
Tonina ha ricordato il lungo percorso del festival più longevo, capostipite di questo genere in Trentino dove negli anni si sono affiancate le espreinze del Festival dell’Economia, quello dello sport, Educa, il Trento doc Festival e - ultimo arrivato - il Wired Next Fest al via tra una settimana a Rovereto. “Qui - ha detto Tonina riferendosi al Trento Film Festival - sono passati documentari e autori che hanno indagato tantissimi temi con un unico filo conduttore, la natura e la sua fragilità, l’umanità e il suo confronto, talvolta conflittuale, con tutti gli aspetti della montagna. E’ quasi ovvio ribadire che una ricetta unica non c’è, ma il Trento Film Festival ci indica la strada della cultura, dell’equilibrio e della sensibilità. Equilibri che per definizione non sono mai stabili, come la stessa montagna ci ha drammaticamente insegnato. E come abbiamo appreso affrontando la tragedia della Marmolada, con il suo grande carico di vite spezzato. Un fatto terribile che non esaurisce il suo messaggio, che ci invita ad affrontare le sfide dando il peso giusto alle cose e mantenendo come stella polare il rispetto per la persona”.