Mercoledì, 31 Ottobre 2012 - 02:00 Comunicato 3391

Un documento nuovo che propone per la prima volta un quadro programmatorio
TOSSICODIPENDENZE: LE LINEE GUIDA DEI SERVIZI

Lo scorso 15 ottobre la Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, ha approvato le linee guida per la programmazione dell'offerta dei servizi nell'area delle tossicodipendenze. Per la prima volta viene dato conto in maniera organica e sistematica, a partire dal contesto epidemiologico e della letteratura internazionale, del percorso di presa in carico, della rete dei servizi e degli interventi a supporto della prevenzione e della cura delle dipendenze. Il documento individua le prospettive di sviluppo con un'attenzione particolare ai giovani, in considerazione della maggiore esposizione alle sostanze e la probabilità di iniziare a consumarle in quella fascia di età, e alla prevenzione nonché alla diffusione di interventi di auto mutuo aiuto anche nell'ambito delle tossicodipendenze e delle nuove dipendenze patologiche-

"Si tratta di un lavoro articolato - ha commentato l'assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi - che ha richiesto alcuni mesi di preparazione e che abbiamo voluto costruire assieme a tutti i soggetti interessati, ovvero sia i servizi sanitari che le comunità terapeutiche, per individuare percorsi comuni e per costruire percorsi di prevenzione e di sostegno alle nostre famiglie. E' inutile dire - ha proseguito l'assessore provinciale entrando poi nel merito del fenomeno - che la tossicodipendenza è una problematicità da tenere attentamente e costantemente sotto osservazione. Queste Linee guida sono un punto di partenza, stiamo lavorando cercando di essere disponibili ad ogni miglioramento futuro".
Quindi Pirous Fateh Moghadam dell'Osservatorio per la salute - Dipartimento Lavoro e Welfare, è entrato nel dettaglio del fenomeno, esponendo i dati dell'analisi alla base delle linee guida. Raffaele Lovaste, del Servizio per le tossicodipendenze, ha poi illustrato il fenomeno delle dipendenze in Trentino: "Ad oggi vengono seguiti 1.693 persone, di cui 1.478 sono i residenti in provincia, mentre i nuovi pazienti sono 461". Elevato è il numero degli accessi, pari a 41.231, le prestazioni effettuate sono 68.868 e il costo per ogni paziente è di 1.886 con un tasso di copertura della domanda del 65%. "Stiamo assistendo - ha quindi aggiunto Lovaste - a una nuova ondata di giovani che accede al servizio, principalmente maschi e se l'eroina è la sostanza primaria, c'è un aumento esponenziale del gambing. In questo senso sappiamo che il 42% della popolazione ha giocato almeno una volta nella vita, che la percentuale di persone che corre un rischio minimo è del 14%, quelli che corrono un rischio moderato sono il 5%, mentre quelli che provano un impulso irrefrenabile a giocare sono l'1%. Attualmente abbiamo in carico oltre un centinaio di pazienti, quando invece nel 2008 erano solamente otto. Questa patologia sembra concentrata soprattutto nelle città, ovvero a Trento e poi fra Riva del Garda, Arco e Rovereto, inoltre va tenuta in considerazione la zona dell'Alta Valsugana e in particolare Pergine".
Sul tavolo dei relatori anche Paola Maccani, direttore dell'integrazione socio sanitaria per l'Azienda provinciale per i Servizi sanitari: "Le persone affette da questa problematicità hanno bisogno di un supporto forte per essere integrati nel sociale, con un percorso di vita che deve garantire il maggior benessere possibile; per raggiungere questi obiettivi è necessaria una forte integrazione fra servizi".
Quindi la parola agli enti privati accreditati e convenzionati: Luciano Azzolini, presidente del Centro trentino di solidarietà, che ha messo in evidenza il valore del privato sociale anche in questo ambito, Angelo Parolari, presidente di Voce Amica, ha espresso soddisfazione per queste Linee guida che concentrano l'attenzione in particolare sui giovani, Valerio Costa del Centro antidroga ha rimarcato la complessità della società, infine Alessandra Cipollone di Nuovi Orizzonti ha presentato questa realtà che opera in Trentino solo da cinque anni. Fra i presenti anche il direttore di San Patrignano, Luigi Bertacco, che ha chiesto pari dignità per le persone affette da questa problematicità.

I PERCORSI DI CURA E ASSISTENZA
Le Linee guida propongono un quadro programmatorio dell'offerta dei servizi riabilitativi e di assistenza nonché delle azioni di prevenzione a favore delle persone dipendenti da sostanze di abuso.
Gli interventi e i percorsi di cura proposti vengono differenziati in relazione alle specifiche esigenze delle persone, in particolare:
persone polidipendenti e/o con persistenza del sintomo di lunga durata;
persone con problemi psichiatrici;
giovani con dipendenza o grave uso problematico;
persone che necessitano di rafforzamento riabilitativo e di reinserimento socio-lavorativo;
persone con dipendenza non autosufficienti per la presenza di patologie croniche;
coppie madre – bambino.
Attualmente i percorsi riabilitativi proposti in Trentino sono raggruppabili in:
trattamenti psico-sociali (valutazione psicologica individuale, psicoterapia individuale, interventi di sostegno sociale);
servizi residenziali e socio-riabilitativi (comunità terapeutiche e riabilitative);
terapia sostitutiva (metadone).
Gli interventi di prevenzione e controllo del consumo di sostanze, posti in essere nella provincia di Trento, rispondono agli standard internazionali del settore e rappresentano una componente importante della sanità pubblica trentina.
In un'ottica di continuo sviluppo della prevenzione e del controllo del fenomeno, le Linee guida propongono di porre maggiore attenzione sui seguenti ambiti:
Prevenzione
Potenziare efficaci interventi di prevenzione che abbiano quali destinatari privilegiati i giovani, al fine di contrastare l'iniziazione e il consumo regolare. In questo senso risultano efficaci soprattutto gli interventi di prevenzione primaria, nell'ambito familiare e scolastico, che rafforzino le "abilità di vita" o "competenze" di natura emotiva, cognitiva e sociale (le 10 life skills: consapevolezza di sé, senso critico, gestione delle emozioni, prendere buone decisioni, gestione dello stress, risolvere problemi, empatia, comunicazione efficace, creatività, relazioni efficaci).
Gruppi di auto mutuo aiuto
Avviare un percorso che porti sul territorio provinciale alla costituzione di una rete di gruppi di auto mutuo aiuto anche nell'ambito delle tossicodipendenze e delle nuove dipendenze patologiche, approccio che risulta essere di provata efficacia e diffuso in tutto il mondo.
Valutazione multidimensionale
Rafforzamento della rete territoriale, affinché si riesca a definire un progetto individualizzato di intervento, attraverso la condivisione delle esigenze della persona valutata in tutte le sue dimensioni. In questo modo si potrà individuare un percorso terapeutico riabilitativo differenziato a seconda delle situazioni e dei bisogni di salute individuali.

