Giovedì, 05 Gennaio 2012 - 02:00 Comunicato 25

Dal primo gennaio nell'ambito della Comunità di Conoscenza e Innovazione Europea
TRENTO È IL SESTO "NODO" PER L'EIT ICT LABS

Trento si conferma nuovamente polo di eccellenza italiano nell'innovazione e nell'internazionalizzazione, non solo nel mondo accademico e della ricerca, ma anche in quello produttivo, diventando, dal primo gennaio 2012, "il nodo" italiano della Comunità di Conoscenza e Innovazione Europea dedicata alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, accanto a Berlino, Eindhoven, Helsinki, Stoccolma e Parigi.-

Le Comunità di Conoscenza e Innovazione (Knowledge Innovation Communities o KIC) costituiscono un numero ristretto di consorzi transnazionali a livello europeo che agiscono nel quadro istituzionale dell'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (European Institute of Innovation and Technology – EIT), la più ambiziosa iniziativa lanciata dalla Commissione europea nel campo dell'innovazione tecnologica. Prendendo in considerazione tutti e tre gli elementi della società della conoscenza (Ricerca, Innovazione ed Alta Formazione) l'EIT mira a rivoluzionarne la filiera in Europa. Il processo è affidato alle diverse comunità o KIC, una per settore tecnologico, la cui missione è rifondare i rapporti tra ricerca, mondo economico-imprenditoriale e alta formazione verso un'integrazione virtuosa che crei valore aggiunto simultaneamente in tutti e tre i settori.
Uno dei KIC dell'EIT è dedicato al fondamentale settore delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (Information and Communication Tchnologies – ICT), ed è denominato EIT ICT Labs. Nell'ambito di questa specifica Comunità di Conoscenza e Innovazione, Trento si e' proposto con successo quale centro di riferimento italiano (cosiddetto "co-location centre"), riunendo, nella nuova struttura denominata EIT ICT Labs Italy, numerosi partners accademici, di ricerca e industriali, quali, Telecom Italia, il gruppo Engineering, TrentoRise, il Centro Ricerche FIAT (CRF), STMicroelectronics, il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR), il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l'Università di Bologna, la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa.
Il "nodo" italiano si trova nel cuore del Trentino, un territorio ricco di infrastrutture di comunicazione, e di imprese innovative. Il "co-location centre" di Trento offre una vetrina comune per l'innovazione e per i progetti dei suoi partners, sia in loco, che in altre parti d'Italia.
Il "nodo" di Trento è attivo in tutti i settori del "triangolo della conoscenza" – formazione, ricerca e innovazione per le imprese – nonché in tutte le attuali linee di azione dell'EIT ICT Labs: città digitali; spazi intelligenti; sistemi intelligenti per l'energia, la mobilità e il trasporto, la salute e il benessere; i media e i contenuti del futuro. La strategia del "co-location centre" è di diventare il fulcro di tutte i processi e le sperimentazioni condotte dai suoi partner, fornendo in tal modo una panoramica onnicomprensiva su come l'ICT può contribuire a migliorare la qualità della vita.
Willem Jonker, amministratore delegato (CEO) dell'EIT ICT Labs si è detto nei giorni scorsi "molto felice di accogliere Trento come il sesto nodo dell'EIT ICT Labs. La squadra di Trento – ha detto Jonker – ha lavorato sodo nell'ultimo anno per rafforzare il partenariato italiano, e costruire il "co-location centre" di Trento: importanti partners industriali italiani, università di alto livello e istituti di ricerca entrano a far parte dell'EIT ICT Labs. Diventare un "nodo" – ha detto infine Jonker – aumenterà il livello dell'integrazione italiana nel quadro della Comunità di Conoscenza e Innovazione (KIC), e daranno un ulteriore significativo impulso all'EIT ICT Labs nel promuovere e diffondere l'innovazione nel settore delle tecnologie di infomazione e comunicazione in Europa".
"La squadra di Trento è orgogliosa di diventare un "nodo" dell'EIT ICT Labs" ha detto Roberto Saracco, direttore del "nodo" italiano. "Noi condividiamo – ha proseguito Saracco – l'entusiasmo e la motivazione dei "nodi" di essere protagonisti nella formazione della società del'informazione del futoro: il "nodo" di Trento porta con sè il riconoscimento della qualità di vita italiana e il potenziale di importanti partners industriali ed accademici, che collaboreranno attivamente con gli altri "nodi" per massimizzare l'ICT per una migliore e più accessibile qualità della vita. Le attività del "nodo" – ha detto infine Saracco – coinvolgeranno la società, e il feedback di quest'ultima sarà la prova della sua efficacia". -