Sabato, 25 Maggio 2024 - 20:15 Comunicato 1364

Terzo settore: con la riforma ampi margini di crescita

“Dare senza perdere, prendere senza togliere” è fulminante la definizione di volontariato che il professor Stefano Zamagni propone a un salone di rappresentanza di palazzo Geremia gremito per l’incontro dal titolo “Volontariato: non solo Stato e mercato ma anche comunità”.
Festival dell'Economia Volontariato: non solo Stato e mercato ma anche comunità [ Martina Massetti - Archivio Ufficio Stampa PAT]

Si infervora il docente di economia civile presso l’Alma mater studiorum di Bologna quando la moderatrice Maria Carla De Cesari gli chiede se la riforma del Terzo settore ha migliorato la vita delle associazioni di volontariato: “Qualcosa è migliorato ma si deve fare di più. Un po’ la colpa è delle università che non dedicano molta produzione intellettuale al tema e un po’ è della politica che non ha ancora, con scuse varie, legiferato in materia dando concretezza alla co-progettazione delle iniziative di volontariato di qualunque natura esse siano”. All’incontro hanno partecipato anche Luciano Rova, presidente della capogruppo Itas mutua, e il sindaco di Trento, città che quest’anno è “Capitale europea del volontariato”. 

A quest’ultimo la De Cesari ha chiesto quanto i comuni abbiano da guadagnare a collaborare con il Terzo settore: “Molto, e noi lo sappiamo bene visto che abbiamo dato forte impulso al settore dei Beni comuni con tanti patti di collaborazione – ha risposto il primo cittadino - e poi c’è il percorso di Trento Capitale che presenta le grandi potenzialità di solidarietà che Trento e il Trentino da sempre hanno e che siamo sicuri farà da volano per un’ulteriore crescita del settore che non va controllato ma sostenuto dall’ente pubblico”.

Una tradizione – quella trentina alla solidarietà mutualistica – che è alla base della nascita, 200 anni fa, di Itas mutua, una delle due sole mutue in Italia come ha spiegato il presidente Rova: “Noi siamo sì un’assicurazione ma non dimentichiamo lo spirito mutualistico che ci ha fatto nascere. Per questo, oltre a sostenere 52 progetti di volontariato, abbiamo creato dei prodotti specifici per il settore come per
esempio delle polizze di copertura anche per volontari occasionali, che magari collaborano per pochi giorni”.

(us)


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