Giovedì, 19 Luglio 2018 - 18:55 Comunicato 1779

Quaranta opere pittoriche in mostra presso la Sala Civica del Municipio
Tornano ad Andalo i paesaggi di LUCIANO PASQUINI

“Il respiro della mia terra” è il titolo della mostra del pittore Luciano Pasquini che sarà allestita ad Andalo nel Palazzo Municipale in Sala Civica dal 21 luglio al 2 settembre, con il patrocinio del Comune e della Provincia Autonoma di Trento. I contenuti dell’evento espositivo sono stati illustrati oggi a Trento nell’ambito della piattaforma provinciale di comunicazione “Cultura Informa” dall’artista e dal curatore, Graziano Cosner. Il paesaggio toscano è il tema più caro all’artista fiorentino, che in oltre quarant’anni di attività pittorica ha saputo maturare e allargare la propria visione dalla piccola realtà quotidiana ad orizzonti colmi di poetico stupore per la natura in tutte le sue forme – siano paesaggi agresti o marini, oppure fiori - e nella tenacia di un’umanità che abita e rispetta queste terre, attraverso le immagini serene di piccoli centri abitati sospesi nel tempo.

E’ il secondo anno che Pasquini viene ospitato dal Comune di Andalo: avendo ottenuto nel 2017 un ottimo risultato di visitatori, critica e accoglienza da parte delle Istituzioni locali, il pittore ha chiesto e ottenuto che l’evento si potesse ripetere. «Che gli oli di Luciano Pasquini siano un affascinante gioia di colori e forme e paesaggi – scrive nella presentazione del catalogo della mostra Graziano Cosner – è stato ampiamente detto dai critici che ne hanno seguito la carriera artistica. Che la Toscana emerga prepotente da ogni ardente quadro di paesaggio è altrettanto evidente: colline dolci e infuocate, filari di vigne, campi arati ricolmi di messi, borghi accoccolati su rilievi morbidi, tetti e ancora tetti di cotto rosso e bruno, macchie di ginestre a lampeggiare qua e là. E poi ci sono le marine: il mare si nasconde dietro alle dune costiere, ancora alcuni passi e finalmente ecco l’infinita distesa blu comparire tra gli arbusti selvaggi: è incanto stupefatto. E infine ci sono i fiori: sì, ci sono anche i fiori, a mazzi, a grappoli, a cascata: eccoli a riempire tele e tavole senza disegno, a riempire gli occhi senza tregua e raziocinio, senza posa. Perché questo è il modo di far pittura di Pasquini: partire senza disegno ed avventurarsi nelle possibilità infinite dei colori.»

Farà da cornice all’inaugurazione della mostra, in programma sabato 21 luglio alle 17.00, un concerto che avrà per protagonisti Davide Bandieri al clarinetto e Anna Maria Battistini alla viola, che eseguiranno brani di Wolfgang Amadeus Mozart, Erik Satie e Bela Bartok.

«Nel silenzio di questa campagna, nascosta dalle prime colline intorno a Firenze – commenta il critico d’arte Giovanni Faccenda – misfatti e illusioni di certa arte contemporanea svaniscono come i chicchi di grandine portati da un temporale di fine estate. Qui, nelle opere di Pasquini, il bello, torna a mostrarsi nella sua secolare e misteriosa interezza, a ridosso di campi, selve e case testimoni di storie antiche. Antiche come l’uomo.»

La mostra potrà essere visitata fino al 2 settembre ogni giorno (ad esclusione del lunedì) dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00. Al giovedì è prevista anche l’apertura serale dalle 20.30 alle 22.30. Dal 21 al 28 luglio sarà presente l’autore.



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