«Con l’incorporazione di Tecnofin Trentina - ha evidenziato Alessandro Olivi, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico e lavoro della Provincia autonoma di Trento - simbolicamente si evidenzia questo passaggio dal passato al futuro di una Trentino Sviluppo che ormai da qualche tempo ha radicalmente cambiato pelle. In un momento storico in cui tutto ciò che è pubblico sembra suscitare diffidenza, alcune operazioni ma soprattutto il nuovo metodo di lavoro che la società si è data fanno sì che quest’ultima rappresenti oggi nell’ambito delle società del sistema Provincia quella a cui sono affidate le politiche decisive per garantire un futuro alla nostra autonomia: la competitività del sistema economico e la produzione di nuova occupazione. Da essa passa quindi una parte importante di questo nuovo Trentino: rapido, veloce, integrato in un sistema di relazioni dentro e fuori il territorio».
«Questa è la Trentino Sviluppo che vogliamo – ha sottolineato ancora Olivi - non un mero braccio operativo delle politiche provinciali ma un’agenzia per lo sviluppo del territorio in grado di operare con i tempi, i modi, le prassi e anche lo spirito che assomiglia di più alle esigenze delle imprese. L’operazione Whirlpool in questo senso ha segnato uno spartiacque. Oggi abbiamo una struttura in grado di intercettare i talenti, le migliori energie che il territorio esprime, abbandonando le operazioni meramente conservative e supportando quelle parti di sistema che hanno i giusti fondamentali e che chiedono di essere accompagnate in percorsi di crescita, grazie anche ad una componente di servizi altamente qualificati».
«Il 2015 ci ha visti impegnati in un processo di riorganizzazione interna – ha ricordato Flavio Tosi, presidente di Trentino Sviluppo - culminato a marzo di quest’anno con la costituzione di una nuova Direzione Operativa composta da risorse giovani ed interne, nello specifico Mauro Casotto, Nicola Polito e Paolo Pretti. Un percorso finalizzato alla focalizzazione su alcuni precisi ambiti di business e ad esaltare l’interazione e la collaborazione tra le diverse aree. Un processo nato dal basso, portato avanti da un gruppo di lavoro composto interamente da personale di Trentino Sviluppo, senza l’ausilio di supporto professionali esterni, che ha portato a ridisegnare la struttura organizzativa consentendo un risparmio di circa 300 mila euro l’anno».
Nello specifico sono quindi intervenuti il vicepresidente Fulvio Rigotti e i consiglieri Sergio Anzelini, Giovanna Flor e Tiziana Carella.
Dopo il via libera nei giorni scorsi da parte della Giunta provinciale, anche le assemblee straordinarie di Trentino Sviluppo e Tecnofin Trentina hanno approvato oggi il progetto di fusione per incorporazione di quest’ultima società in Trentino Sviluppo, reso possibile grazie anche al supporto del Centro Servizi Condivisi. Con l’atto di fusione, che verrà formalizzato a metà ottobre, Trentino Sviluppo avrà incorporato Tecnofin Trentina ed avrà un capitale sociale di 200 milioni di euro, a fronte degli attuali 193.553.725,92 euro, suddiviso in azioni del valore di 5 euro.
Per quanto riguarda i dati di bilancio l’esercizio 2015 ha evidenziato un risultato economico positivo pari a 398.297, in linea con l’esercizio precedente (371.921 euro), al netto di ammortamenti per 2.839.049 euro e accantonamenti ai fondi rischi ed oneri per 2.700.000 euro.
Ma se per una società avente finalità istituzionali il risultato di esercizio rappresenta un elemento di valutazione dell’accortezza della gestione amministrativa, non ne costituisce tuttavia adeguato indice di efficacia. Significativo, in termini gestionali, è il dato sul patrimonio gestito, che al 31 dicembre 2015 ammontava a 1 miliardo e 100 milioni di euro, ma ancor più rilevanti sono le ripercussioni positive generate dalle operazioni portate a termine.
Ambito produttivo industriale e asset turistici
Sul fronte produttivo-industriale sono state portate a termine alcune importanti operazioni previste dal Piano attività 2014-2016. A febbraio 2015 la sottoscrizione del prestito obbligazionario di 10 milioni di euro emesso da Menz&Gasser, finalizzato a sostenerne il piano di sviluppo che prevede nei prossimi quattro anni ulteriori 33,6 milioni di euro di investimenti e l’impegno a passare da 110 dipendenti a 230 dipendenti entro il 2017.
