Mercoledì, 03 Maggio 2017 - 15:56 Comunicato 1015

Sul palcoscenico del S. Marco di Trento dal 5 al 9 maggio
Studenti in scena nel Meeting «La Scuola a Teatro»

Il progetto “Giovani a Teatro – Teatro a Scuola”, promosso dalla Co.F.As. in collaborazione con l'Assessorato provinciale alla Cultura, è giunto quest'anno alla ventunesima edizione e culminerà nelle giornate di venerdì 5, lunedì 8 e martedì 9 maggio 2017 nel Meeting finale “LA SCUOLA A TEATRO” che vedrà in scena al Teatro “S. Marco” di Trento le Compagnie scolastiche dei quattro Istituti che vi hanno aderito. Il programma degli spettacoli è stato illustrato oggi a Trento nell'ambito della piattaforma di comunicazione Cultura Informa dal presidente della Federazione delle Filodrammatiche, Gino Tarter, e dalla professoressa Maria Zanetti, coordinatrice del gruppo degli insegnati che hanno aderito all'iniziativa. Studenti appartenenti a Istituto Agrario di S. Michele all'Adige, Liceo Linguistico “Sophie Scholl” di Trento, Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto e Liceo Classico “Giovanni Prati” di Trento, che hanno lavorato nel corso dell'anno scolastico sotto la guida dei loro insegnanti coadiuvati anche dagli esperti della Co.F.As., hanno allestito i quattro spettacoli che saranno presentati al pubblico nei prossimi giorni.

Si inizierà venerdì 5 maggio con in scena gli studenti dell'Istituto Agrario di San Michele all'Adige che presenteranno VITA DEI CAMPI, una drammaturgia basata su quattro atti unici tratti dalle novelle di Giovanni Verga. Dopo aver lavorato in precedenza su importanti autori della drammaturgia novecentesca italiana e straniera, aver esplorato la commedia classica e quella seicentesca e aver avvicinato il teatro dell’assurdo, in occasione del dodicesimo anno di messinscene dell'Istituto le scelte testuali sono ricadute su un quartetto di atti unici tratti dalle novelle di Giovanni Verga. Questi mesi hanno visto infatti i ragazzi alle prese con adattamenti contemporanei delle drammatizzazioni di alcune novelle pubblicate dall'autore siciliano tra il 1880 e il 1883. Si è ritenuto interessante partire da stimoli testuali vicini al mondo dei ragazzi frequentanti l'Istituto (di qui il titolo dello spettacolo che rappresenta il trait d'union tra i diversi atti unici che compongono "Vita dei campi") puntando a conservare la straordinaria attualità delle vicende narrate, che è sembrata resistere positivamente alla necessità di avvicinare temporalmente e geograficamente l'ambientazione dalla Sicilia di fine '800 alle odierne campagne e vallate trentine. Ecco allora che i temi della giustizia (Don Licciu Papa), del rapporto tra sacro e profano (Il mistero), tra relazioni sentimentali e ricchezza materiale (Pentolaccia), e fra essere e apparire (Jeli il pastore), hanno trovato nuova vita agli occhi dei ragazzi che vivono tutti giorni, in famiglia e a scuola, la dimensione rurale contemporanea del loro essere e diventare allevatori e coltivatori. 

 Lunedì 8 maggio sarà la volta del Liceo Linguistico “Sophie Scholl” di Trento con una messa in scena che punta a rispondere alla domanda SONO FIERO DI ESSERE ITALIANO? Lo spettacolo ripercorre attraverso dialoghi, monologhi d'autore, danze e canzoni la storia della Sicilia, che va intrecciandosi con quella dell'intero nostro Paese. L'excursus parte dall'antichità e arriva agli anni '90, quelli delle grandi stragi volute dalla mafia, per concludersi con un momento di riflessione che dovrebbe coinvolgere tutti gli italiani nella lotta alla criminalità organizzata: ma affinché questa abbia successo è fondamentale amare il nostro Paese. E' necessario guardare oltre il nostro naso, oltre il nostro interesse personale, per rendere l'Italia un paese più giusto, onesto, vivibile e accogliente per tutti.

Una doppia rappresentazione è prevista infine nella serata di martedì 9 maggio. I primi a presentare al pubblico il frutto del loro impegno saranno i ragazzi e le ragazze dell'Istituto di Formazione Professionale Alberghiero di Rovereto che presentarnno il loro MENÙ teatrale. Lo spettacolo è stato scritto durante le prove effettuate a scuola da alcuni allievi delle classi 1A, 1B, 1E, 2A con l’esperto Michele Comite. Il momento del servizio ha consentito di effettuare spunti di osservazione dei comportamenti dei clienti a tavola, sia per quanto riguarda le modalità di richiesta al cameriere che nella gestione delle relazioni con gli altri componenti seduti a tavola. Mangiare è l'avvenimento attorno al quale gira la vita quotidiana di ogni uomo: le abitudini si sono trasformate parallelamente all'evoluzione della civiltà, cosicché il modo di stare a tavola e ciò che si mangia può riflettere contraddizioni e abitudini di una società. Da qui nasce uno spaccato sulla società e sulla maleducazione delle persone a tavola, purtroppo non solo nei ristoranti. Il maleducato non conosce le regole della buona educazione: essendo stato male-educato, non gli sono state insegnate. Il suo equivalente in dialetto napoletano lo dice chiaramente: “scostumato” vuol dire essere al di fuori dei costumi, cioè delle consuetudini, della società civile.

Sarà quindi in scena la compagnia del Liceo Classico “Giovanni Prati” di Trento con PER ASPERA AD ASTRA (Verso le stelle attraverso le avversità). Arianna ama scrivere; finalmente il suo libro è finito e può dirsi soddisfatta, ma le brutte notizie non tardano mai ad arrivare: suo padre è gravemente malato. La ragazza ne rimane profondamente turbata, tanto da scrivere un finale diverso per il suo libro. Ma dopo averlo fatto, a causa di una visita inaspettata, si ritroverà ad affrontare un viaggio che le farà conoscere persone diverse che hanno storie difficili, ma che tentano in ogni modo di prendere in mano la loro vita. L’equipaggio della Nereide insegnerà ad Arianna che non esiste situazione tanto terribile, da cui non ci si possa salvare e la ragazza cambierà il suo modo di vedere le cose.

L'ingresso alle tre serate del Meeting, che avranno inizio alle 20.30, sarà riservato al mondo studentesco.



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