
«Dopo vent’anni oggi il pronto soccorso dell’ospedale Santa Chiara di Trento – ha evidenziato Giuliano Mariotti, sostituto del direttore generale Apss – viene dotato di un sistema informativo all’avanguardia caratterizzato da standard riconosciuti a livello nazionale che mira a elevare il livello di digitalizzazione dei processi sanitari e, di conseguenza, a migliorare la qualità dell'assistenza. Il personale tecnico e sanitario, che ringrazio a nome del Consiglio di direzione per il loro impegno, ha lavorato per due anni con l’obiettivo di implementare un sistema integrato, efficiente e all’avanguardia, in grado ottimizzare i processi operativi e accompagnare per i prossimi anni gli operatori nel fornire cure di alta qualità».
Il nuovo Sio ha un impatto su Pronto soccorso adulti, pediatrico, ostetrico, oculistico, ginecologico, su Fast track urologia, ortopedia, otorinolaringoiatria e servizi diagnostici ma tutto il personale dell’ospedale è coinvolto in questo passaggio.
«Abbiamo pianificato di partire a Rovereto, una realtà simile al Pronto soccorso di Trento ma con una minore casistica e complessità, – ha sottolineato Alessandro Bazziga direttore del Dipartimento tecnologie di Apss nel corso dell’incontro con i giornalisti – per verificare e ottimizzare i passaggi del nuovo sistema perché in processi di trasformazione di questa portata alcune fasi non possono essere effettuate in ambiente di test ma solamente al momento della messa online del sistema. Questa mattina i tecnici del Dipartimento tecnologie sono stati impegnati nell’ottimizzazione dell’applicazione, alle 8 siamo partiti con gli ultimi test per poi andare online alle ore 10.15 e, anche grazie al lavoro fatto a Rovereto, le criticità sui processi sanitari e il conseguente impatto sulle cure del Santa Chiara sono state contenute. Su Rovereto siamo ora in linea con i dati di attività che si registravano prima all’introduzione del nuovo Sio».
Michela Marchiori, direttrice dell’Unità operativa di medicina d’urgenza e pronto soccorso del Santa Chiara, accompagnata dai coordinatori infermieristici del pronto soccorso Claudia Conci, Iaia Ronc e Damiano Zortea, dopo aver ringraziato l’équipe medica e infermieristica dell’Unità operativa per la versatilità e l’atteggiamento assertivo con cui hanno accolto il nuovo sistema ha affermato: «Oggi a Trento in fase iniziale di passaggio al nuovo sistema non si sono rilevate problematiche particolari nella presa in carico dei pazienti né all’interno del pronto soccorso né nell’interfaccia con le altre unità operative. Nelle tre ore successive al passaggio al nuovo applicativo abbiamo preso in carico 48 pazienti, prevalentemente accessi codificati a minore urgenza, con tempistiche di gestione in linea con quelle ante migrazione».
Anche nei prossimi giorni le attività saranno ancora monitorate per verificare il corretto funzionamento di tutti i processi del nuovo sistema e, al fine di evitare il sovraffollamento del Pronto soccorso, si ricorda ai cittadini con problematiche sanitarie non urgenti-emergenti che sono attivi i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta nei loro orari di ambulatorio e, dalle ore 20 della notte alle ore 8 del mattino, i medici di continuità assistenziale (ex guardia medica).
Service video: Ufficio stampa Pat
Giuliano Mariotti, direttore sanitario Apss
Alessandro Bazziga, direttore Dipartimento tecnologie