Al Mudec, dunque, crocevia di saperi e saperi che si tramandano: il luogo giusto - come ha detto in veste di moderatore Giampaolo Pedrotti, capoufficio stampa della Provincia autonoma di Trento - per presentare un progetto rinnovato che si conferma nel tempo. E che può contare sull’apporto autorevole dei suoi promotori. “Non c’è sviluppo senza capacità di innovare - così Edoardo Garrone, presidente del Gruppo 24 ORE -. Partiamo qui dal Mudec, a Milano, per presentare il grande lavoro fatto per elaborare un programma il più possibile completo, che sia un aiuto per capire un mondo che è cambiato. La collaborazione con Il Sole 24 Ore, giornale con 157 anni di storia, è un valore aggiunto. La credibilità, l’autorevolezza, la competenza nel saper raccontare i fatti che riguardano l’economia e la finanza, le relazioni, il contatto con i territori. Sono elementi che appartengono alla storia del nostro Gruppo e saranno anche gli ingredienti per il miglior successo del Festival”.
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha dapprima ripercorso la nascita della manifestazione. Il forte legame con la città di Trento e il Trentino, nato dopo la diffidenza iniziale dei trentini, “gente di montagna”, che presto si è trasformata in passione per le qualità di un evento che mette al centro il valore della conoscenza e la qualità dell’analisi sul mondo attuale. “Questi 17 anni - afferma - sono 17 anni di amore della città per l’economia e per il suo festival. Trento è una città meravigliosa e ha un centro storico che sembra fatto apposta, un palcoscenico che si colora di arancione, e poi c’è il popolo del festival, i cittadini che vogliono ascoltare, farsi domande, discutere. Questi sono elementi cruciali per continuare il successo della manifestazione, un aiuto prezioso per capire meglio il mondo che ci circonda”.
Il rettore Flavio Deflorian, in videocollegamento, ha parlato di una kermesse che arriva “in un momento particolarmente intenso, sia riguardo al PNRR che investe fortemente l’università e della formazione, sia riguardo al post-pandemia e alla situazione internazionale. Sedici edizioni sono un bagaglio importantissimo, ma anche un’occasione di rinnovamento e di rinnovata attenzione a temi cruciali. Economia, scienze sociali, geopolitica si intrecciano sempre più. L’Università di Trento continua a collaborare dando un contributo sul piano scientifico, per un evento che ha anche la volontà di parlare a fasce diverse e con diversi linguaggi”.
Al direttore del Sole 24 Ore Fabio Tamburini il compito di tentare la sintesi del ricco palinsesto. “Il titolo scelto, che oggi potremmo anche modificare, ‘dopo la pandemia e la guerra in Ucraina’, entrambe non ancora finite, è il segnale che abbiamo visto giusto - ha detto Tamburini -. Perché noi, intendo noi come cittadini, travolti dalla quotidianità, non sempre ce ne rendiamo conto. Siamo protagonisti di eventi che verranno analizzati sui libri di storia. L’ordine globale che sembrava consolidato è rimesso in discussione. Il Festival dell’Economia di Trento è quindi un’occasione formidabile per riflettere sulla realtà economica, politica e sociale, per capire dove stiamo andando. Mi fa piacere che avvenga in una città come Trento che si presta perfettamente per queste iniziative, con una comunità che dimostra passione e impegno”.
Federico Silvestri, amministratore delegato di 24 ORE Eventi, ha presentato le iniziative come il Fuori Festival che accompagnano il programma ufficiale. Testimonianze “dell’ambizione del Festival di coinvolgere target allargati, i giovani, le famiglie, per creare un ponte tra un calendario così strutturato, capace di avvicinare altri pubblici e le realtà del territorio trentino. Al centro ci sono i giovani: è con loro che vogliamo cominciare un percorso che ci porti al futuro”.
Gianni Battaiola, presidente di Trentino marketing, ha sottolineato quanto la città capoluogo e tutto il Trentino saranno protagonisti nelle giornate del Festival e non solo, “attraverso un’iniziativa straordinaria, un momento di assoluta festa, che accompagnerà l’esperienza dell’analisi e della cultura alla possibilità di vivere il nostro territorio per una vacanza. Dico già da ora benvenuti a tutti coloro che verranno”.
Per Maurizio Rossini, ad di Trentino marketing, “la cultura oltre allo sport sta diventando sempre più importante per il Trentino. Cultura che esprime il dna di una terra di confine, capace di dialogare tra posizioni diverse e sempre più capace di organizzare grandi appuntamenti in cui opinioni diverse si incontrano, trovando la sintesi. Il Festival è un’iniziativa plurale e innovativa. Il Trentino e la città di Trento si preparano con le sue location per gli eventi. Ci aspettiamo una partecipazione importante da tutti gli ospiti, per quattro giornate belle, piacevoli e ricche”.
Dopo un ringraziamento agli organizzatori da parte di Tamburini, ecco la chiusura affidata al presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti: “Ringraziamo per il grande lavoro che è stato fatto e per quello che verrà svolto, con l’obiettivo di una piena riuscita di questa XVII edizione. Il Festival è tradizione, ma anche e soprattutto garanzia di innovazione. Grazie all’apporto degli organizzatori, che hanno saputo lavorare in squadra, e al comitato scientifico che ha garantito il grande valore della manifestazione. Si apre un percorso nuovo, un’occasione per il Trentino, per la sua Autonomia, per il suo sistema turistico ed economico che sono fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio”.
Maurizio Fugatti
Fabio Tamburini
Edoardo Garrone
Federico Silvestri
Franco Ianeselli
Mirko Bisesti
Giovanni Battaiola
Maurizio Rossini