In che modo gli attentati terroristici degli ultimi anni hanno avuto effetto sulla variazione dell’opinione pubblica verso i partiti di estrema destra? E come questa percezione ha condizionato il voto politico?
Alcune risposte possono intravedersi dall’interessante ricerca condotta dal professor Francesco Giavazzi, che è ordinario all’Università Bocconi, editorialista del "Corriere della Sera" e autore di numerosi libri, in passato già dirigente al Ministero dell’Economia e al MIT di Boston. Insieme al suo staff di collaboratori e ricercatori si è dedicato ad una innovativa ricerca, che ha analizzato in chiave statistica e matematica le tendenze social dei cittadini tedeschi su Twitter, per antonomasia il canale più vicino all’informazione e all’immediatezza della voce della politica. Motivo dell’indagine quello di scoprire se esiste una relazione - e in caso affermativo attraverso quale formula rappresentarla - tra la l'orientamento dei cittadini verso il partito Alternative für Deutschland, abbreviato AfD (Alternativa per la Germania), un partito politico tedesco euroscettico la cui collocazione politica è descritta come di destra o di estrema destra che ha vinto le elezioni politiche tedesche nel 2017, e le manifestazioni terroristiche in Europa e nel Mondo che certo influenzano il sentiment popolare. Rappresentati tramite grafici matematici, linee, angoli e tendenze, i risultati confermano lo stretto legame esiste, condizionando in un certo modo l’andamento politico in Europa e non solo. Giavazzi, ha poi spiegato che una ricerca di tal genere impiega enormi risorse, pur essendo completamente “gratuita”. Risorse in termini di tempo perché per scaricare tutti i dati social da Twitter ci vogliono almeno due anni, più il tempo di inserirli in uno speciale “calcolatore”, per l’analisi delle tendenze.
La domanda, a questo punto, sorge spontanea. Dall’analisi di questi dati social è possibile quindi prevedere il risultato elettorale? Giavazzi, dal 1992 al 1994 è stato dirigente generale del ministero dell'Economia, responsabile per la ricerca economica, la gestione del debito pubblico e le privatizzazioni. Collabora inoltre con il "Corriere della Sera" e con "lavoce.info" un archivio on-line di articoli scritti da economisti italiani. A questa domanda risponde convinto portando appunto l’esempio che prende spunto dalla sua ricerca in Germania: “Statisticamente questo indicatore in chiave elettorale è significativo per l’1% , che se pur una piccola percentuale ha pur sempre il suo peso. Una metodologia di analisi che è certamente riproducibile e replicabile anche altrove”.
La politica si sta sempre più appropriando di questi strumenti per orientare il voto. Non è un segreto che politici molto populisti, a cominciare dal Presidente Trump, siano assolutamente in linea con questa tendenza molto social, e di seguito il loro staff per la campagna elettorale e propaganda politica”. Il rischio di tutto questo è che prima o poi questi dati possano essere strumentalizzati: canali social come Facebook hanno già attivato dei meccanismi per impedire di scaricare i dati delle preferenze degli utenti. Twitter non ancora. Quindi, armandosi di santa pazienza e strumenti adeguati, non sarà difficile elaborare linee di tendenza, seppur dell’1%, tra sentiment popolare, fenomeni importanti come il terrorismo, e inclinazione politica dei cittadini a favore di un populismo – di questi tempi - di destra.
L’incontro, nella seconda giornata del Festival dell’Economia di Trento, è stato moderato dalla giornalista del Corriere della Sera Paola Pica in una Sala Filarmonica affollata di giovani studenti, non a caso maestri dei social. Le domande provenienti dal pubblico, in effetti, ne hanno dato piena dimostrazione.
Twitter, terrorismo e tendenze verso il populismo di destra
Il professor Francesco Giavazzi ha parlato al Festival dell’Economia sulle tendenze politiche verso un populismo di destra e tendenze "social" dei cittadini, influenzate dal clima di insicurezza e paura prima e dopo gli attentati terroristici. Una ricerca condotta sui post di Twitter ne ha permesso la rappresentazione statistica.