Venerdì, 02 Dicembre 2022 - 17:53 Comunicato 3807

Oggi pomeriggio al SASS la presentazione del progetto rivolto alle scuole con l'assessore Bisesti
Tridentum con gli occhi dei bambini

“Il territorio di Tridentum come crocevia di culture tra preistoria e storia” è un progetto promosso dai Servizi Educativi dell'Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali provinciali, che ha interessato alunne, alunni e insegnanti di 32 classi di ogni ordine e grado della scuole del Trentino. Obiettivo coinvolgere le generazioni più giovani nella conoscenza e nella valorizzazione dell'antica città di Tridentum. Oggi pomeriggio lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas ha accolto la presentazione del percorso, con l’assessore provinciale all'istruzione, università e cultura Mirko Bisesti con il dirigente generale del Dipartimento Roberto Ceccato, il soprintendente per i beni culturali Franco Marzatico e il direttore dell’Ufficio beni archeologici Franco Nicolis con la curatrice del progetto Maria Raffaella Caviglioli.
Al SASS la presentazione del progetto “Il territorio di Tridentum come crocevia di culture tra preistoria e storia” rivolto alle scuole (Roberto Ceccato, Mirko Bisesti, Maria Raffaella Caviglioli) [ Archivio Ufficio stampa PAT]

Il percorso puntava ad avvicinare le giovani generazioni alla conoscenza dei Beni culturali e a capirne l'importanza e il ruolo attivo di ciascuno di noi nella loro conservazione, tutela e valorizzazione, come messo in luce dall'assessore Bisesti che, nel rivolgersi ai tanti bambine e bambini presenti in sala ha detto: "L'esperienza che avete fatto vi può aiutare a conoscere meglio la storia della nostra straordinaria città, che ha davvero tanto da raccontare e da scoprire, e magari vi può essere di stimolo per esplorare le ricchezze culturali e storiche del nostro bellissimo Trentino, insieme alle vostre famiglie". E mentre il dirigente Ceccato ha evidenziato come "investire in cultura sia fondamentale per il benessere familiare", ricordando il Festival della Famiglia in corso in questi giorni, il soprintendente Marzatico e il direttore Nicolis hanno ripercorsi i tratti distintivi di questo progetto didattico che ha portato tantissimi scolari a scoprire l'antica Tridentum.

Quindi Maria Raffaella Caviglioli educatrice museale dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici è entrata nei dettagli del percorso. Il progetto si è sviluppato in tre o più incontri fra laboratori pratici e di ricerca, uscite sul territorio e visite ad alcuni siti archeologici. Presa visione della realtà esistente, un secondo passo è stato coinvolgere i ragazzi nella ricerca delle strategie più adatte per rendere vivi i beni culturali che ci circondano, chiedendo a loro di creare ciò che ritenevano più adatto per avvicinare i loro coetanei e gli adulti all’archeologia. Così i bambini hanno dato sfogo alla loro creatività facendoci vedere un mondo nuovo, visto con i loro occhi. Una tazza diventa rossa per la rabbia, le decorazioni su un reperto diventano una mappa per cercare un tesoro, l’incontro tra i Reti e i Romani un bell’esempio di pacifica convivenza. Un sito archeologico come il S.A.S.S. può diventare un luogo dove vivere la storia in prima persona e utilizzare il gioco per imparare e fare nascere strumenti per apprendere in maniera ludica, come memory e collage.
Sono poi state realizzate alcune guide per permettere a tutti di avvicinarsi all’archeologia e ai principali siti archeologici del territorio provinciale nell’ottica dell’accessibilità e di una concreta attività di inclusione. È nata così la breve guida per bambini e famiglie “Te lo spiego io!” realizzata in inglese per il sito archeologico di Montesei di Serso a Pergine Valsugana, e nelle versioni in inglese, arabo e cinese per conoscere il sito più significativo di Tridentum, lo Spazio Archeologico Sotterraneo del Sas a Trento. Gli studenti di Cles hanno invece soffermato la loro attenzione sui Campi Neri, uno dei più importanti siti archeologici della Val di Non, formulando alcune proposte per valorizzare al meglio l’area e promuoverne l’importanza. Ma l’archeologia ha offerto anche altri spunti di riflessione: una maschera, elemento decorativo di una fontana di età romana, esposto lungo il percorso di visita del S.A.S.S., ha assunto una funzione evocativa per gli studenti del Liceo artistico “Alessandro Vittoria” di Trento, diventando lo strumento attraverso il quale gli adolescenti hanno trovato il modo di esprimere i sentimenti provati durante il periodo della pandemia.

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