Mercoledì, 10 Maggio 2017 Comunicato 1100

Le iniziative di Iprase e Dipartimento della conoscenza dell’assessorato all’istruzione
Studenti e professori trentini a Barbiana alla scuola di Don Milani

Il sacerdote è morto 50 anni fa a soli 44 anni, il 26 giugno 1967, un mese prima con i suoi studenti iniziò a scrivere "Lettera a una professoressa", tradotto in molte lingue, fece la storia della scuola italiana.Nei giorni scorsi 22 studenti della terza media Halbherr di Rovereto sud, insieme ai loro tre insegnanti, hanno trascorso tre giorni a Barbiana, mentre in agosto 24 insegnanti della scuola trentina saranno a Barbiana per incontri formativi.
Iprase, l’Istituto provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa e il Dipartimento della conoscenza dell’Assessorato all’istruzione hanno messo in campo una serie di iniziative per riproporre l’attualità dell’insegnamento di don Milani, che culmineranno in un convegno in autunno; Iprase, Dipartimento della conoscenza, assieme al Museo storico del Trentino stanno anche realizzando un documentario su don Milani, sull’attualità del suo messaggio e la scuola trentina.

“Questi muri trasmettono sofferenza ed idee. Sofferenza di chi era scacciato ai margini della società ed idee capaci di formare persone libere”. Davanti alla chiesa di Barbiana di Vicchio nel Mugello, la targa commemorativa ricorda la scuola di don Milani. Esiliato dalla Chiesta, arrivò a Barbiana alla fine del ‘54, priore in una chiesetta su un colle isolata da tutto e da tutti. Sparsi e distanti dalla chiesa c’erano trenta case di contadini. Egli andò di famiglia in famiglia per convincere i genitori a mandare i loro figli, spesso emarginati o bocciati dalla scuola tradizionale oppure senza possibilità di proseguire gli studi dopo le medie, a lezione da lui. E nelle stanze della parrocchia cominciarono dal ’56 fino al ’68 una scuola dove si studiava 12 ore al giorno per 365 giorni l’anno. Giancarlo Carotti, uno dei primi sei studenti del priore, ha raccontato che era una scuola “durissima, severissima e difficilissima”.
Ad ascoltarlo, in quelle stanze di Barbiana, 22 studenti della terza media Halbherr di Rovereto sud, insieme ai loro tre insegnanti. Lì, vi hanno trascorso tre giorni, una full immersion negli insegnamenti del priore don Lorenzo. Con gli insegnanti Maria Rosa Franchi, Cristina Zanoni, Lorenza Ongaro, anche Giorgio Giuliani, membro della Fondazione nazionale don Lorenzo Milani, maestro elementare a San Zeno in Val di Non e coordinatore delle visite di studenti e insegnanti trentini a Barbiana. A fine agosto 24 insegnanti della scuola trentina saranno a Barbiana per incontri formativi. Ma in questi anni centinaia di insegnanti e migliaia di studenti dal Trentino sono andati a Barbiana.
Iprase, l’Istituto provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa e il Dipartimento della conoscenza dell’assessorato all’istruzione hanno messo in campo una serie di iniziative per riproporre l’attualità dell’insegnamento di don Milani, che culmineranno in un convegno in autunno. Don Milani puntò molto sull’apprendimento delle lingue, lui che ne sapeva ben sette, e mandava in suoi studenti in giro per il mondo per impararle. Il convegno, infatti, avrà come punto centrale le lingue, la scuola media e il trilinguismo. Iprase, Dipartimento della conoscenza, assieme al Museo storico del Trentino stanno anche realizzando un documentario su don Milani, sull’attualità del suo messaggio e la scuola trentina. 
Don Milani  e i suoi insegnamenti saranno sempre più al centro della cronaca. Il 20 giugno, infatti, Papa Francesco sarà a Barbiana per ricordare il priore, ma di lui ha già parlato più volte, l’ultima pochi giorni fa con un messaggio storico: “Credente innamorato della Chiesa anche se ferito”.



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