Altro prestito obbligazionario di 2 milioni di euro sottoscritto ad ottobre e finalizzato a sostenere i piani di crescita di CMV Costruzioni Meccaniche Valentini di Roncone, azienda che ha investito quasi 5 milioni di euro in una sede più ampia e nuove linee produttive arrivando ad occupare 40 persone in aggiunta ai 160 posti di lavori indiretti della filiera di fornitori della Valle del Chiese.
Attraverso il “Fondo impianti” Trentino Sviluppo è quindi intervenuta a giugno per circa 1,2 milioni di euro anticipando le spese sostenute da CPT S.r.l., controllata da Capi Group di Calliano, per l’acquisto di due sofisticati banchi prova con i quali testare il corretto funzionamento di assali, trasmissioni e di altri pezzi meccatronici, garantendo il mantenimento per tre anni di almeno 60 unità lavorative. Nello scorso esercizio si sono inoltre firmati importanti accordi che sono stati finalizzati poi nei primi mesi del 2016 quali quelli con le imprese Mariani, Fly, Bonfiglioli, Dr Schäre.
Ma il 2015 sarà ricordato in particolare come l’anno del “modello Whirlpool”, ovvero di una nuova modalità di valorizzazione degli immobili produttivi inutilizzati e/o dismessi che mette al centro investimenti ed occupazione rispetto al mero valore economico dei “capannoni”. In quest’ottica sono stati emessi avvisi pubblici internazionali per la ricerca di attività sostitutive interessate ai compendi ex Whirlpool di Spini di Gardolo, ex Italpumps di Storo, ex Gallox di Rovereto, ex Martinelli di Ala. In tutti i casi i bandi si sono chiusi con successo e le attività industriali sostitutive che hanno rimesso in vita fabbriche spente – Vetri Speciali a Trento Nord, Waris a Storo, Mariani a Rovereto e Le Nappage Italia ad Ala – si sono impegnate complessivamente ad investire in Trentino 54,2 milioni di euro, a fronte di una spesa pubblica tramite Trentino Sviluppo pari a 6,5 milioni di euro, e a creare 340 nuovi posti di lavoro arrivando a regime ad occupare 532 addetti.
Per quanto riguarda l’acquisizione e l’apprestamento di aree produttive nel 2015 si sono completati gli interventi sull’area industriale nel Comune di Castello Molina di Fiemme in "Località Ruaia", su cui sono già avviati concreti interessamenti, la nuova viabilità e le opere di apprestamento interne all’area Casotte a Mori, tra cui l’interramento dell’elettrodotto, e si è conclusa la progettazione per l’area in "Località Patone" nel Comune di Arco.
Sul fronte asset turistici Trentino Sviluppo partecipa al capitale sociale di 16 società funiviarie (su 56 attive sul territorio) che operano in 14 ambiti sciistici, contano oltre 25 milioni di passaggi l'anno, producono 50 milioni di euro di ricavi dando lavoro nella stagione invernale ad oltre 400 persone. Il 2015 è stato l’anno dell’approvazione, da parte della Giunta provinciale, delle nuove linee guida per gli interventi nel settore funiviario, dopo un approfondito iter di analisi del Consiglio e della struttura. Secondo i nuovi indirizzi nelle società di grandi dimensioni e “di mercato”, per lo più situate in zone di pregio da un punto dell’attrattività turistica, Trentino Sviluppo potrà agire con la logica dell’investitore privato, oppure per garantire grandi infrastrutture di mobilità integrata ed alternativa, che valorizzino il pregio ambientale del contesto, mentre nelle società di piccole dimensioni e per lo più riferite ad aree turistiche classificate come “di interesse locale” che rappresentano la “palestra sci” a disposizione della cittadinanza e delle piccole località periferiche, Trentino Sviluppo potrà intervenire con supporto all’infrastrutturazione generale della stazione sciistica, sia per la parte funiviaria, sia per il “sistema acqua” funzionale all’innevamento ma anche all’irrigazione o all’antincendio in quota, potendo cedere contestualmente le proprie quote di capitale delle società di gestione ai privati, secondo una prospettiva per cui la proprietà degli asset rimane pubblica, ma la gestione diviene interamente privata. Iter quest’ultimo già avviato nei casi del risanamento delle stazione sciistiche di Panarotta, Lavarone, Brentonico e San Valentino, Alta Val di Non, Monte Bondone, dove nei prossimi anni si potranno auspicabilmente cogliere i frutti positivi di questo lavoro. Nel 2015 Trentino Sviluppo ha anche dato il là ad un importante piano di risanamento del sistema delle società funiviarie di Folgaria e sostenuto la realizzazione della nuova funivia bifune collega l’abitato di Alba di Canazei con l'area sciistica del Belvedere, fungendo da anello di congiunzione con il Ciampac ed il carosello sciistico del Sella Ronda, che peraltro stando alle prime analisi pare davvero dare ottime prestazioni di fatturato.
