Martedì, 15 Ottobre 2019 - 15:51 Comunicato 2597

L’azienda è specializzata nel connettere dispositivi e sensori che parlano “linguaggi” diversi. La Bic Open Challenge li ha portati nei BIC di Trentino Sviluppo
Swhard: da Genova al Trentino per “far parlare” tra loro sistemi informatici

Una giovane azienda specializzata nello sviluppo di innovazione, dalla messa a punto di piattaforme di dialogo tra apparecchi e sistemi informatici alle soluzioni elettroniche e ai sistemi embedded. Una scommessa, dalla Liguria al Trentino, sulle ali della vittoria nella prima edizione della Bic Open Challenge, iniziativa promossa da Trentino Sviluppo per risolvere un problema tecnologico posto da un grande gruppo industriale grazie alle competenze e alla creatività delle piccole medie imprese disponibili a raccogliere la sfida. E per aderire alla nuova edizione del contest ispirato ai principi dell’innovazione aperta (“open innovation”) c’è tempo fino al prossimo 18 novembre. Maggiori informazioni su www.bicopenchallenge.it.

Swhard è una startup nata a Genova nel 2012, oggi è piccola-media impresa innovativa ospitata in Progetto Manifattura, polo dell’innovazione green-tech di Rovereto, dopo essere stata “incubata” fino al luglio scorso nel Business Innovation Centre (BIC) di Trentino Sviluppo a Pergine Valsugana.

Un approdo seguito alla vittoria, nel 2018, della prima edizione di Bic Open Challenge, il contest nazionale che premia le aziende innovative e le startup che propongono una soluzione utile e intelligente ad un problema di sviluppo, crescita, specializzazione proposto da un’azienda consolidata. In premio una somma in denaro oltre a servizi per l’innovazione messi in campo da Trentino Sviluppo.
E così è successo l’anno scorso, quando Swhard (acronimo di Software, Hardware e R&D, ovvero ricerca e sviluppo, il suono ricorda la parola inglese “spada”) ha conquistato i 20 mila euro messi in palio e altrettanti fondi in servizi di insediamento e crescita in un Bic trentino. «Nel 2018 abbiamo vinto la Bic Open Challenge – spiega Alfonso Mantero, fisico e amministratore delegato di Swhard – grazie all’implementazione di nuovi protocolli di comunicazione di una piattaforma per la rilevazione di dati e misure energetiche, per il gruppo Eurotech di Pergine Valsugana. Trovo che Bic Open Challenge sia un contest di vera open innovation, dato che chiede soluzioni molto concrete e non costose o difficili da realizzare».
L’informatico Egon Carusi è il Cto dell’impresa. Il team di lavoro è composto da sette persone. Swhard è attiva nel campo della ricerca e unione di software e hardware nei campi dell’automazione industriale, automotive, sensoristica, robotica, IoT.
«La nostra forza - spiega Mantero - è abbattere tempi e costi per le aziende, per sviluppare e connettere dispositivi e sensori, e apparecchi che parlano “linguaggi” informatici diversi. Ora stiamo per sperimentare alcune soluzioni integrate di edge computing, motion control e border gateway (per l’invio di dati sul cloud). «A Rovereto stiamo per testare nuovi metaprodotti presso ProM, il laboratorio di prototipazione di Polo Meccatronica, per valutare le emissioni elettromagnetiche di soluzioni elettroniche per sistemi avanzati».
Per partecipare alla seconda edizione della Bic Open Challenge c’è tempo fino al prossimo 18 novembre. Il premio in palio quest’anno è di 50 mila euro, 40 mila in denaro e 10 mila in servizi. Maggiori informazioni su www.bicopenchallenge.it. (d.b.)

Immagini ed interviste a cura dell’Ufficio stampa

(dm)


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