Sabato, 02 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1561

La crisi fa crescere l'attenzione su modelli economici alternativi. Tricarico: "Il pensiero economico non ammette ancora il peso della finanza"
UN'ALTRA ECONOMIA PER LE GENERAZIONI FUTURE

Crisi economica, rischi legati alla finanza e modelli alternativi. Questi i temi al centro dell'incontro "Coltiviamo un'altra economia. La terra non è un dono dei nostri genitori, ma un prestito dei nostri figli" promosso da Mandacarù Onlus e Altromercato al Mart di Rovereto. Un'occasione per parlare di commercio equo e solidale, gruppi di acquisto solidali (gas) e microcredito, modelli sui quali in questo momento di crisi l'attenzione da parte delle istituzioni è forte.-

L'incontro, moderato dal giornalista Francesco Terreri, ha visto la partecipazione di Leonardo Becchetti, professore di Economia politica all'Università Tor Vergata di Roma e presidente del comitato etico di Banca popolare etica, e Antonio Tricarico, coordinatore della campagna per la riforma della Banca Mondiale.
"La società è davanti a una scelta: essere la civiltà delle scommesse e della speculazione o essere la civiltà della responsabilità. Nella prima le persone sono neutrali verso gli eventi e puntano al solo guadagno, nella seconda le persone hanno la speranza di cambiare le cose". Il professor Becchetti invita la società a porsi delle domande per cambiare il sistema economico attuale. "Il mercato siamo noi" ha proseguito Becchetti, illustrando la possibilità di cambiamento data dalle scelte dei cittadini verso banche e imprese amiche del lavoro e amiche dell'ambiente. Becchetti ha osservato che qualcosa sta cambiando e che alcuni processi, seppur in modo molto lento, sono in corso. La società però, secondo la sua riflessione, è oggi ancora "prigioniera di catene invisibili" e deve crescere in consapevolezza per attuare modelli alternativi.
La conferenza si è concentrata sulla situazione del mondo dell'agricoltura dove la finanza ha fatto il suo ingresso con forza negli ultimi anni con pesanti conseguenze. In quest'ambito si stanno facendo strada però anche altri modelli economici, un'economia altra e attiva che da piccola realtà si sta trasformando in un fenomeno al centro del dibattito delle maggiori istituzioni, in particolare in questo momento di crisi economica. Su questo tema è intervenuto anche Antonio Tricarico, denunciando l'impatto della finanza sulle materie prime. "Un impatto ormai riconosciuto ma ancora non ammesso dal pensiero economico" - ha sottolineato Tricarico. "Questo fa sì che queste dinamiche procedano immutate". La crisi alimentare del 2007 e 2008 ha avuto un impatto diretto su 115 milioni di persone, nel 2010 e 2011 è stata alla base di rivolte e cambi di regime, ha proseguito Tricarico, sottolineando il peso della finanza in questi fenomeni e in particolare dei prodotti derivati che hanno profondamente mutato la situazione. La conferenza è stata l'occasione per la presentazione da parte di Altromercato della campagna "Io.Equo – Coltiviamo un'altra economia" per promuovere il modello del commercio equo e solidale. -