BIC, internazionalizzazione, attrazione e sviluppo imprese
Riportato a semplice “condominio produttivo” il BIC di Pieve di Bono, gli incubatori d’impresa gestiti da Trentino Sviluppo sono 6: due “tematici” a Rovereto (Polo Meccatronica, Progetto Manifattura), sui quali sono stati condotti positivamente alcuni importanti insediamenti (su tutti il Dana Mechatronic Technology Center in Meccatronica e le società del gruppo Ardian in Manifattura) oltre al BIC leggero di Trento, e ai BIC generalisti di Pergine, Mezzolombardo e Borgo Valsugana. Complessivamente ospitano 106 aziende che danno lavoro a 750 occupati e generano un volume d’affari pari a 379 milioni di euro. Messe tutte assieme sarebbero la terza industria trentina per fatturato e la quinta per numero di addetti. Il 2015 nei BIC è stato anche l‘anno di avvio di “Starter”, il programma di pre-incubazione di Polo Meccatronica, e del percorso formativo Innovation Academy, della durata complessiva di 135 ore al quale hanno partecipato oltre 400 persone.
Per quanto riguarda il fondo Seed Money-FESR, a novembre 2015 si sono conclusi i termini per lo svolgimento dei progetti ammessi a contributo nel 2014. Dei 37 beneficiari, 36 hanno ultimato il progetto: 3 nella categoria "incubatori specialistici", 20 nella categoria "innovazione sociale" e 13 nella categoria "innovazione tecnologica. Nei tre bandi ad ora emessi (2009, 2011, 2013) le aziende beneficiarie sono state 100 (23 primo bando, 40 il secondo, 37 il terzo), di queste 82 sono ad oggi attive (13 su 23 del primo bando, 33 su 40 del secondo, 36 su 37 del terzo) e a dicembre 2015 occupavano complessivamente 335 persone.
Lo Sportello Imprese di Trentino Sviluppo, che offre supporto agli imprenditori ed aspiranti tali per facilitare la crescita, la capacità di fare innovazione e la competitività aziendale, ha gestito lo scorso anno ben 1.204 contatti, gestendo in particolare 218 domande riguardanti i pacchetto di misure a sostegno della nuova imprenditorialità, tra cui 54 domande di contributo per la nuova imprenditorialità e 164 per la nuova imprenditorialità giovanile-femminile.
Sul fronte della progettazione europea, nel 2015 si è avviato il progetto comunitario MakeOver, di cui Trentino Sviluppo è coordinatore tecnico, che ha l'obiettivo di affiancare PMI locali nella realizzazione di un sistema aziendale strutturato di gestione dell'innovazione, e nell’ambito del progetto CreatiFI si sono preparati e gestiti due bandi europei (Open Call 1, Open Call 2) volti a finanziare progetti informatici applicati alle industrie creative. Tra i beneficiari dei bandi CreatiFI, ben 6 aziende e startup trentine, alle quali è andato complessivamente un importo comunitario di 275 mila euro.
Per quanto riguarda le azioni a sostegno dell’internazionalizzazione le aziende trentine coinvolte nelle varie attività sono state quasi 500, con l’avvio di due progetti integrati di filiera (PIF Meccanica e PIF Food). Le azioni di incoming hanno visto arrivare sul territorio delegazioni imprenditori provenienti dalla Cina, dal Brasile, dagli USA, dalla Russia e dalla Germania coinvolti in incontri commerciali con le aziende trentine. Infine le attività di accompagnamento all’estero si sono concretizzate nelle missioni commerciali in Cina, Usa e Germania, Gran Bretagna, Svizzera.
L’attrazione investimenti nel 2015 ha visto la realizzazione di 101 interventi di “lead generation”, cioè di generazione di contatti con aziende già sensibili ed interessate ad un insediamento in Trentino, 8 progetti di insediamento di aziende extra-trentine di potenziale successo, 15 interventi di “investor development”, ovvero nuovi progetti di sviluppo di aziende già insediate. Molti frutti di questo intenso lavoro di disseminazione sono già stati colti nel 2016.
Turismo e promozione
Per Trentino Marketing S.r.l., costituita il 30 giugno 2014 e interamente controllata da Trentino Sviluppo, il 2015 ha rappresentato il primo esercizio con il nuovo assetto organizzativo e che prevede la gestione operativa del “Fondo Marketing” affidata a Trentino Marketing in nome e per conto di Trentino Sviluppo. Rispondendo ad una precisa previsione dalla legge provinciale, dopo un approfondito confronto con i protagonisti del sistema turistico territoriale, la Società ha elaborato il Piano Strategico Pluriennale, riferimento programmatico per la definizione dei piani operativi annuali di Trentino Marketing e per gli analoghi strumenti delle Aziende per il turismo d’ambito locale.