IL QUADRO EPIDEMIOLOGICO
In Trentino solo una piccola minoranza di popolazione consuma stupefacenti: tra le persone nella fascia d'età 15-64 anni, 7 su 10 non hanno mai consumato droghe nel corso della propria vita. Ha continuato a consumare stupefacenti (per lo più cannabis) anche nell'ultimo anno solo 1 persona su dieci. L'uso problematico delle sostanze è ancora meno frequente: in Trentino si stima che circa 6,5 persone ogni mille residenti (circa 2.400 persone) siano da considerare consumatori problematici (con dipendenza e/o con danni fisici o psicologici). Questi valori sono inferiori alla media nazionale (8,5 persone ogni mille abitanti). Anche se il fenomeno non risulta in aumento negli ultimi anni, va comunque monitorato e affrontato, perché il consumo di sostanze stupefacenti rappresenta un problema di sanità pubblica, sia per gli effetti diretti sulla salute del consumatore, sia perché tali effetti si estendono alle famiglie e alla società nel suo insieme.

LA DOMANDA POTENZIALE
Lo studio sul campione di popolazione generale ha stimato sul territorio in media circa 2.400 utilizzatori problematici di sostanze stupefacenti corrispondenti a una prevalenza stimata di 6,5 soggetti ogni mille residenti di età compresa tra i 15 ed i 64 anni, dato inferiore a quello rilevato a livello nazionale (8,5 soggetti/1000).
Considerando separatamente le singole sostanze, si stimano 1.600 soggetti utilizzatori di oppiacei e circa 810 soggetti utilizzatori di cocaina; per entrambe le sostanze, le prevalenze stimate risultano inferiori alla media nazionale, attestandosi rispettivamente intorno a 4,2 (5.5 nazionale) soggetti su mille per gli oppiacei e a 2,2 (3 nazionale) soggetti su mille per gli stimolanti.

PERSONE IN CARICO AL SERVIZIO SANITARIO PROVINCIALE
Le persone in carico ai Servizi per le Tossicodipendenze della provincia di Trento sono, al 30 settembre 2012 1.693 (di cui 1.478 sono residenti in Trentino). I nuovi utenti sono 461. Dei pazienti in carico circa i 2/3 sono pazienti trattati per problemi di abuso o dipendenza da sostanze stupefacenti, i restanti sono familiari, partner e soggetti a rischio. I dati sono sostanzialmente stazionari.
La proporzione tra i due sessi vede continuare a prevalere la componente maschile rispetto a quella femminile (circa l'80%). In aumento la componente straniera.
L'utenza complessiva in carico ha un'età media di 36 anni, più elevata per gli utenti già noti rispetto ai nuovi utenti.
La sostanza d'abuso primaria è l'eroina (92%); seguono la cocaina e i cannabinoidi per il restante 8%.
L'età media di prima assunzione della sostanza che ha motivato la richiesta di trattamento varia secondo il tipo di sostanza primaria d'abuso: 16 anni per la cannabis, 21 per gli oppiacei e 23 per la cocaina. La via iniettiva è in sensibile diminuzione rispetto agli anni precedenti.
I pazienti tossicodipendenti seguiti nelle strutture carcerarie sono circa 200.
Quattro gli enti privati accreditati e convenzionati con il Servizio sanitario provinciale che garantiscono attraverso operatori qualificati l'assistenza a più di un centinaio di persone ogni anno:
Associazione Centro Antidroga onlus
Associazione Centro trentino di solidarietà onlus
Associazione Voce Amica onlus
Associazione Trentina Nuovi Orizzonti onlus
Alla data odierna sono presenti invece in strutture extra-provinciali 28 persone (di cui 3 invii nell'anno 2012).

LA SPESA
La spesa complessiva dei Servizi territoriali per la tossicodipendenza dell'Azienda provinciale per i Servizi sanitari si aggira sui 3.600.000 euro annui. Il costo medio per singolo paziente è di circa 1.886 euro/anno. Il tasso di copertura della domanda di trattamento stimata, si attesta al 65%.
L'assistenza terapeutica e riabilitativa prestata presso strutture residenziali, provinciali ed extra-provinciali ha un costo complessivo di circa 2.900.000 euro annui.
(at)

Per informazioni sul fenomeno delle tossicodipendenze in Trentino vi è la pubblicazione "Infosalute" n. 23 disponibile sul sito: www.trentinosalute.net
In allegato ulteriori approfondimenti
Immagini, riprese e interviste audio (Ugo Rossi e Raffaele Lovaste) cura dell'Ufficio Stampa -