Martedì, 29 Maggio 2012 - 02:00 Comunicato 1476

Campo Trento sarà ampliato per accogliere 500 persone, la storia di coraggio del cane Zagor
TERREMOTO: IL PUNTO CON IL PRESIDENTE DELLAI A SAN FELICE SUL PANARO

Prima il punto con il presidente Vasco Errani ed il prefetto Franco Gabrielli. Subito dopo l'incontro con il sindaco di San Felice in Panaro e la visita al campo dove i trentini si stanno preparando per ampliare la capacità di accoglienza dei senza tetto dopo la nuova drammatica ondata di scosse di questa mattina. E' la cronaca del sopralluogo che il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai ha effettuato in queste ore in un'Emilia Romagna colpita ancora una volta duramente dal sisma. Accompagnato da Raffaele De Col e di ritorno dall'audizione tenutasi stamattina sui temi della Protezione civile alla Commissione ambiente della Camera dei Deputati, Dellai ha incontrato il gruppo di concittadini che, in veste di dipendenti della Pubblica amministrazione oppure quali volontari delle diverse organizzazioni convenzionate con la protezione civile, stanno portando il loro contributo per gestire una situazione davvero difficile.-

Da stamattina, fin dai primi minuti immediatamente successivi alla prima scossa delle ore 9, la Protezione civile trentina guidata da Roberto Bertoldi ha coordinato l'invio da parte delle regioni italiane delle colonne mobili con i soccorsi destinati ai centri dell'Emilia nuovamente colpiti dalle scosse di oggi. Complessivamente sono 10 i "moduli" aggiuntivi, alcuni inviati da associazioni di volontariato su richiesta della Protezione civile nazionale e altri inviati da sette regioni. In totale garantiranno un posto in tenda, vitto, servizi e assistenza a 2500 persone.
La stessa Protezione civile trentina sta lavorando per ampliare il campo Trento a San Felice sul Panaro - dove sono ospitate attualmente 390 persone - per portarlo alla capienza di 500 persone e di 60 tende complessive. Sospese, per il momento, le verifiche statiche degli edifici danneggiati per il terremoto, a causa dell'instabilità degli stessi. A Campo Trento, coordinato dal dirigente del Servizio geologico provinciale Saverio Cocco, è arrivata anche la responsabile della Centrale unica per l'emergenza, Luisa Zappini, oltre naturalmente al presidente Lorenzo Dellai, già impegnato nella prima riunione. "Partecipiamo al dolore di chi anche oggi ha perso un proprio caro sotto le macerie - ha detto Dellai ai trentini che ha incontrato - offrendo una mano amica ed un cuore generoso, e per questo sono orgoglioso della prova che state dando. Sono ore febbrili, dettate dall'emergenza, alla quale daremo una risposta rafforzando la nostra presenza, attraverso un ulteriore impegno che stiamo pensando di programmare con i nostri tecnici ed i nostri volontari, a cominciare dalla messa in sicurezza di edifici e strade". Partecipano a queste operazioni infatti i Vigili del fuoco permanenti ed i Forestali, assieme ad una pattuglia di tecnici (sia liberi professionisti presenti in forza di una convenzione con gli ordini professionali, sia dipendenti di diversi servizi della Provincia, a cominciare dal Servizio prevenzione rischi, e dell'ITEA), e poi ancora i NuVolA, gli Psicologi per i popoli, la Croce Rossa).
In Trentino la situazione è sotto controllo, anche se si segnala il gran lavoro dei Vigili del fuoco volontari e permanenti, nonché degli ingegneri provinciali impegnati in decine di verifiche statiche sugli edifici pubblici e privati, fra cui soprattutto scuole, istituti e chiese.
Sono ore concitate per la macchina della Protezione civile trentina, con tanti episodi di eroismo quotidiano dei nostri volontari. Fra le storie di coraggio si segnala quella di Michele Cesarini Sforza e del suo cane Zagor, una delle unità cinofile della Scuola provinciale cani da superficie catastrofe, impegnati a Mirandola. Quando Michele ha saputo dai vigili del fuoco che c'erano alcuni suoi colleghi operai che erano rimasti sotto le macerie del capannone della fabbrica dove lavora, ha preso subito il suo cane da ricerca su macerie e si è precipitato sul posto. Dopo alcuni minuti il cane Zagor ha fiutato la presenza di due persone: i soccorritori si sono messi a scavare, fino a trovare sotto le macerie due operai. La storia purtroppo non è a lieto fine: uno di loro era già morto, mentre l'altro, estratto vivo dalle macerie, è deceduto nel corso del pomeriggio.
Michele Cesarini Sforza è un pendolare tra Trento e Mirandola, dove lavora come operaio in una delle fabbriche della zona, la B.B.G. di San Giacomo Roncole, Mirandola, azienda leader nel settore della meccanica di precisione. I vigili del fuoco della cittadina emiliana lo conoscono bene, proprio per la sua attività di conduttore di cani da ricerca e catastrofe, ed immediata è stata dunque la loro telefonata per chiedergli di intervenire subito con il suo cane.

Fotoservizio allegato -