Web. Il 2015, ha visto la realizzazione della nuova piattaforma visittrentino, rinnovata sia nell’hardware che nei contenuti (testi, video e foto) che ambisce a diventare il primo touch point per la vacanza in Trentino e, grazie al forte impatto visual, ad ispirare e motivare un potenziale turista tanto nazionale come internazionale. Le campagne estiva e invernale per tutti i mercati su cui si concentra l’attività promozionale di Trentino Marketing hanno coinvolto oltre 70 portali web in Italia e all'estero raccogliendo oltre 200 milioni di impression di spazi pubblicitari nei principali mercati di riferimento e oltre 1 milione di visite verso visittrentino.it provenienti da campagne web.
Mercati. La promozione territoriale rivolta al mercato nazionale è stata gestita avvalendosi di vari strumenti di marketing tradizionale e non convenzionale, quali azioni di co-marketing, advertising on e offline, web-marketing, content marketing e realizzazione di progetti ad hoc per cluster di vacanza, workshop e partecipazione a fiere ed eventi, ma anche rafforzamento dei rapporti con influencer, es blogger specializzati nel racconto di viaggi. La promozione territoriale nei mercati internazionali è stata realizzata utilizzando i principali strumenti di marketing quali azioni con mass e new media (sia on-line che off-line) con una importante pianificazione di campagna televisiva sul canale Eurosport, realizzazione di progetti ad hoc per prodotti vacanza, web marketing, co-marketing con importanti aziende internazionali, partnership e sponsorship con testimonial sportivi, workshop e partecipazione ad eventi e fiere.
Iniziative culturali, sportive, enogastronomiche, Guest Card. Trentino Marketing ha organizzato e sostenuto un’ampia e selezionata gamma di eventi sportivi, culturali ed enogastronomici con il duplice obiettivo di rafforzare l’immagine del Trentino nei diversi segmenti e nel contempo attrarre partecipanti e spettatori nelle giornate di svolgimento dell’evento stesso. Dando attuazione ad una specifica strategia aziendale, sono state attivate sponsorizzazioni e partnership sportive tese a generare di volta in volta specifici flussi di turisti e rafforzare l’immagine di un Trentino internazionale, sportivo, “verde” e accogliente. La Trentino Guest Card nel 2015 ha potuto assumere un ruolo definitivamente strutturale per il sistema turistico trentino accrescendo il gradimento degli ospiti. Le card sono state distribuite a 286 mila ospiti (+ 50% sul 2014) ed il sistema ha amministrato oltre 389 mila fruizioni (+ 58% sul 2014). Gli stessi operatori turistici coinvolti sono passati da 633 a 1.043.
Immagini a cura dell’Ufficio stampa
L’utile è di 398 mila euro di utile, il patrimonio gestito pari ad 1 miliardo e 100 milioni di euro
Trentino Sviluppo, nel bilancio 2015 molte iniziative per il territorio
Un patrimonio gestito pari a 1 miliardo e 100 milioni di euro, suddiviso in undici fondi che vanno dalle attività economiche alle aree industriali, dalla promozione delle imprese al marketing turistico, dall’artigianato ai brevetti. Un utile d’esercizio di 398 mila euro, al netto di accantonamenti per 2,7 milioni di euro. Questi i dati del bilancio d’esercizio 2015 di Trentino Sviluppo. Il documento contabile, approvato mercoledì 29 giugno dall’Assemblea dei soci, chiude un anno particolarmente intenso su vari fronti di attività: dalle 500 aziende trentine coinvolte in attività di internazionalizzazione ai 1.200 contatti dello Sportello imprese, dalle 106 aziende seguite nei BIC fino alle operazioni che hanno permesso la reindustrializzazione di quattro importanti siti produttivi a Trento, Rovereto, Ala e Storo, generando investimenti privati per 54,2 milioni di euro e 340 nuovi posti di lavoro. Nel turismo il 2015 ha visto il decollo della guest card, con un più 50% di carte distribuite agli ospiti, e di una promozione supportata con sempre maggiore forza da web e social. Contestualmente le assemblee di Trentino Sviluppo e Tecnofin Trentina, riunite ciascuna anche in seduta straordinaria, hanno approvato il bilancio di fusione per incorporazione di Tecnofin Trentina in Trentino Sviluppo.