Lunedì, 09 Settembre 2019 - 16:14 Comunicato 2117

Giovedì 12 settembre inizia il nuovo anno scolastico
Suona la campanella per 70.351 studenti trentini

Dopo la scuola dell’infanzia che ha dato il via alle lezioni per 14.020 bambini lo scorso 2 settembre tocca ora ai più grandi della primaria, della secondaria di primo e secondo grado e della formazione professionale che inizieranno l’anno scolastico giovedì 12 settembre 2019. Sono complessivamente 84.371 gli studenti trentini di cui 14.020 nella scuola dell’infanzia, 26.704 nella scuola primaria, 16.602 nella scuola secondaria di primo grado, 20.939 nella secondaria di secondo grado e 6.106 nella formazione professionale.

Nel dettaglio i dati complessivi evidenziano un calo del 2,83% delle iscrizioni alle scuole per l’infanzia, dello 0.47% nella scuola primaria, dello 0,09 nella secondaria di secondo grado e dello 0,15%, mentre la scuola secondaria di primo grado registra un lieve aumento dello 0,91%. 

Le scelte degli studenti confermano una tenuta delle iscrizioni ai licei (45%) seguiti dai percorsi tecnici (30%) e dall’istruzione e formazione professionale (23%). 

La popolazione straniera passa da 9.969 a 10.184 unità (pari al 2.16% in più rispetto allo scorso anno). L’aumento più significativo si verifica nella secondaria di secondo grado con aumento del 6,20%, seguono la primaria (3,30%) e la secondaria di primo grado 2,03%. 

Gli studenti con bisogni educativi speciali certificati sono 2.941, di cui 1.760 alla scuola primaria e secondaria di primo grado, 323 alla secondaria di secondo grado e 597 all’istruzione e formazione professionale. 

I docenti di ruolo sono 6.332, rispettivamente 2.770 alla primaria, 1.522 alla secondaria di primo grado, 2.040 alla secondaria di secondo grado, mentre il personale amministrativo e gli assistenti educatori di ruolo sono 1.763. 

La Provincia di Trento investirà nella scuola circa 713 Milioni di Euro di spesa corrente (stipendi e funzionamento delle scuole), oltre a quasi 28 Milioni di spesa in conto capitale (investimenti, arredi e attrezzature). La spesa è quasi interamente finanziata sul bilancio provinciale. Le spese relative al piano lingue e alla progettualità delle scuole in favore degli studenti con bisogni educativi speciali vengono cofinanziate dallo Stato (35%) e dall’UE (50%).

All.to: dati statistici

(c.ze.)


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