Venerdì, 11 Ottobre 2019 - 13:53 Comunicato 2468

Teambuilding e solidarietà sul campo da calcio

Oltre agli aspetti legati allo spettacolo, agli innegabili effetti benefici sulla salute e a tutte le connotazioni positive dell’attività sportiva, questa viene sempre più utilizzata anche come strumento per migliorare il gioco di squadra e l’affiatamento tra colleghi (teambuilding, appunto) nelle aziende. Una delle più grandi imprese del nostro Paese crede in questa implicazione positiva dello sport: Poste Italiane. Si è approfondito il tema questa mattina al Festival dello Sport, nel campo da calcio allestito in Piazza Fiera, con speaker Paolo Iammatteo, direttore della Comunicazione di Poste Italiane, Angelo di Livio, commissario tecnico della Nazionale di Calcio Poste Italiane, e Nino Minoliti, giornalista della Gazzetta dello Sport.

“In azienda abbiamo deciso di intraprendere un percorso di lavoro – Spiega Paolo Iammatteo – che associasse la passione per lo sport, il sociale e la solidarietà. E’ cosi che circa un anno fa abbiamo dato vita alla Nazionale di Calcio di Poste Italiane”. La selezione è avvenuta sull’intranet aziendale e tra 700 candidature a livello nazionale sono stati selezionati i 30 giocatori della rosa. “Ci serviva ovviamente un coach – continua Iammatteo – e a questo proposito abbiamo pensato al campione Angelo di Livio, che per immagine, carattere, spirito combattivo ed integrità meglio di altri si identificava con la politica aziendale”. Inoltre i match disputati dalla Nazionale di Poste italiane – oltre a cementare lo spirito di gruppo tra i dipendenti - hanno sempre una connotazione sociale, in quanto gli incassi vengono di volta in volta devoluti in progetti di solidarietà su tutto il territorio nazionale. “E il nostro coach – conclude Iammatteo – non solo è un nostro testimonial, ma è anche testimone di quello che stiamo portando aventi”.
“Ma bisogna anche sempre pensare a vincere – esordisce il combattivo Di Livio – e devo dire che su questo aspetto la squadra ci sta dando grandi soddisfazioni”. L’ultima soddisfazione riguarda il torneo delle squadre degli sponsor della Nazionale di Calcio che si è tenuto recentemente a Coverciano e che Poste Italiane ha vinto. “Tra i miei giocatori – aggiunge Di Livio – ci sono calciatori che non sfigurerebbero nei campionati ufficiali. La loro sfortuna è che non li ho allenati prima, ma la loro fortuna è avere un posto di lavoro in Poste Italiane”. Il “gladiatore” Di Livio ha poi raccontato alcuni episodi della sua vita da calciatore (“tutti mi chiedono sempre dell’arbitro Moreno”), ha confessato di aver “rubato” idee e pratiche a tutti i grandi allenatori che ha avuto e in più ha sentenziato il suo quartetto dei giocatori più forti della sua epoca: Del Piero, Baggio, Totti e Zidane”. Ma ha ammonito: “una squadra campione batte una squadra di campioni”.
Dalle parole si è poi passati ai fatti. La nazionale di Poste Italiane ha infatti affrontato nel campo di calcio allestito in Piazza Fiera la locale squadra del Levico Terme, che milita in serie D.



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