad un miglioramento della produttività aziendale la Provincia si impegna ad una riarticolazione complessiva del sistema degli incentivi che incoraggi le imprese ad effettuare investimenti innovativi, nuove iniziative/riconversioni, ampliamenti e crescita della capacità produttiva, iniziative ambientali o di risparmio energetico, ricerca e trasferimento tecnologico, sviluppo di servizi di alta qualità, iniziative per l'internazionalizzazione e l' assunzione giovani e donne. Gli incentivi saranno inoltre legati a ricadute occupazionali positive non soltanto in termini numerici ma anche di qualità del lavoro.

Credito e capitale per le imprese
La Provincia ritiene necessario proseguire un percorso che consenta di mettere a disposizione delle imprese canali di credito alternativi al sistema bancario. Saranno rafforzati gli strumenti del fondo di rotazione e dell'anticipazione dei crediti derivanti da procedure di concordato attraverso i Confidi nonché il sostegno a progetti di investimento delle imprese attraverso il Fondo strategico di investimento regionale, come fondo mobiliare chiuso riservato. Al Fondo strategico, che già vede la partecipazione di Laborfonds, verranno coinvolti ulteriori investitori istituzionali operanti sul territorio.
Ritenendo necessario il rafforzamento del sistema finanziario trentino, la Provincia si impegna inoltre a promuovere il progetto di una banca territoriale per le imprese, facendo riferimento al ruolo di Mediocredito Trentino Alto Adige nel sistema bancario locale.

Ruolo di Trentino Sviluppo
Si ritiene importante per la società imboccare la via di una maggiore offerta di servizi sia in termini di attrazione di investimenti che di creazione a favore delle imprese di condizioni di contesto favorevoli ad una maggiore apertura del nostro tessuto economico, con modalità, tuttavia, che non interferiscano con la libera offerta di servizi da parte del mercato. Vanno nello stesso tempo risolte le criticità emerse dalla fusione in Trentino Sviluppo della componente della promozione turistica.
Trentino Sviluppo dovrà coordinare i progetti ad essa assegnati - Polo della Meccatronica, Progetto Manifattura, marchio di sistema Arca, sostegno all'internazionalizzazione, sostegno della finanza d'impresa - con il coinvolgimento fondamentale delle istituzioni di ricerca (Università, Fbk, Fem), delle istituzioni finanziarie pubbliche e private (Cassa del Trentino, Banche, società di leasing, altre società di investimento) e di organismi rappresentativi delle categorie.

Politiche del lavoro, giovani e donne
Riguardo alla definizione dei criteri per l'applicazione del reddito di attivazione, previsto dalla delega in materia di ammortizzatori sociali, sarà proposto il prolungamento dello strumento della nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego (ASpI), differenziato a seconda dell'età del beneficiario, e il prolungamento della cosiddetta Mini-ASpI per coloro che hanno un minimo di contribuzione previdenziale versata, seppure non sufficiente ad ottenere l'ASpI.
Entrata a regime la riforma nazionale la Provincia si impegna a ridiscutere con le parti nuovi interventi in attuazione della delega.
Riguardo al reddito di continuità la Provincia si impegna, da un lato, a definire con le parti sociali forme di tutela condivise in favore dei lavoratori non coperti dalla cassa integrazione e a dare attuazione al trasferimento alla Provincia della competenza sulle procedure di Cigs e Cigo.
In generale, appare necessario rafforzare e riqualificare i servizi per l'occupazione, attivando la rete provinciale dei servizi, con l'avvio del sistema di accreditamento dei soggetti privati di qualità e di certificazione della qualità, comprese le istituzioni scolastiche e formative operanti sul territorio provinciale. Ed ancora, fra le altre cose, la Provincia intende partecipare al Piano di attuazione della Garanzia per i giovani, istituito dal Ministero del Lavoro. Saranno attivate misure di transizione dal sistema scolastico a quello lavorativo e verrà potenziato l'istituto dell'apprendistato, da armonizzare con le proposte normative in discussione a livello nazionale, in un'ottica di qualificazione professionale e valorizzazione della formazione. Si intendono valorizzare ulteriormente i contratti a staffetta e i contratti di solidarietà espansiva e, all'interno di un sistema integrato di tirocini di qualità, promuovere, anche attraverso una proposta di intervento normativo a livello regionale, la copertura previdenziale complementare dei giovani coinvolti in tirocini.

Ruolo del sistema dell'istruzione e della conoscenza
La Provincia incentiverà esperienze intense di alternanza scuola-lavoro quali l'apprendistato e i tirocini formativi, l'auto imprenditorialità e le imprese formative. Le istituzioni scolastiche dovranno diventare parte attiva di mediazione tra il mercato del lavoro e lo studente al fine di garantire l'incontro ottimale tra domanda e offerta.
Le scuole professionali e tecniche sono chiamate a definire, nell'ambito del diritto-dovere di apprendimento, percorsi formativi con periodi ed esperienze nel mondo produttivo, anche attraverso le risorse europee del piano attuativo della garanzia giovani.
In questo contesto è stato proposto uno sforzo di stabilizzazione del personale precario della scuola che mira a garantire un maggior riconoscimento del ruolo dei docenti, un aumento dell'offerta scolastica finalizzata agli obiettivi delle politiche provinciali ed al potenziamento della continuità didattica, richiedendo nel contempo uno sforzo in termini di flessibilità lavorativa a tutto il personale del comparto.

Modernizzazione del sistema pubblico
La Provincia si impegna a procedere nel percorso già avviato di modernizzazione del sistema pubblico provinciale e, in particolare, a dare piena attuazione al Piano di miglioramento, anche con riferimento agli enti e alle società del settore pubblico provinciale, e ad estendere le azioni di razionalizzazione anche ai settori attualmente non interessati dal Piano. Il Piano di miglioramento 2012-2016, già approvato, individua una serie di interventi di semplificazione amministrativa, di razionalizzazione della spesa pubblica per l'acquisto di beni e servizi, una miglior qualificazione della spesa di investimento e misure per l'incremento di efficienza delle attività di back office degli uffici pubblici. Il tema dell'acquisto di servizi da parte della pubblica amministrazione andrà puntualmente affrontato in sede di Tavolo degli Appalti con la definizione dei bandi tipo da estendere a tutte le stazioni appaltanti del territorio provinciale.

Impegni sono stati assunti con la sottoscrizione del Protocollo anche dalle forze economiche e sociali. Al di là delle voci di dettaglio, ciò che emerge è una significativa condivisione della visione d'insieme e delle decisioni di contesto più significative, per promuovere l'innovazione, la competitività e la coesione del "sistema Trentino" nel suo insieme.

In allegato il pdf con il testo del protocollo d'intesa
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