Lunedì, 18 Marzo 2024 - 14:59 Comunicato 587

La replica della vicepresidente Gerosa
Testimonianze della Grande Guerra, stretta la collaborazione con le associazioni d'arma

Nei giorni scorsi un quotidiano locale ha dato notizia del ritrovamento di un cippo sotto il ponte della Val de Restél a cura dei volontari dell'Associazione Pasubio 100 anni e dei funzionari dell'Umst Soprintendenza per i beni e le attività culturali. “E’ mio dovere replicare al consigliere Filippo Degasperi che ha accusato, sempre sulle pagine dei giornali, l'amministrazione provinciale di totale disattenzione con il mancato coinvolgimento delle associazioni d’arma e combattentistiche nel rinvenimento di questa testimonianza della Grande Guerra. Un'affermazione che oltre a non corrispondere al vero mortifica l’impegno profuso per la salvaguardia e trasmissione delle testimonianze della Grande Guerra da numerose strutture provinciali, comuni, istituzioni museali, con il generoso e prezioso contributo dell’associazionismo; per questo mi sembra opportuno ricordare, seppure succintamente, la mole di interventi attuati con recuperi, studi, catalogazioni ed esposizioni dalle strutture provinciali", sono le parole della vicepresidente e assessore all'istruzione e cultura Francesca Gerosa".
Nella foto: Francesca GEROSA Assessore all’istruzione, cultura e sport, politiche per la famiglia, per i giovani e per le pari opportunità, con funzioni di Vicepresidente [ Juliet Astafan - Archivio Ufficio Stampa PAT Juliet Astafan_Archivio Ufficio Stampa PAT]

"In questo senso - prosegue la vicepresidente - si possono ricordare il sostegno assicurato dalla Provincia autonoma di Trento alla riqualificazione del Museo Nazionale Storico degli Alpini sul Doss Trento, l’affidamento della gestione di Torre Vanga all’Associazione Nazionale Alpini, gli impegnativi lavori di restauro al Sacrario di Castel Dante dove, il 7 marzo 2024, hanno trovato degna sepoltura i caduti recuperati al Passo del Tonale grazie a scavi condotti dalla Soprintendenza in collaborazione con volontari. L’Ufficio beni archeologici da anni svolge infatti attività di recupero, sia in contesti glaciali che in terreno, dei resti dei caduti nella Grande Guerra appartenenti ad entrambi gli eserciti in armi. Questa attività viene svolta in accordo e in collaborazione con il Commissariato Generale per le Onoranze ai caduti del Ministero della Difesa. L’ultimo intervento in ambiente glaciale è avvenuto il giorno 29 agosto, per il recupero dei resti di un soldato caduto lungo il versante occidentale del Crozzon di Lares nel gruppo dell’Adamello". 
"Con l’intervento del Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto si è avviata la revisione e l’implementazione del database provinciale dei Caduti trentini della Grande Guerra - prosegue la vicepresidente -. Nel solo periodo 2019-2023 sono stati effettuati 95 sopralluoghi, corredati di materiale fotografico per la verifica di possibili interferenze fra previsti lavori edilizi o agricoli con manufatti e vestigia (gallerie, trincee, cippi, epigrafi, sentieri o strade) del Primo conflitto mondiale. Come previsto dalla L. 78/2001 viene correntemente fornito supporto per la validazione, la gestione e la supervisione di progetti di valorizzazione elaborati dalle diverse realtà di volontariato finalizzati al mantenimento della memoria. Si possono citare a questo riguardo i diversi lavori di pulizia delle trincee e il recupero di cippi. A questo proposito grazie alla collaborazione fra volontari e funzionari della Soprintendenza che sono stati supportati anche da personale del Nucleo elicotteri provinciale, il 30 giugno 2023 è stato recuperato il cippo di Cesare Battisti, sfregiato e divelto dalla sua sede originaria. Numerose sono poi le collaborazioni in essere per progetti di valorizzazione e di ricerca che vedono il coinvolgimento dei soggetti museali operanti sul territorio provinciale e che riguardano anche i cippi della Legione Trentina". 
Fitto anche l'impegno della realizzazione di nuovi allestimenti e mostre "come nel caso dello spazio espositivo dedicato al cannone skoda a Giustino e della mostra su Punta Linke da poco terminata, nonché la realizzazione di percorsi informativi dedicati alla conoscenza degli eventi bellici nella zona delle Giudicarie. Spiace, in conclusione, che quanto attuato da numerose strutture provinciali, comuni, istituzioni museali, con il generoso e prezioso contributo dell’associazionismo, non venga tenuto in debita considerazione, lasciando invece spazio a spunti polemici che sembrano aprioristici", conclude la vicepresidente Gerosa.

Rassegna stampa ad uso interno: Articolo da L'Adige - 19.03.2024

(us)


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