"Certilingua" (Certilingua Excellence Label of Plurilingual, European and International Competences)" è una iniziativa dei ministeri dell'istruzione di vari Paesi europei e punta al sostegno del plurilinguismo e della mobilità degli studenti. Attesta la capacità del diplomato di interagire in un contesto europeo e a livello internazionale in due o più lingue oltre alla lingua madre. Per i giovani - lo si sente dire spesso ed è emerso anche oggi - è fondamentale, in questa economia globalizzata, crearsi opportunità di formazione e quindi di lavoro in ambiti linguistici, ambientali e culturali diversi da quelli di origine. L'attestato, rilasciato previa verifica da parte di un comitato di valutazione e validazione nominato dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, costituisce quindi un elemento di valore aggiunto al diploma di istruzione secondaria di secondo grado.
Nella prima edizione hanno ricevuto il riconoscimento, oltre ai tre ragazzi trentini, quaranta studenti lombardi, sei piemontesi e altrettanti pugliesi. Per ottenere la certificazione è necessario dimostrare la conoscenza di due lingue straniere, almeno a livello B2, aver seguito un percorso di insegnamento di una o più materie curriculari attraverso lingue veicolari (CLIL), aver partecipato a progetti di cooperazione internazionale per approfondire le proprie competenze in materia di cittadinanza. All'incontro con l'assessore Dalmaso, alla presenza di Sara Girardelli, referente del progetto presso il Dipartimento della Conoscenza della Provincia autonoma di Trento, i tre giovani erano accompagnati dal professor Luciano di Maio e dal dirigente del liceo "Rosmini" di Rovereto Francesco de Pascale. Senza le lingue, è emerso durante l'incontro, si perdono grandi opportunità. Per questo, come ha spiegato il dirigente scolastico, il liceo Rosmini sta investendo molto in questo campo, attraverso numerosi progetti e con l'obiettivo di fare rete con altri istituti.
Le lingue studiate dai tre giovani diplomati sono inglese e tedesco. Viaggiare e avere contatti con l'estero, approfittando di amicizie e in qualche caso di parentele, si è dimostrato per loro un aiuto molto importante per impratichirsi nelle lingue straniere raggiungendo livelli elevati. Ora li attende lo studio universitario o l'approfondimento ulteriore delle lingue con nuove esperienze di vita e di studio all'estero. (lr)
Immagini e fotografie a cura dell'Ufficio stampa -