Sabato, 02 Giugno 2012 - 02:00 Comunicato 1576

Il Festival dell'Economia tra libri, vignette, laboratori per bambini ed esperienze didattiche
TRENTO E' ARANCIONE

Le tovagliette e i cuscini delle sedie nei bar; i fiori sui balconi; i vestiti nelle vetrine e i grembiuli dei camerieri. Tutto, o quasi, a Trento in questo primo scampolo di giugno è arancione. Il "colpevole" è il Festival dell'Economia.-

Sarà per l'allegria che il colore arancione trasmette, sarà per l'invasione di lingue, provenienze, culture. Fatto sta che nel capoluogo si respira un'aria frizzante, un'aria positiva. C'è voglia di stare assieme, di confrontarsi, di divertirsi.
Il "popolo dello scoiattolo" è arrivato puntuale anche quest'anno e si fa sentire, si fa vedere. Incontrare persone con il programma in mano (ovviamente color arancio) è una consuetudine; scorgere in spalla borse del Festival tutt'altro che una rarità; riuscire a passare tra via Belenzani e Piazza Duomo un'impresa. Tante, infatti, le persone che si fermano davanti al maxi-schermo per seguire i vari incontri. Se poi passeggiando in centro capita di incrociare una coppia di turisti con i capelli tinti "arancio Festival" si capisce che è mania collettiva.
Le occasioni per approfondire, conoscere e svagarsi non mancano nelle quattro piazze attrezzate ad hoc.
Campo base della quattro giorni è, come di consueto, Piazza Duomo. Nella tensostruttura trovano ospitalità la libreria del Festival, il laboratorio creativo umoristico per i bambini, i caricaturisti Zap & Ida e i ritrattisti dello Studio d'arte Andomeda, sempre molto "gettonati" dai visitatori e decine e decine di vignette satiriche che strappano ben più di qualche risata. Tra gli argomenti trattati la mancanza di lavoro( "Noi disoccupati precari più che il primo maggio preferiremmo festeggiare il 15 agosto…l'assunzione!"; "Il posto fisso non c'è. Neanche il posto"; "Prima tanti sacrifici per farti studiare, ora anni di sacrifici per mantenerti a casa"); il pessimismo ("Vogliamo un mondo migliore – Prova alla Nasa"); l'incertezza del futuro ("Si sta molto peggio di ieri. In compenso stiamo molto meglio di domani").
A riscuotere successo anche i laboratori organizzati in Piazza Fiera. "A partecipare ai giochi da tavolo provenienti da tutto il mondo – ci spiega Francesca, una delle animatrici - non sono solo i bambini ma anche i nonni. Quella che ne esce è una sfida tra generazioni davvero bella".
Al "Luna Park della natura" hanno dovuto eliminare gli orari prefissati. "Le richieste sono così tante che ormai facciamo tutto a ciclo continuo, racconta con il sorriso uno degli addetti del Museo delle Scienze di Trento". Armati di colla, foglie, pigne e rametti provenienti dai due giardini botanici del Museo (le Viotte sul Monte Bondone e l'Arboreto di Arco) i bambini si sbizzarriscono nel creare il loro quadro naturale. Per i più curiosi c'è poi un gioco che permette di sviluppare i sensi attraverso gli elementi naturali. Annusare, ad esempio, degli oli essenziali e capire da che cosa derivano oppure ascoltare il rumore di vari barattoli pieni di legumi e provare a metterli in ordine in base al numero di legumi in esso contenuti.
C'è poi l'allestimento multimediale delle esperienze didattiche più innovative dove si può disegnare su una tavola interattiva o esplorare il corpo di Otzi con un semplice tocco; i Digital Lab di Piazza Battisti per divertirsi e avvicinarsi alle nuove tecnologie; I cafè scientifique in Piazza Pasi dove discutere liberamente con i relatori del Festival e i laboratori di Fa La Cosa Giusta! per imparare a seminare e impastare una nuova economia, più attenta alle persone e all'ambiente.
Nominarli tutti sarebbe impossibile. Meglio venirli a scoprire di persona.

Per seguire e partecipare alla discussione online del Festival, l'hashtag ufficiale è #festivaleconomia
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